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 2014  luglio 03 Giovedì calendario

CUBA, LIBERALIZZAZIONE FLOP: IN 6 MESI VENDUTE 50 AUTO


IL CASO
“Vendesi Kia Sorrento del 2006, 80mila dollari”. ”Vendesi Kia Sorrento del 2006, 6.900 euro (9.400 dollari)”. Il modello non sarà identico ma 70mila dollari sono una bella differenza. Soprattutto se si considera che il primo annuncio è targato Avana (Cuba) dove molti stipendi non superano i 30 dollari mensili e il secondo è targato Roma. E per i listini che riguardano le auto di nuova immatricolazione le cose vanno anche peggio. Ecco spiegato allora, perché a sei mesi dall’entrata in vigore della nuova legge che permette ai cubani di acquistare anche un’auto a chilometri zero senza permesso governativo ne sono state vendute solo una cinquantina (usate) oltre a quattro motociclette. Il dato è stato pubblicato dal sito governativo Cubadebate. In precedenza ai cittadini cubani era permesso solamente comprare e vendere liberamente automobili che si trovavano sull’isola prima della rivoluzione (1959) ma non potevano invece averne una nuova o di seconda mano se non rivolgendosi - con un’autorizzazione - ai rivenditori dello Stato, che detengono il monopolio sul settore. Autorizzazione che spesso veniva approvata solo per ristretti circoli di privilegiati. E per i non raccomandati l’attesa poteva durare anni.
LIBERALIZZAZIONE
La liberalizzazione del mercato quindi fa i conti con la realtà e per la quasi totalità dei cubani il sogno finisce contro le vetrine delle undici agenzie di vendita (quattro nella capitale) controllate dalla holding statale Cimex.
L’IRONIA

«Quando compirò 321 anni forse potrò comprarmene una» ironizza sul web un cubano. Ma con quei prezzi anche nel nostro paese per moltissimi il sogno si infrangerebbe contro le vetrine degli autosaloni. Tanto per fare un esempio, per una Peugeot 508 un cubano deve (dovrebbe) sborsare 262mila dollari mentre a un europeo ne basterebbero 53mila. Colpa delle tasse altissime decise dal governo di Raul Castro nelle cui intenzioni quelle imposte dovrebbero servire per finanziare il tragico sistema di trasporti dell’isola. Ma con i magri incassi ci sarà ben poco da fare e così nell’isola il panorama motoristico resta quello da cartolina, con i mitici modelli americani della prima metà del secolo scorso che continuano a essere protagonisti così come le Lada o le Moskovich. I nuovi modelli o quelli usati più recenti possono aspettare. Ve la comprereste una Fiat Punto del 2008 per quasi 30mila dollari? Oppure una Toyota Yaris del 2002 per 25mila? O ancora una sconosciuta cinese Geely per 30mila? Senza dimenticare che in busta paga il totale è una trentina di dollari.