Fulmini 4/7/2014, 4 luglio 2014
LINGUA
«Ho giocato con molte ragazze brave e umili. M spesso altre entrano in una squadra credendo che tutto gli sia dovuto, non hanno rispetto di chi è più esperto e ha una storia. Hanno la lingua lunga e il cellulare ultimo modello sempre sotto gli occhi» (Francesca Piccinini).
MODELLO «Mi piace la donna più grande, ma non ho un modello preciso. Forse la preferisco più mora che bionda. Alta o bassa è uguale, ho avuto ragazze dal metro e sessanta al metro e ottanta cinque» (Andrea Bargnani).
RISCHI «Mi è sempre piaciuto muovermi da giocatore e non solo da portiere. Questo è il mio stile, quando decido di uscire vado: se avessi esitazioni dovrei stare piantato in porta. Il rischio c’è, ma non ci penso» (il portiere della Germania Manuel Neuer).
FAVORITA «Io mi considero sempre favorita all’inizio, perché ho già vinto degli Slam e sono stata numero uno del mondo, ed è logico avere grandi aspettative. Ma nello sport non si può vincere sempre e stavolta non sono stata abbastanza brava per riuscirci» (Maria Sharapova dopo l’uscita da Wimbledon)
PEZZI «Di tatuaggi ne ho tanti. Mi piace imprimermi tanti pezzi della mia vita. Il debutto in Serie A, il primo gol contro il Catania, il Genoa. Tutte cose bellissime» (il centrocampista del Genoa Stefano Sturaro).
CASA «Lasciare un posto che chiamiamo casa è sempre una decisione difficile. Ma casa non è solo il luogo dove lasciamo il nostro cuore, è anche il luogo che ci portiamo sempre nel cuore. E questo posto, per me, è il Milan» (l’addio di Kaka, volato a Orlando, dove giocherà la prossima stagione).
NETTUNO «Da ragazzo sono andato via solo due volte da Roma, la seconda mi sono sacrificato per far arrivare Pruzzo. In questi vent’anni posso essere orgoglioso di quello che ho fatto. Sono sempre stato così, non ho mai cambiato in vita mia, sono sempre quel ragazzo cresciuto a Nettuno» (Bruno Conti).
STADIO «Mi piace stare sul campo, mi piace lavorare con i giovani che mi fanno ringiovanire. Mi fa piacere essere a Cagliari con un presidente giovane, con una nuova proprietà, con l’idea di fare il mio calcio e divertire. Non esiste un giocatore incedibile, vorrei che Astori restasse. Cagliari è una piazza che fa la Serie A da tanti anni, l’unica cosa che manca è lo stadio» (Zdenek Zeman).