Fosca Bincher, Libero 2/7/2014, 2 luglio 2014
MATTEO IN CONFUSIONE SI SMENTISCE DA SOLO DA UNA RIGA ALL’ALTRA
Ci sono due Matteo Renzi dentro il decreto carceri che sta aprendo le celle per liberare molti malviventi. Capita ogni tanto che il governo faccia una cosa e poi ci ripensi scegliendo l’esatto opposto. È raro però che avvenga all’interno dello stesso decreto legge. Così sulle carceri sono andati a sbattere la testa il Renzi che non ha un euro in cassa da spendere e il Renzi pronto a depenalizzare e a fare uscire i malviventi di prigione.
Il primo Renzi aveva un problema: la famosa sentenza Torregiani della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che ha condannato lo Stato italiano a risarcire 100mila euro per le condizioni disumane di detenzione dovute al sovraffollamento delle carceri.
Per evitare altre botte finanziarie di questo importo, Renzi è ricorso a una sorta di sanatoria: al posto dei100milaeuroachièoè stato imprigionato senza avere il minimo spazio vitale viene offerto uno sconto di pena di un giorno ogni dieci che restano di prigione o un risarcimento economico di 8 euro per ogni giorno passato in celle troppo abitate. Per pagare però bisogna avere i soldi da parte e sapere quanti ne avrebbero diritto.
Così nel decreto viene stabilito che gli aventi diritto sono la metà di quelli che hanno già fatto ricorso, circa 3.100 detenuti, e la spesa non supererà 20 milioni di euro in 3 anni. E se qualcun altro fa ricorso? Impossibile, sostiene il decreto: «I dati forniti dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria evidenziano una riduzione della popolazione carceraria, nell’ultimo periodo, pari a oltre 8.000 unità, e la sostanziale cessazione del fenomeno del sovraffollamento».
Le celle secondo il Renzi 1 sono diventate una sorta di hotel a tre stelle. Ma nella seconda parte del decreto spunta il Renzi 2 per cui le carceri sono ancora affollatissime tanto da dovere aprire le porte della cella...