Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore 27/6/2014, 27 giugno 2014
LODO MONDADORI E SVALUTAZIONI PESANO SUI CONTI 2013 DI FININVEST
Il Lodo Mondadori pesa sui conti della Fininvest, mentre Pier Silvio Berlusconi rientra nel consiglio di amministrazione della holding. Nel dettaglio la società che fa capo alla famiglia Berlusconi ha chiuso il bilancio 2013 con una perdita netta di 428,4 milioni rispetto al rosso di 284,5 milioni dell’anno precedente. Il risultato operativo fa segnare una perdita di 485,9 milioni di euro (-489 milioni a fine 2012) dopo oneri non ricorrenti per 723,8 milioni riferibili agli effetti contabili della sentenza definitiva per il Lodo Mondadori (491,3 milioni di euro), a svalutazioni di alcuni asset e a oneri di ristrutturazione. Al netto degli oneri non ricorrenti il risultato netto consolidato sarebbe stato positivo per 91,7 milioni. La holding ha così deciso di non distribuire il dividendo per il quarto anno consecutivo. Sul fronte dei ricavi il gruppo ha registrato una flessione dell’8,5% anno su anno con un giro d’affari che ha raggiunto i 4,7 miliardi.
Fininvest spiega in una nota che sui risultati «ha pesato in modo significativo il perdurare a livello macroeconomico di una profonda crisi che ha inciso, in particolar modo, sui consumi e sul mercato della pubblicità». Tuttavia le strategie adottate – sottolinea la holding – hanno permesso di registrare un rilevante avanzo finanziario, pari ad oltre 345 milioni. Grazie a questo, la posizione finanziaria netta è migliorata passando da un valore negativo di 1,88 a 1,53 miliardi. Il patrimonio netto consolidato risulta in calo di 658,8 milioni a 4,76 miliardi. A livello civilistico, il risultato netto della capogruppo Fininvest spa evidenzia una perdita di 382,8 milioni di euro, contro la perdita di 193,1 milioni dell’esercizio 2012. Al netto degli effetti straordinari, il risultato netto registrerebbe un sostanziale pareggio (-1,1 milioni).
Insieme all’approvazione dei conti, l’assemblea Fininvest ha anche nominato il nuovo board dove Pier Silvio Berlusconi fa il suo ingresso, mentre restano confermati tutti gli attuali amministratori a partire dal presidente Marina Berlusconi e dall’ad Pasquale Cannatelli. Con la nomina a consigliere Fininvest, Pier Silvio Berlusconi rientra nel board di quella che è la capogruppo, del quale è già stato membro dal 1990 al 2012. Di conseguenza, per motivi di incompatibilità, lascia il cda di Mediobanca, dove aveva preso il posto della sorella Marina.
Stando a quanto si apprende, Pier Silvio Berlusconi dovrebbe essere sostituito nel cda di Piazzetta Cuccia con l’assemblea del prossimo ottobre. Al momento non circolano nomi ma, stando sempre a quanto si apprende, il profilo sarà quello di una figura «tecnica».
L’assemblea ha infine preso atto dell’intenzione di Maurizio Costa, designato alla guida della Fieg, di lasciare l’incarico di vicepresidente della capogruppo.
Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore 27/6/2014