Luca Gualtieri, MilanoFinanza 26/6/2014, 26 giugno 2014
IL PATTO MPS ESERCITA I DIRITTI NELL’AUMENTO DA 5 MLD
Il patto di sindacato ha fatto la propria parte nel corso dell’aumento di capitale da 5 miliardi lanciato dal Monte dei Paschi. Ieri, a due giorni dalla conclusione dell’offerta, la Fondazione Mps (2,5%) e gli investitori americani Fintech Advisory (4,5%) e Btg Pactual (2%) hanno esercitato i diritti di opzione, garantendo così la sottoscrizione del 9% di capitale di loro spettanza.
Si tratta sostanzialmente di una conferma di quanto già annunciato il mese scorso in occasione della costituzione del patto. La garanzia esclude che l’investimento dei nuovi soci possa avere natura puramente speculativa e che le quote possano essere dismesse in tempi brevi, mettendo a repentaglio la stabilità della governance. Il patto peraltro contribuisce alla nascita di un nocciolo duro di azionisti accanto ad Axa, in base a un’idea che circolava ormai da diversi mesi negli ambienti politici senesi e che viene attribuita al sindaco Bruno Valentini. Complessivamente i pattisti hanno dunque mettere sul piatto 450 milioni: 125 per la Fondazione, 225 milioni per Fintech e 100 milioni per Btg Pactual. Ieri intanto è stata una nuova seduta di calo per le azioni Mps che sono scese del 19,79% a quota 1,54 euro. «Il titolo si sta allineando al valore teorico dell’azione in occasione dello stacco del diritto. Tale valore si assestava intorno a quota 1,5 euro», ha commentato un gestore all’agenzia MF-DowJones. Va peraltro ricordato che da ieri è possibile esercitare i diritti di opzione, acquistare le nuove azioni e liquidarle sul mercato senza incappare nel divieto di vendite allo scoperto previsto dalla Consob. Il sistema di regolazione delle operazioni di borsa prevede infatti che la consegna dei titoli avvenga il terzo giorno lavorativo successivo a quello di vendita. Ancora una volta i volumi sono stati molto forti con oltre 88 milioni di azioni passate di mano.
Luca Gualtieri, MilanoFinanza 26/6/2014