Marco Lombardo, Style 27/6/2014, 27 giugno 2014
ODIO PERDERE SOPRATTUTTO IN AMORE
[Flavia Pennetta]
A un certo punto Flavia Pennetta stava pensando che la vita fosse diventata troppo difficile. In amore – dopo la rottura del rapporto con il collega Carlos Moya causata da una foto malandrina (di lui) finita su un giornale di gossip – e nel tennis, con un infortunio troppo difficile da digerire soprattutto quando l’età sportiva avanza. Poi però, improvvisamente, è cambiato tutto: i risultati in campo ma anche quello che c’era intorno. La Pennetta, più che tennista, è sembrata diventare donna e adesso che sui giornali è finita lei – per il rapporto che la lega all’altro collega Fabio Fognini – ha preso la cosa con quel magnifico sorriso in cui ci si può perdere. Da gossip a gossip insomma Flavia è diventata donna. Ed è rimasta (grande) tennista.
Partiamo da Wimbledon nel 2013: hai detto che stavi pensando di ritirarti, hai detto “vediamo come va”. E poi?
«E poi sono cambiate molte cose: ho ritrovato un livello abbastanza alto del mio tennis e più consapevolezza di poter fare determinate cose. I risultati danno più confidenza e la confidenza dà fiducia in se stessi».
È stato quello bivio della tua vita e della tua carriera. Quanti ne hai vissuti?
«Tanti, diversi. La mia è una carriera abbastanza lunga: ho iniziato a un certo livello che avevo 18 anni, ora ne ho 32. Sono tanti anni di lotta».
Cosa ricordi della “vecchia” Flavia, di quella più ragazzina...
«Una testa molto allegra, un po’ pazzerella; ero – diciamo così – meno costante di quella che sono ora».
E la Flavia di oggi? Cosa ti piace di più della tua vita adesso?
«Il fatto di poterla vivere con più serenità e di potermi ritagliare dei momenti importati per la famiglia e gli amici. Quando ero più piccola non ci facevo caso...»
Cosa non rifaresti mai più?
«Nulla, tutto è servito»
E a cosa non rinunceresti più per la carriera?
«Credo di aver fatto delle rinunce tutte sensate: non ho mai vissuto un cambio radicale della mia vita. Ho evitato a 15 anni ad andare in America perché non mi sentivo pronta, poi sono solo state rinunce sopportabili».
A 32 anni cosa vuol dire per te essere diventata più matura?
«Prendo le decisioni nei momenti importanti in un’altra maniera. Sicuramente gestisco molto meglio non solo le situazioni, ma anche le emozioni... ».
Sei stata la prima italiana a entrare in Top 10: credi che questo ti sia riconosciuto abbastanza?
«Si, penso di si, abbastanza».
Però il tennis o uno sport individuale: si prova più invidia o ammirazione per i successi di un’altra?
«Non posso negare che ci sia un po’ di invidia, ma è importante che sia sana, che ti dia la consapevolezza di poter fare le stesse cose. Diciamo che non è voler del male a qualcuno, bensì voler fare le stesse cose che fa un’altra. O farle meglio...».
Senza fare nomi: quante sono le colleghe che ti sono davvero antipatiche?
« Senza fare nomi, una... ».
E in spogliatoio è successo che...
«Ah no, non posso: quello che succede nello spogliatoio rimane nello spogliatoio...».
Quanto conta la tua bellezza?
«La bellezza se non vinci non conta».
Però ti fa piacere essere ammirata anche per quello e non solo per il tennis...
«Beh, certo: come donna fa piacere essere ammirate. È sempre bello essere riconosciute anche per il fatto di essere carine».
Quando ti guardi allo specchio pensi: “Però, che bambola!”, “Beh, mica male...” o “Mamma mia, qui c’è un po’ da lavorare...”
Risata... «Mi dico che mi amo. Ma ci sono dei giorni che mi dico: mmhhh che bruttina».
Parliamo di gossip: esserne al centro dà piacere o fastidio?
«Dipende: se c’è rispetto fa piacere, non è un problema. Essendo persone pubbliche è normale che si sia un po’ più di interesse. Però ripeto: ci dev’essere rispetto».
Però tu è Fabio, in quel selfie su twitter... Ammettilo: volevate che...?
«Ma no nulla: è stato un momento di allegria e spontaneo. Lo abbiamo vissuto così, nessuna malizia. Giuro».
Più doloroso un infortunio, una sconfitta sul campo o una in amore?
«Ah questa è una bella domanda. Quando ti fai male il dolore lo ricordi perfettamente. Quando perdi riesci anche a percepirlo. Il dolore per un amore finito è un talmente grande da non riuscire neanche ad immaginarlo. Sì, dico una sconfitta in amore... »
E qual è la sconfitta più definitiva?
Ci pensa un attimo. «In amore: in quel caso è davvero definitiva, in campo te la puoi sempre rigiocare».
Capitolo moda: stasera esci per una festa. Ti metti...?
«Mi metto un vestitino. In questo momento mi piace Ferragamo»
E se devi scegliere se andare a cena con Al Pacino e con Fabio Fognini che fai?
«Fabio sicuro!». Risata. «Ma se poi vuole venire anche Al Pacino...»
Fabio è spesso nel mirino dei critici: cos’è che la gente non capisce di lui?
«È una domanda che dovresti fare a lui. Non ha bisogno che io lo difenda, lo sa fare molto bene da solo».
Il tuo piatto preferito: da cucinare e da mangiare.
«Da mangiare la parmigiana della mamma. Da cucinare melanzane ripiene».
La città più bella del mondo?
«Roma».
L’Italia che vorresti, vista da una che gira per il mondo.
«Un Paese con un pochino di più di ordine».
La vita è bella perché...?
«Perché non smette mai di sorprenderti».
Finale con un pensiero per mamma e papà. Cosa scriviamo?
«Che sono le persone più importanti della mia vita. Un semplice “vi voglio bene” dice tutto».