Loretta Napoleoni, il Venerdì 27/6/2014, 27 giugno 2014
LE CITTÀ DELL’OCCIDENTE CRESCONO IN VERTICALE
A fronte della domanda di abitazioni in costante aumento, le città occidentali continuano a crescere. Nel vecchio continente, si sa, gli spazi sono limitati e quindi non c’è alternativa, bisogna farlo verticalmente. A Londra sono in cantiere 135 palazzi di oltre 20 piani; a Varsavia ne è stato costruito uno di 44 e a Berlino l’architetto Frank Gehry ha progettato le celeberrime due torri attorcigliate che saranno di ben 39 piani, il complesso immobiliare più alto della Germania.
È però a Francoforte che la carenza di abitazioni si fa particolarmente sentire anche perché gli spazi edificabili sono molto pochi. Negli ultimi cinque anni la popolazione è cresciuta del 6 per cento mentre l’offerta di nuovi appartamenti è salita solo del 3. È bastato questo scarto a far gravitare del 53 per cento in soli tre anni i prezzi degli immobili, così oggi il costo a metro quadro di un’abitazione centrale è di 3,880 euro. Anche gli affitti sono saliti del 23 per cento fino ad arrivare a 13,50 euro al metro quadro. Edificare verticalmente costa il 50 per cento in più delle costruzioni convenzionali, e questo spiegherebbe in parte l’aumento dei prezzi.
Non sorprende dunque se nella città che ospita la Banca centrale europea gru e cantieri lavorino giorno e notte e la crescita immobiliare sia principalmente verticale. Fino a poco tempo fa i tedeschi associavano i grattacieli con l’edilizia povera del dopoguerra, quella che regalò alla periferia delle città della Germania dell’Est enormi torri prefabbricate. Ma da qualche tempo i gusti dei tedeschi sono cambiati e piace l’idea di vivere sospesi a 100 metri da terra. Discorso analogo vale per i londinesi che hanno addirittura rinunciato al tanto amato giardino.
Loretta Napoleoni