Anna Meldolesi, Corriere della Sera 16/6/2014, 16 giugno 2014
Lo psicologo John Gottman dell’Università di Washington ha studiato per decenni coppie sposate. Nel 1986, con il collega Robert Levenson, osservò le interazioni di neosposi, facendoli parlare del primo incontro, del peggior litigio e del ricordo più bello
Lo psicologo John Gottman dell’Università di Washington ha studiato per decenni coppie sposate. Nel 1986, con il collega Robert Levenson, osservò le interazioni di neosposi, facendoli parlare del primo incontro, del peggior litigio e del ricordo più bello. Misurarono anche le loro reazioni fisiche. Alcuni vivevano in uno stato di preallarme (cuore accelerato, aumento di pressione, sudori) anche i ricordi belli, erano come sul punto di attaccare o di doversi difendere da qualche minaccia e in ogni momento potevano uscirsene fuori con battute sgarbate che rivelavano il nervosismo sommerso. Ritrovati a distanza di anni, gli studiosi hanno potuto constatare che erano proprio i più nervosi ad aver divorziato. In un altro studio, iniziato nel 1990, osservarono le interazioni di alcuni sposi nella vita quotidiana: certi erano più disponibili a prestare attenzione e a condividere gli stati d’animo dell’altro. Sei anni dopo l’esperimento, lo psicologo e i suoi colleghi hanno scoperto che a divorziare erano state le coppie in cui non si raccoglievano le «offerte di interazione», cioè non si partecipava alle emozioni del partner. Gottman ha concluso che la differenza tra matrimoni falliti e duraturi la fanno la generosità e, soprattutto, la gentilezza.