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 2014  giugno 27 Venerdì calendario

ORA IL PD SI NASCONDE DIETRO A DELL’UTRI PER SCALARE IL «CORRIERE»


I «pizzini» a favore di Marcello Dell’Utri pubblicati a pagamento sul Corriere della Sera di ieri finiscono in Parlamento e riaccendono i fuochi intorno alla poltrona del direttore Ferruccio de Bortoli. Interviene il cdr (il sindacato interno dei giornalisti) interrogandosi sull’opportunità dell’iniziativa. A dare sostegno corrono alcuni parlamentari del Pd chiedendo l’intervento dell’Ordine dei giornalisti. Vogliono impedire che in futuro si possano ripetere sconcezze del genere. Una censura nei confronti del direttore de Bortoli («che poteva rifiutare la pagina pubblicitaria»). Soprattutto un bel siluro contro l’ammiraglia di via Solferino che ancora si rifiuta di alzare la bandiera del renzismo. Sul Corriere, infatti, è ancora possibile leggere qualche editoriale critico nei confronti del premier. Interventi, invece, completamente scomparsi altrove.
A dare scandalo un pagina pubblicitaria nel quale gli amici di Marcello Dell’Utri esprimono solidarietà al fondatore di Forza Italia condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa (non appartiene a Cosa Nostra, ma è amico di boss). Qualche pagina prima il Corriere spiega che l’inserzione è stata pagata da Miranda, la moglie di Dell’Utri. C’è un titolo («Al tuo fianco, Marcello») e i messaggi sono montati come fossero scritti su post-it. Un desiderio di provocare ricordando i pizzini del boss. Sono messaggi di vicinanza: alcuni un po’ formali, altri
amichevoli. Il «grande abbraccio» di Candia Camaggi (ex responsabile Fininvest Lugano). Oppure Giovanni Zarcone, professionista palermitano conosciuto all’età di sette anni. Il cugino Massimo Dell’Utri con cui aveva fondato nel 1957, la Bacigalupo, una squadra che si era fatta onore nei tornei minori in Sicilia. Ma soprattutto scrivono gli ex collaboratori. Alessandro Salem, oggi braccio destro di Pier Silvio che si dice «onorato di aver lavorato in Publitalia con Dell’Utri». Oppure Niccolò Querci, consigliere Mediaset e vice presidente Publitalia negli anni ’80. Ci sono anche l’autista, Giuseppe Mariani, e la segretaria, che si firma solo Ines: «Oltre 30 anni di lavoro vissuti fianco a fianco, la stima e l’affetto aumentano quotidianamente».
Tanti anche quelli che condividono con Dell’Utri la passione per i libri antichi. Ed ecco allora l’intellettuale Camillo Langone, oppure lo scrittore Guido del Giudice: «Migliaia di amici leali ti sono sempre vicini i tuoi libri». Per i deputati del Pd però non va bene: «Un precedente che potrebbe portare a in futuro manifestazioni solidarietà a boss mafiosi e pericolosi criminali». Un altro pizzino. Stavolta a de Bortoli.