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 2014  luglio 01 Martedì calendario

IL CETO DEI NULLAFACENTI MANTENUTI DALLO STATO


Nella Regione Toscana, Anna Marson, assessora dipietrista stava approvando delle disposizioni tendenti ad impedire lo scavo del marmo dalle Alpi Apuane, fortunatamente neutralizzate dal gruppo Ncd con proposte poi approvate dalla commissione ambiente. Questa attività lapidea offre oggi lavoro a più di 10 mila persone. È un’attività antichissima, visto che forniva marmo anche per le grandi statue di Michelangelo che frequentava personalmente queste cave alla ricerca dei tagli più utili per il suo lavoro, che si avvale di tecnologie che sono all’avanguardia nel mondo, dispone di una manovalanza altamente specializzata, esporta la sua produzione nei cantieri più esigenti in qualsiasi parte del globo, contribuisce quindi all’attivo della bilancia dei pagamenti, essendo una delle voci più prestigiose del made in Italy.
Tutto questo interessa nulla all’assessora dipietrista (che sopravviverà, fino a fine mandato, alle disgrazie del suo partito ormai in decomposizione). E non interessa nulla neanche ai suoi sostenitori che, con la scusa dell’ecologia o dell’auspicata fossilizzazione della società, vorrebbero spegnere ogni tipo di attività produttiva. Essi infatti sono contro l’alta velocità, le acciaierie, i tunnel, gli aeroporti, le centrali elettriche (di quelle nucleari non se ne parla nemmeno), i rigassificatori, le autostrade, le metropolitane, le trivellazioni sottomarine, i grattacieli. Si battono per l’inattività, anche se consumano come se producessero.
Molto probabilmente, essi sono studenti infiniti, mantenuti dai genitori, o dipendenti pubblici ad orario corto che hanno tempo da perdere e permessi a go-go da utilizzare, o sindacalisti-agitatori, o politici in cerca di voti. Non si sa perché non si rendano conto che le risorse sulle quali essi vivono parassitariamente sono prodotte da coloro che, con il loro lavoro, producono ricchezza sulla quale lo Stato si rivale applicando le tasse. Essi non sono ecologisti ma nichilisti. Il loro è un millenarismo contemporaneo. Si propongono lo spegnimento. Non solo dell’attività industriale ma anche di loro stessi e del mondo intero. Intanto, come l’assessora, prendono la mega retribuzione prelevata, attraverso le tasse, a chi lavora.

Pierluigi Magnaschi, ItaliaOggi 1/7/2014