www.cinquantamila.it/fiordafiore 30/6/2014, 30 giugno 2014
Colpo di scena nel delitto Chiara Poggi • Per l’idraulico diventa obbligatorio avere il PagoBancomat • Ecco la "minipatrimoniale" • Due leoni per Barroso • La regina Elisabetta nomina un nuovo compositore di corte • Utenti Facebook come cavie Pedali Dopo sette anni di indagini , colpo di scena nel caso del delitto di Garlasco in cui morì Chiara Poggi
Colpo di scena nel delitto Chiara Poggi • Per l’idraulico diventa obbligatorio avere il PagoBancomat • Ecco la "minipatrimoniale" • Due leoni per Barroso • La regina Elisabetta nomina un nuovo compositore di corte • Utenti Facebook come cavie Pedali Dopo sette anni di indagini , colpo di scena nel caso del delitto di Garlasco in cui morì Chiara Poggi. Il fatto è legato alle biciclette di Alberto Stasi: una testimone racconta di averne vista una nera da donna parcheggiata davanti alla villa dei Poggi nel giorno del delitto. Allora sequestrarono uno dei mezzi in possesso degli Stasi: una da uomo bordeaux. Ritennero che quella nera di loro proprietà non assomigliasse al modello descritto dalla testimone. Sui pedali della bici sequestrata furono trovate tracce biologiche di Chiara Poggi. Circa un mese fa fu sequestrata anche la bici nera da donna degli Stasi. Adesso si è visto che quest’ultima monta i pedali di un altro modello: cioè proprio di quello sequestrato all’inizio, quello bordeaux da uomo. Su quella da uomo, invece, sono montati i pedali della bici nera da donna. Tutta questa intricata vicenda di bici e pedali spinge la parte civile a una nuova ricostruzione: quella mattina Alberto usò la bicicletta nera per andare da Chiara, tornando a casa dopo averla uccisa lasciò sul pedale tracce del sangue di lei (i consulenti di Alberto negano che sia sangue), dopodiché, sapendo di una testimone che raccontava della bicicletta nera, scambiò i pedali convinto che gli inquirenti avrebbero sequestrato proprio quella nera da donna, visto che la testimone ne parlava, e non quella bordeaux che nessuno aveva collocato sulla scena del delitto. Invece poi, per una serie incredibile di passaggi decisi da chi ha indagato e che visti oggi sembrano uno più illogico dell’altro, sette giorni dopo l’omicidio fu requisita proprio la bici bordeaux e non quella nera. Bancomat Per artigiani, professionisti e piccoli esercenti è diventato obbligatorio accettare pagamenti tracciabili (assegno, bonifico, carte di credito o bancomat) per spese superiori a 30 euro. Non ci saranno punizioni per chi non si doterà di questo strumento. L’obiettivo della norma è ottenere pagamenti tracciabili ai fini fiscali entro mille euro (oltre questa cifra scatta il divieto dei contanti per le regole antiriciclaggio) e un assegno o un bonifico sono assolutamente adeguati allo scopo, fermo restando che il cliente può comunque ancora pagare in contanti. Per questo i professionisti tirano un sospiro di sollievo per aver evitato l’obbligo del Pos, una stangata di almeno 15o euro di costi fissi più le commissioni pagate alle banche e ai circuiti dei Pos (la stima è del Consiglio nazionale degli architetti). Per la Cgia di Mestre il costo totale sarà di circa 1.200 euro l’anno e per Confesercenti addirittura di 1.700 euro nel caso di una piccola o media impresa da 50mila euro di transazioni l’anno, che equivalgono complessivamente a 5 miliardi di euro per le imprese italiane. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno] Aliquote Sui conti degli italiani si abbatterà da domani la “minipatrimoniale”, ovvero l’innalzamento dell’aliquota dal 20% al 26% su interessi e altri proventi di conti correnti, depositi bancari e postali così come sulle cedole delle obbligazioni, i dividendi delle azioni e i capital gain realizzati sulla vendita dei titoli. Bot e Btp manterranno invece l’aliquota al 12,5%. Doni Tra i doni ricevuti dai componenti della Commissione europea tra il 2004 e il 2012: due Storia della Sicilia in dodici volumi ciascuna; un uovo di cioccolato alto circa 80 centimetri da un’organizzazione internazionale; tappeti, quadri, orologi, coppe d’argento e cristallo, quadri; gemelli da polso;un leone di bronzo, uno di cristallo; cravatte di seta (per Barroso, che ha anche ricevuto una spilla per cravatta e un geode con ametista grezza); il commissario tedesco all’industria, Verheugen, ha ricevuto un set dorato per bistecche con coltello, fiaschetta e piccola accetta, alcuni cellulari ultra accessoriati, un corredo per linee wi-fi e un modellino di Airbus-380. Il suo collega alla Sanità, Tonio Borg, una palla del benessere gonfiabile, e quello agli affari sociali Vladimir Spidla una bicicletta; Janez Potonik, allora commissario all’Ambiente, un grande vaso con il suo nome inciso sulla base. L’ex commissario al commercio De Gucht ebbe in dono dal governo moldavo una collezione di vini moldavi, mentre il collega Stefan Fule dal governo armeno ricevette 3 bottiglie di cognac armeno, e 6 pietre armene. Barroso ha poi ricevuto e dal governo di Ulan Bator uno «strumento musicale mongolo», e da quello indiano un «busto in bronzo di Gandhi». La commissaria all’agricoltura Fische-Boel si vide invece offrire due biglietti per l’opera Tosca, un vaso in lacca nera con fiori dipinti e una collana d’argento con schegge d’ambra. Questi doni, superando il valore di 150 euro, non possono essere accettati dai componenti della Commissione e finiscono, perciò, archiviati in una stanza piena di scaffali a Bruxelles (Offeddu, CdS). Corte Una donna è stata scelta per la prima volta in 400 anni come compositore reale della corte inglese: si tratta della musicista classica Judith Weir, 60 anni. Andrà a sostituire Sir Peter Maxwell Davies che ha lasciato il posto dopo 10 anni di onorata carriera. Il suo ruolo a Palazzo sarà molto importante: dovrà comporre le musiche per ogni tipo di evento, dalle celebrazioni, ai matrimoni fino ai funerali, lungo un mandato che ha durata decennale e che un tempo era a vita. Esperimenti Quasi 700mila iscritti a Facebook, tra l’11 e il 18 gennaio 2012, hanno partecipato a loro insaputa a un esperimento condotto da un team composto da ricercatori del social network, della Cornell University e della University of California. Lo studio, appena pubblicato sulla prestigiosa “Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa”, afferma di aver dimostrato sperimentalmente che «le emozioni espresse dagli amici sui social network influenzano il nostro stesso umore». Gli autori sostengono di aver verificato manipolando l’algoritmo che seleziona quali contenuti si possono incontrare nelle navigazioni su Facebook: riducendo l’esposizione a post che trasmettono emozioni positive, gli studiosi hanno osservato una diminuzione nell’uso di parole a queste associate; facendo lo stesso per contenuti che trasmettono rabbia, tristezza e altri sentimenti negativi, hanno osservato un calo di post contenenti termini che li veicolano. Alcuni, comunque, dubitano della validità scientifica dell’esperimento e, soprattutto, della sua correttezza etica (Chiusi, Rep).