Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  luglio 01 Martedì calendario

NEL 2013 OGNI GIORNO FATTI DUE SCIOPERI


ROMA
La crisi spinge sui livelli massimi la conflittualità nei servizi pubblici essenziali: il 2013 è stato archiviato con una media di quasi due scioperi al giorno, per l’esattezza 666 giornate di astensione dal lavoro. A quota 2.338 le proclamazioni, leggermente sopra il 2012 (+0,34%), con il record negativo per la raccolta dei rifiuti (492) e il trasporto pubblico locale (397).
È questo il quadro che emerge dalla relazione del presidente della commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero, Roberto Alesse, che sarà presentata questa mattina al Senato. Buona parte delle proclamazioni è rimasta solo sulla carta, grazie all’intervento dei Garanti che hanno portato alla revoca. Ma guardando dove si è effettivamente scioperato, tra i settori più critici figurano l’igiene ambientale (raccolta e smaltimento dei rifiuti) dove le azioni di sciopero sono state 186 e le pulizie (105), concentrate soprattutto nelle regioni del Sud (in particolare in Campania e Sicilia). «Il sistema è vicino al collasso – sostiene Alesse – sia a causa di fenomeni di cattiva amministrazione, che per la progressiva riduzione degli stanziamenti destinati al finanziamento del servizio e al ritardo diffuso nell’erogazione dei corrispettivi da parte degli enti pubblici appaltanti». Nell’igiene ambientale importanti società hanno vantato nei contratti delle stazioni appaltanti crediti superiori al 70% del fatturato annuo. «A causa della crisi sempre più spesso il conflitto è originato dal mancato pagamento degli stipendi mensili che spinge a forme di protesta spontanee che sfuggono agli stessi sindacati – continua Alesse –. La novità è che abbiamo contestato anche alle aziende e alle stazioni appaltanti comportamenti che hanno determinato l’insorgere del conflitto, sanzionandole». Altro settore "caldo", quello dei trasporti, dove si sono registrate 293 astensioni dal lavoro. Nel trasporto pubblico locale a sostegno del rinnovo del contratto scaduto nel 2007 sono state organizzate 130 azioni di sciopero nelle varie città (a Roma ben 20 giornate). Per le proteste avvenute in violazione della legge sono scattate le sanzioni, è il caso delle agitazioni dello scorso novembre a Genova che si sono protratte per quattro giorni provocando la paralisi del trasporto pubblico locale, che hanno spinto i Garanti a comminare una multa complessiva di 105mila euro nei confronti dei sindacati responsabili. Nel trasporto aereo sono stare 60 le azioni di sciopero, in quello ferroviario 72, in quello marittimo 31. «In tempo di crisi la Commissione sempre più spesso è chiamata a prevenire il conflitto – aggiunge Alesse – convocando tavoli negoziali di raffreddamento in cui si affronta la vertenza nel merito, svolgendo un ruolo di mediazione». In particolare sono state 40 le audizioni con le parti sociali e 45 le delibere interpretative.

Giorgio Pogliotti, Il Sole 24 Ore 1/7/2014