Andrea Giacobino, MilanoFinanza 1/7/2014, 1 luglio 2014
CEDOLA DA 2,3 MLN PER MACCAFERRI
La famiglia Maccaferri, guidata dal patron Gaetano, pur in un anno complicato come il 2013, ha investito quasi 50 milioni nelle sue diverse attività e riesce a distribuirsi quasi 2,3 milioni di dividendi a valere sui 2,9 milioni di utile netto che la holding Società Esercizi Commerciali e Industriali (Seci) ha realizzato nel 2013, in contrazione dai 6,5 milioni di profitto del 2012. La dinastia imprenditoriale bolognese, molto vicina a Luca Cordero di Montezemolo, vede presenti nel board fra gli altri Alessandro e Antonio Maccaferri.
La Seci opera in otto settori: meccanico, ingegneria ambientale (con la subholding Officine Maccaferri), costruzioni e case, immobiliare, alimentare (con il celebre marchio Eridania Sadam), energia, tabacco (con la Manifatture Sigaro Toscano) e biotecnologie. Il 2013 ha visto un calo sull’anno precedente del fatturato consolidato da 1,3 a 1,2 miliardi, di cui il 55% realizzato all’estero: a livello di settori il metallurgico e ingegneria ambientale ha registrato 474 milioni di ricavi, 316 milioni per l’alimentare, 145 milioni per l’energia, 91 milioni per il tabacco, 122 milioni per il meccanico, 33 milioni per le biotecnologie e 23 milioni per le costruzioni e immobiliare.
Il mol di gruppo si è difeso a 141 milioni rispetto ai 144,1 milioni dell’anno prima, ma il risultato netto finale di Seci è stato di 9,1 milioni, in diminuzione dai 14,8 milioni del 2012. A livello patrimoniale, il patrimonio netto consolidato è rimasto stabile a 474 milioni, mentre i debiti sono diminuiti da 1,2 miliardi a poco più di un miliardo, costituiti soprattutto da un’esposizione verso le banche per 611 milioni. La posizione finanziaria netta di gruppo è in lieve diminuzione da 580 a 551 milioni.
Andrea Giacobino, MilanoFinanza 1/7/2014