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 2014  giugno 28 Sabato calendario

PELLE «Ho sentito Prandelli parlare di patria nei giorni scorsi. Sono queste le parole giuste. Con me viene soltanto chi sente l’azzurro sulla pelle» (il ct della nazionale italiana del ciclismo Davide Cassani)

PELLE «Ho sentito Prandelli parlare di patria nei giorni scorsi. Sono queste le parole giuste. Con me viene soltanto chi sente l’azzurro sulla pelle» (il ct della nazionale italiana del ciclismo Davide Cassani). PERDENTE «Ma qualcuno in Italia pensava davvero di vincere il Mondiale? Io non mi sono stupito di questo fallimento. In Europa i nostri club non vincono più, come poteva la Nazionale fare il miracolo? Non giudico le persone, non conosco Prandelli ma la sua idea tattica era perdente. Come si può pensare di vincere con un solo attaccante in campo?» (il procuratore di Mario Balotelli Mino Raiola). FILOSOFIA «Dopo l’esonero di Allegri eravamo tutti molto amareggiati. Seedorf ha voluto fare dei cambiamenti che in quel momento erano difficili da assimilare. Mi sarei aspettato più dialogo. Lui ha cercato di imporci la sua filosofia ma in una fase complicata parlare di più con noi avrebbe aiutato tutti» (Andrea Poli). TRANQUILLI «Io e Klose possiamo metterci tranquilli, Müller ci supererà. E’ forte, giovane e ha almeno altri due Mondiali davanti» (Ronaldo e il record di gol segnati al Mondiale). ANNUNCI «Ho smesso di giocare da poco e presto verrò in Italia. Voglio frequentare il Supercorso di Coverciano. Se qualcuno ha bisogno di un allenatore, mi chiami, non vedo l’ora» (Mauro Camoranesi). BATTAGLIA «Cosa provo leggendo che sono diventato un giocatore che vale più di trenta milioni? È una sensazione strana. All’inizio guardavo certe cifre e ridevo. Mi sembrava quasi incredibile. Ora sono contento. Vuol dire che ho vinto la mia battaglia. Ma la testa non è cambiata» (Juan Quadrado). BARATTO «Se baratterei i podi con una vittoria? No, perché spero di farne più di dieci nella stagione. E dieci podi per una vittoria sono troppi, magari per due…» (Valentino Rossi). SPECCHIO «Sto benissimo, dentro di me sento di avere vent’anni e davanti allo specchio è uguale. L’elasticità è alla base di tutto. Ci si può concedere un bicchiere di vino, una birra o un sigaro, ma ogni mattina bisogna lavorare, e sempre di più man mano che aumentano gli impegni e gli anni. L’importante è fare quello che piace» (il golfista spagnolo Miguel Angel Jimenez). PAZZO «Sono vecchio e saggio, ma allo stadio farò sempre scene da pazzo. Perché sono un tifoso e non lo dimentico» (Adriano Galliani).