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 2014  luglio 03 Giovedì calendario

SCURE CONSOB SUGLI EX VERTICI MPS


La scure di Consob porta a galla un passato che il Monte dei Paschi di Siena si vuole lasciare alle spalle. E, all’indomani del rimborso di 3 miliardi di Monte Bond, sanziona gli ex vertici dell’istituto senese per 4,335 milioni di euro. Tra i destinatari del provvedimento dell’Authority ci sono sei esponenti del vecchio top management, ovvero l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni, Tommaso di Tanno, ex presidente del collegio dei revisori, Turiddo Campaini, presidente di Unicoop Firenze, che lasciò il cda del Monte (di cui era stato vicepresidente fino a dicembre 2012) nell’ottobre 2013, Enrico Totaro oggi membro della Deputazione amministratrice della Fondazione (che entrò in Mps nel 1976) e Giancarlo Barbieri che fu a capo della rete di filiali.
La sanzione è composta da cinque provvedimenti emessi, tre dei quali riguardano violazioni della disciplina sui prospetti informativi (articoli 94 e 113 del Tuf, Testo unico delle finanza) per un importo complessivo di 1,9 milioni di euro. I prospetti in questione sono quelli riguardanti le ricapitalizzazioni del 2008 e del 2011. Nello specifico, l’aumento di capitale del 2008 da 1 miliardo era stato presentato nel prospetto come un aumento riservato a Jp Morgan, quando invece era stato sottoscritto indirettamente tramite i titoli cosiddetti Fresh dalla Fondazione Mps, azionista di controllo, per una quota del 40% (al fine di non diluirsi). Situazione analoga per la ricapitalizzazione del 2011, quando l’aumento di capitale fu sottoscritto per il 49% dalla stessa Fondazione (ma nel prospetto non se ne fece menzione). A ciò si aggiunge una sanzione riguardante 27 prospetti relativi a 250 obbligazioni emesse fra il 2008 e il 2012 che hanno consentito a Mps di raccogliere fino a 30 miliardi di euro. Un’ulteriore sanzione del valore complessivo di 2,395 milioni di euro è nata, invece, nell’ambito della vigilanza di Consob sul rispetto della direttiva europea in materia di prestazione dei servizi d’investimento (Mifid). Consob ha accertato violazioni delle regole di condotta (articolo 21 del Tuf): irregolarità di tipo procedurale e comportamentale in materia di gestione dei conflitti d’interesse, di valutazione di adeguatezza della clientela retail e di modalità di pricing dei prodotti emessi dal gruppo. Queste violazioni si riferiscono al triennio 2010-2012. Un ultimo provvedimento da 43 mila euro è relativo al collocamento di una cartolarizzazione di beni immobili denominata Casaforte.
Questa maxi multa segue la sanzione di Banca d’Italia comminata agli ex vertici per un valore complessivo di un milione e 287 mila euro resa nota nell’agosto del 2013. In quell’occasione si contestava una serie di irregolarità accertate in materia di remunerazioni e incentivazioni.

Claudia Cervini, MilanoFinanza 3/7/2014