Giulia Crivelli, Il Sole 24 Ore 26/6/2014, 26 giugno 2014
CUCINELLI PREPARA LA SUCCESSIONE
Proprio due settimane fa, durante il Luxury Summit organizzato nella sede milanese del Sole 24 Ore, Brunello Cucinelli aveva ricordato come la scelta di quotarsi, maturata lentamente e oggi considerata dall’imprenditore la strada più giusta, fosse stata – anche – un modo per «aprirsi davvero al mondo» e soprattutto per «dare un futuro all’azienda indipendentemente da quello personale del fondatore, garantendo inoltre un patto e un passaggio generazionale all’insegna della trasparenza».
Ieri Cucinelli ha fatto un passo in più, ispirandosi a un modello anglosassone di fondazione (trust, in inglese) ancora poco diffuso nel nostro Paese, che ben si inserisce però nel suo personale obiettivo di creare un’impresa in qualche modo diversa e più equa (sua l’invenzione, ad esempio, dell’idea di «crescita garbata»), specie nel panorama italiano, dove il ricambio e il passaggio generazionale – oltre alla trasparenza – rappresentano ancora un problema.
È nato infatti il Trust "irrevocabile" Brunello Cucinelli: l’imprenditore ha trasferito a Esperia Trust Company (gruppo Banca Esperia), in qualità di trustee, l’intera partecipazione (il 100% del capitale sociale) da lui detenuta in Fedone, la srl che possiede il 61,56% del capitale sociale della Brunello Cucinelli spa (pari a 41.858.000 azioni). Beneficiarie del Trust sono le figlie di Cucinelli, Camilla (già membro del cda) e Carolina: dovranno essere le custodi non solo di un’azienda di grande successo del made in Italy di lusso (nel 2013 i ricavi sono cresciuti del 15,5% a 322,5 milioni, con un ebitda di 58,2, in salita del 18,5% rispetto al 2012), ma di tutte le attività che il padre ha creato come originalissimo "contorno" della parte manifatturiera. A partire dalla ristrutturazione del borgo di Solomeo per arrivare all’istituzione della Scuola dei mestieri, dove si impara non solo ad amare e lavorare il cashmere, ma anche – per chi lo desidera – a coltivare l’orto.
«Il trust è stato costituito – si legge nella nota diffusa ieri a mercati ancora aperti – per assicurare che nel quadro del passaggio generazionale le iniziativa imprenditoriali avviate da Brunello Cucinelli siano in futuro trasferite ai discendenti», ma con l’ausilio di un trustee, che avrà l’incarico di portare avanti gli «intendimenti» dell’imprenditore e di «garantire l’unità e la coesione della gestione della società».
«Mia moglie Federica ed io – ha commentato Cucinelli – abbiamo fortemente voluto questo Trust, che non modifica le regole di governo societario, anche per garantire l’unitarietà del patrimonio immobiliare di Solomeo e per assicurare il sostentamento della Fondazione Brunello Cucinelli, nata per realizzare quelle opere che noi definiamo, senza pudori, abbellimento dell’umanità». Ieri il titolo ha chiuso a 16,09 euro (-0,68%).
Giulia Crivelli, Il Sole 24 Ore 26/6/2014