www.cinquantamila.it/fiordafiore 26/6/2014, 26 giugno 2014
Annamaria Franzoni torna a casa • Bossetti incontra sua moglie • Renzi Vs Merkel • Altri senatori contro le riforme del governo • Severa punizione per Suarez • Un biglietto con richiesta di aiuto cucito nella tasca di un paio di jeans • Una spiagga nel cuore di New York Franzoni A sei anni dalla condanna per l’omicidio del figlio Samuele, torna a vivere in famiglia Annamaria Franzoni
Annamaria Franzoni torna a casa • Bossetti incontra sua moglie • Renzi Vs Merkel • Altri senatori contro le riforme del governo • Severa punizione per Suarez • Un biglietto con richiesta di aiuto cucito nella tasca di un paio di jeans • Una spiagga nel cuore di New York Franzoni A sei anni dalla condanna per l’omicidio del figlio Samuele, torna a vivere in famiglia Annamaria Franzoni. Era nel carcere bolognese della Dozza, ora portà stare agli arresti domiciliari nella casa di Ripoli Santa Cristina, tra boschi e vallate dell’Appennino bolognese. Franzoni non potrà mettere piede a Cogne, nella baita dove il 30 gennaio 2002 fu ritrovato massacrato il piccolo Samuele. Un divieto accolto con sollievo dal sindaco del paese, Franco Allera: «Meglio così, per noi la vicenda è chiusa». A Ripoli, invece, la donna potrà trascorrere 4 ore al giorno fuori casa per esigenze di famiglia e avrà l’obbligo di incontrare una volta alla settimana l’assistente sociale per le sedute di psicoterapia. Era da due anni che Annamaria e il suo avvocato chiedevano la detenzione domiciliare. Il consulente che ha indirizzato i giudici verso il sì ai domiciliari ha scritto che «dopo 12 anni non sussiste più il rischio che si ripeta il figlicidio». Nell’ordinanza di 18 pagine viene espressa la convinzione che nel percorso di risocializzazione della donna potrà giocare un ruolo fondamentale la presenza di «un contesto familiare coeso» affiancato dal proseguimento della psicoterapia iniziata in carcere. Nessun dubbio sulla capacità genitoriale della donna, che, dice l’ordinanza, durante la detenzione «ha incontrato regolarmente i familiari, manifestando preoccupazione per i figli e cercando di conciliare il ruolo di madre con i vincoli detentivi». La donna continua a proclamarsi innocente; quando i carabinieri la portarono via da casa, Gioele aveva 4 anni e Davide 12. Bossetti La signora Marita Comi è andata a trovare nel carcere di Bergamo suo marito, Massimo Giuseppe Bossetti, accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio. L’incontro è durato due ore (di solito se ne concede solo una) ed è stato registrato. La donna gli ha chiesto più volte: «C’è il Dna, tenta di spiegare. Io ti credo, ma tenta di spiegare». Gli ha anche fatto sapere che non parla più con la di lui madre, Erter Arzuffi, colpevole, a suo dire, di non aver mai detto la verità su suo padre. Europa I capi di stato e di governo dell’Unione europea si sono ritovati a Ypres per commemorare la Prima guerra mondiale e discutere i successori di Van Rompuy e Barroso. Cameron prosegue nel criticare la designazione di Junker come presidente della Commissione Ue: «È un errore, non rappresenta il cambiamento». Renzi invece dà il via libera al lussemburghese «solo se c’è un documento chiaro su dove vuole andare l’Europa». A cena, dove il confronto è sul documento Van Rompuy con le priorità politiche dell’Unione dei prossimi anni, scontro tra Renzi e Merkel: «Noi rispettiamo e rispetteremo il Patto: non faremo come la Germania nel 2003», quando Berlino chiese e ottenne uno sforamento del 3%. Alla fine Renzi ha chiesto una riunione notturna degli sherpa per blindare il testo di Van Rompuy. Senato Al Senato lunedì si inizierà a votare in commissione sulla riforma costituzionale del Senato e del Titolo V (federalismo). Sulla questione dell’elezione diretta dei senatori, potrebbero essere guai per il governo quando il testo passerà in aula: si sono fatti avanti 35 dissidenti trasversali, di cui 18 della maggioranza. Poi ci sono altri 4 di Forza Italia guidati dall’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini convinto di trascinarsi dietro almeno 30 colleghi azzurri, i senatori di Sel e gli ex grillini e, infine, i 40 del M5S. Morso Per il morso dato a Giorgio Chiellini surante la partita Italia-Uruguay ai Mondiali di calcio, Luis Alberto Suarez ha rimediato una multa da 110mila euro, 9 giornate di squalifica con la nazionale e interdizione dai pubblici e privati uffici calcistici per quattro mesi. Ciò gli costerà, a livello di club (Liverpool) 13 partite: 9 di Premier League, 3 di Champions League e 1 di Coppa di Lega. Non potrà neanche mettere piede in uno stadio. A Suarez - che paga per l’articolo 48, condotta violenta, e per il 57, condotta antisportiva - è stato addirittura tolto l’accredito, quindi, a norma di regolamento, non può stare nell’hotel della nazionale (albergo Fifa) e non può salire sui bus ufficiali. Per cui ieri l’attaccante, piangendo, ha preso un aereo ed è tornato a Montevideo. Il ministro dello Sport dell’Uruguay, Liliam Kechichian, giudica «sproporzionata» la sanzione. Biglietto Una signora di Belfast, guardando nelle tasche di un paio di jeans comprato ai grandi magazzini Primark, ha trovato un biglietto scritto in cinese con in cima, in alfabeto latino, la sigla SOS seguita da un punto esclamativo. La signora ha fotografato il biglietto e messo su Facebook, sperando che qualcuno sapesse spiegarne il senso. Quando ha ricevuto una prima bozza di traduzione è rimasta scioccata: «Era stato scritto da qualcuno che evidentemente lavorava in condizioni di schiavitù in una prigione cinese». Si è rivolta ad Amnesty International che ha tradotto: «Siamo detenuti nella prigione Xiangnan di Hubei, in Cina. Da molto tempo lavoriamo in carcere per produrre abbigliamento per l’esportazione. Ci fanno fare turni di 15 ore al giorno. Quello che ci danno da mangiare è perfino peggio di quello che si darebbe un cane o a un maiale. Siamo tenuti ai lavori forzati come animali, usati come buoi o cavalli. Chiediamo alla comunità internazionale di condannare la Cina per questo trattamento disumano» (Franceschini, Rep). Spiaggia Blayne Ross, giovane imprenditore newyorkese, ha lanciato una raccolta di fondi su internet: servono 24 milioni di dollari per allestire una spiaggia su una chiatta ormeggiata lungo il fiume Hudson. Nel progetto l’arenile ospiterà ombrelloni, piccoli capanni, sdraio e perfino delle dune di sabbia, due bar per gli spuntini e le bevande, gli spogliatoi, un negozio di articoli da mare, un centro per la scienza marina e un ristorante. La raccolta fondi è partita: nei primi trenta giorni l’obiettivo da raggiungere saranno 35mila dollari necessari solo per completare il progetto iniziale e ottenere le relative autorizzazioni preliminari. La seconda tappa avrà come traguardo altri 150mila dollari da destinare alla progettazione delle strutture architettoniche ed ingegneristiche, mentre ulteriori 185mila saranno indispensabili per completare l’aspetto tecnico finale. Apertura prevista: estate 2016 (Guastella, CdS).