Massimiliano Parente, Il Giornale 1/7/2014, 1 luglio 2014
ITALIANI GRANDI SEDUTTORI? NEANCHE NELLA CARTA…
Quando ci si sposa si giura fedeltà coniugale perché è la prima cosa contro natura, salvo non fissarsi con una donna sola dimostrando di essere dei veri maniaci sessuali. Ma, al di là dei social network, delle chat, e di siti come Meetic, come sono i seduttori oggi? Un grafologo, Marco Fiori, ha fatto un esperimento con mezzi d’altri tempi, mettendo un annuncio su una rivista di incontri («Sono una signora di 25 anni, bella, colta e delusa. Prima di invecchiare vorrei conoscere segretamente altri uomini»), con fermo posta a Caserta. Hanno risposto in 1200.
Al di là della grafologia, i due punti cruciali dell’approccio maschile dell’italiano medio (e non solo medio) restano sempre: a) presentarsi al meglio possibile, non sembrando sfigati e tantomeno brutti (magari dichiarano la pancetta, o di non essere giovanissimi, ma hanno tutti gli occhi azzurri); b) infiocchettare l’intento principale, perché tra tutte le specie animali solo gli esseri umani la fanno così lunga. Quindi lo scopo sessuale va buttato lì en passant, con una più o meno goffa perifrasi.
Al massimo, per arrivare al letto, dichiarare amore a prima vista, anche se non la si è mai vista. Tanto l’amore è cieco, si fa sempre in tempo a dire che non l’avevamo vista bene. Per esempio:
IL POETA SCIENTIFICO
Chiamiamolo così, si è studiato tutto un discorsetto vibrante, per arrivare a toccarle l’anima, passando per il Dna. Dichiara di essere «in attesa di un’intesa che farà vibrare ogni nostra cellula, per offrirsi totalmente nell’amplesso di un amore vissuto con soddisfazione umana e valorizzato come dono personale meraviglioso». Tradotto: vuoi scopare?
IL POETA ROMANTICO
È essenzialmente un amico in perenne connessione naturalistica, l’unione dei corpi serve solo a congiungersi con l’assoluto. «Se ti senti sola ed alienata e sei alla ricerca di un raro esemplare di amico sincero col quale poter cogliere la gioia dell’amore, il bacio divino, il lamento degli uccelli e il bisbiglio di un venticello fra le foglie». Però ammettiamolo, al lamento degli uccelli non ci sarebbe arrivato neppure Pascoli se avesse visto un film di Sasha Grey.
L’IGIENICO SANITARIO
Ci tiene a dire che è sanissimo, immacolato. Non fuma, non beve, non si droga, non sporca. Insomma, «sono un uomo pulito dentro e fuori, come vedi, non ho mai conosciuto né droghe né prostitute e inoltre sono scrupoloso sotto l’aspetto igienico».
IL PEPATO TRAGRESSORE
Si appella alla «trasgressione come condimento pepato della vita», il birichino. In alternativa c’è la metafora della libertà: «Amo una donna che in amore sia libera». In alternativa il piacere come scappatoia a una profonda visione dell’esistenza: «Cerchiamo di soffrire con varietà e fantasia. GODIAMOCI LA VITA». Un Leopardi pentito, nella ginestra spunta una banana.
LO SBRIGATIVO
Non vuole perdere tempo nelle descrizioni ma vuole fare bella figura, per cui dichiara «Il mio aspetto è simile a Michel Bosé». A Michel, in effetti, può pure essere.
L’ESPERTO ALTRUISTA
Ritiene che la delusione della nostra venticinquenne sia di tipo carnale, per cui annuncia: «Posso farla provare tutti i godimenti e i piaceri».
LO SPOSATO QUASI FELICE
È sposato ma non vuole denigrare la moglie, per cui ci tiene da dire: «La mia vita matrimoniale va quasi bene in tutti i sensi, però ecco mi manca quel quasi per essere felice». Per non trovarsi nei guai dà dettagliate istruzioni fin da subito: «Chiamando a casa potrà rispondere mia moglie e tu dovrai inventarti una scusa o un trucco».
IL TENERO PRECISO
Per nascondere il senso di colpa di tutti i pensieri osceni trattenuti nella penna, saluta dicendo «ti bacio sulla guancia sinistra». È preciso, più di lì non va. Al limite, con il tempo, potrà spingersi sulla destra.
LO SCAPOLO NOTARILE
È come se scrivesse all’Agenzia delle Entrate dà del lei e mette sempre la l maiuscola, per cui «la prego gentilmente di non elidere la mia, anche perché sento di poterLa amare».
IL CONCISO, ECC
Il migliore di tutti, sta perfino in un tweet: «Mi chiamo Federico, ho 30 anni, sono bruno, celibe, laureato, instancabile, muscoloso, ecc» Tel. 081/1234567 ore 15/18 oppure dopo le 22». Quell’ecc è da applauso.