2 luglio 2014
NUOVI Ammazzato il primario di Oculistica di Correggio. L’omicida poi si uccide FOTO Omicidio-suicidio questa mattina a Santa Caterina di Concordia
NUOVI Ammazzato il primario di Oculistica di Correggio. L’omicida poi si uccide FOTO Omicidio-suicidio questa mattina a Santa Caterina di Concordia. Le vittime sono due uomini di 50 e 51 anni: un elettricista modenese e Amos Bartolino, medico dell’ospedale di Correggio. I corpi sono stati trovati in un cantiere CONCORDIA (Modena). Prima gli ha sparato, uccidendolo, poi è tornato a casa, dove si è tolto la vita, sempre con un’arma da fuoco. È successo stamattina a Santa Caterina di Concordia (Modena), in via delle Chiaviche 14, in aperta campagna: sono morti due uomini, di 50 a 51 anni, che sarebbero stati legati da rapporti di lavoro. I carabinieri stanno indagando per capire il rapporto fra i due e quali siano stati i contrasti che hanno portato a questo epilogo. L’omicidio-suicidio si è consumato nel cantiere di una villetta in costruzione. Dalle prime ricostruzioni, i due si sarebbero incontrati per parlare di una questione in sospeso. La vittima, medico all’ospedale di Correggio, sarebbe il proprietario della casa in costruzione. L’omicida che poi ha rivolto verso di sè la pistola uccidendosi, è invece del Modenese. Per il delitto, sarebbe stata utilizzata una Glock 40, legalmente detenuta. Al momento della tragedia era presente una terza persona, un artigiano, che avrebbe riferito di essere poi fuggito. Il testimone, originario della zona, è tutt’ora sentito dai carabinieri. Non è chiaro il movente che possa aver spinto Ghidoni a sparare e poi a rivolgere l’arma verso se stesso. Risulta che conoscesse molto bene l’oculista. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Lucia De Santis. stanno indagando per capire il rapporto fra i due e quali siano stati i contrasti che hanno portato a questo epilogo. Il pubblico ministero ipotizza che il movente del delitto sia imputabile a questioni economiche. C’è un testimone che ha assistito alla scena. LA VITTIMA REGGIANA. Si tratta di Amos Bartolino (nella foto a sinistra), nominato nel giugno del 2012 direttore della Struttura Complessa di oculistica dell’Ausl che ha la sua sede di riferimento all’ospedale di Correggio. Nato a Reggio l’11 novembre 1963, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987 a Parma con lode e specializzato in Oftalmologia nel 1991 all’Università di Parma, con lode. Iniziò la carriera come assistente medico nel 1990 nella Clinica Universitaria Erlangen-Norimberga, dal 1992 al 1996 all’ospedale di Brunico, dal 1996 per quattro anni ha lavorato nel reparto di oculistica dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio e dal 2000 all’ospedale di Carpi, dove dal 2010 ha assunto la responsabilità di direttore di Struttura Complessa di Oculistica. Poi, nel giugno 2012, il ritorno nel Reggiano. Carlo GhidoniL’ARTIGIANO SUICIDA. L’artigiano che prima ha ucciso il medico Amos Bartolino e poi si è tolto la vita usando la stessa pistola, invece, è Carlo Ghidoni (nella foto a destra), elettricista 51enne originario di Carpi che viveva negli ultimi tempi in una porzione della casa in corso di ristrutturazione a Santa Caterina di Concordia, lo stabile presso cui si è consumato l’omicidio-suicidio, di proprietà di Bartolino. L’uomo ha rivolto l’arma contro di sè e si è tolto la vita, pare davanti a testimoni. L’assassino-suicida era anche un esperto di arti marziali. L’AMICO DEL PRIMARIO. Claudio Malagoli, amico del primario reggiano Amos Bartolino, ricostruisce il drammatico momento dell’omicidio e racconta di altri spari rivolti al testimone dell’omicidio. 13 LUGLIO