Fulmini 5/7/2014, 5 luglio 2014
GRANDE
«Goditi quello che stai facendo, Leo: avrai tempo per pensare se sei stato il più grande» (Maradona rivolto a Messi).
TUTTO «Mia figlia mi ha insegnato che tutto è possibile» (il talento argentino Angel Di Maria).
DIRITTI «Ho il diritto di sbagliare qualche passaggio, perché li cerco difficili. Ma non il diritto di restarmene lì a innervosirmi quando succede» (Ozil).
MALE «Vincere un Mondiale è difficile. Noi siamo stati bravi nel 1982 e ancora di più nel 2006. E due anni fa siamo arrivati in finale all’Europeo. Non mi pare che il calcio italiano sia messo così male» (Marco Tardelli).
BENE «I tempi sono cambiati: quando ero più “piccolo” c’era più timore. Lippi, Capello e i dirigenti mi facevano una paura! Ora i ragazzi hanno più carattere. Non so se è un bene o un male» (Claudio Marchisio).
RISPETTO «Avremmo dovuto mostrare meno rispetto, a volte ho l’impressione che la mia squadra sia un po’ intimorita quando arriva sul grande palcoscenico» (Jurgen Klinsmann, allenatore della nazionale Usa).
OCCASIONE «Nibali non deve pensare di andare più forte in salita di Froome, oppure meglio di Contador a cronometro. Vincenzo dovrà sfruttare al meglio ogni opportunità che la strada gli offrirà. Il Tour non necessariamente si vince nell’uno contro uno, dove almeno sulla carta l’inglese e lo spagnolo sono più forti. Studi benissimo il percorso e sia pronto a sfruttare ogni occasione» (i consigli di Gianni Bugno).
BIVIO «Faccio un esempio: la Roma per far giocare Florenzi ha dovuto mandarlo a Crotone, Alessandro ha mangiato la polvere, è diventato un prospetto quasi da Nazionale. E, nonostante il gran lavoro del Crotone e la gran stagione del ragazzo, si tratta comunque di un bivio che Florenzi ha vinto. Ma se fosse andato così così?» (Andrea Stramaccioni).
RIMPIANTI «Rimpianti? Ne avessi, avrei fatto la scelta sbagliata. Invece, ritirarmi è stata quella giusta. La F1 è stata la mia vita per molti anni e mi sono divertito. Ma non è più la mia religione. Certo, guardo i GP, mi piace la MotoGP e poi c’è l’impegno con la Porsche nell’Endurance. Ma ora ho più tempo per me» (Mark Webber).
HABITAT «Ho corso per 23 anni. In sella sono nel mio habitat. Non è un bisogno disperato, è una questione di desiderio, di volontà. Se avessi voluto, sarei di nuovo sulla breccia» (Max Biaggi).