Marco Belpoliti, La Stampa 30/6/2014, 30 giugno 2014
COSÌ CAMBIO L’ARIA IN CASA
La qualità dell’aria è diventata una vera e propria ossessione. Più dei cittadini, che non delle pubbliche amministrazioni. Molte città italiane, e non solo le grandi, ma anche le medie o addirittura le piccole, sono inquinate. In particolare nella Pianura Padana stazionano gran parte dell’anno le «polveri sottili», nemico invisibile. D’estate è meglio non uscire nelle ore calde del giorno, vietato portare all’aperto bambini e anziani per via della concentrazione perniciosa delle polveri. L’inquinamento è altissimo. Ma non c’è solo questo problema.
L’aria che respiriamo in casa com’è? Sino a qualche tempo fa veniva suggerito dagli esperti di ventilare la casa aprendo le finestre nelle prime ore del mattino, quando il tasso d’inquinamento esterno è più basso, per via del minor traffico, e l’aria non si è ancora riscaldata. Per il resto del tempo, finestre rigorosamente chiuse. Nel passaggio dagli infissi di legno a quelli in alluminio anodizzato, le case sono diventate sigillate, così nessun filo d’aria entra, e nessuno esce. Chiusi in una fortezza, affrontiamo la prova dell’inquinamento resistendo. Ora gli esperti dicono che l’aria interna delle nostre abitazioni risulta inquinata cinque o dieci volte più dell’esterno. Dunque non c’è scampo.
Che fare? La tecnologia ci viene incontro. Sul mercato dell’edilizia domestica si è diffuso un sistema di rinnovo dell’aria nelle abitazioni che funziona anche come mezzo di riscaldamento. Si chiama MyDatec. Rinnova continuamente l’aria all’interno della casa convogliandola in una macchina che la filtra e la purifica dai composti organici volatili e da tutte le scorie o polveri che produciamo nell’appartamento. Allo stesso tempo recupera il calore presente nelle stanze, sia quello generato dai corpi che dagli elettrodomestici: calore latente e calore sensibile. La macchina rinnova l’aria, estrae l’umidità e produce, durante i mesi freddi, il calore necessario. Tre cose in una: ventilazione, riscaldamento o raffreddamento dell’ambiente, e produzione di acqua calda. L’ossessione dell’aria, come ha sottolineato il filosofo Peter Sloterdijk in «Terrore nell’aria», è uno dei temi della modernità, da quando nel corso della Prima guerra mondiale i tedeschi rilasciarono i primi gas mortali sui campi di battaglia. Per vivere difesi non è più necessario ricorrere agli spessi muri di un bunker, basta chiudere porte finestre, e avviare MyDatec. Puliti e sicuri.
Marco Belpoliti, La Stampa 30/6/2014