VARIE 25/6/2014, 25 giugno 2014
APPUNTI PER GAZZETTA - L’INCONTRO TRA IL M5S E RENZI
REPUBBLICA.IT
ROMA - Prima la governabilità, poi le preferenze. E’ un’apertura condizionata quella che il premier Matteo Renzi concede al Movimento 5 Stelle sulla riforma della legge elettorale al termine di un incontro (non privo di stoccate reciproche e di ping pong sostenuto, ma comunque una prova di dialogo) che si è svolto dopo l’apertura post europee di Beppe Grillo a Renzi e che stavolta è durato molto più delle precedenti toccate e fuga. Non solo. A differenza del passato, oggi si è deciso che a questo primo vertice ’propositivo’ farà seguito un secondo appuntamento. La circostanza ha subito scatenato la reazione di Forza Italia, tanto che Paolo Romani ha rilasciato una dichiarazione che suona tanto come un messaggio a Renzi: è nostro il ruolo determinante nel percorso riformatore - ha detto il capogruppo azzurro al Senato - "l’accordo resta sull’Italicum e noi siamo pronti ad approvarlo al Senato".
Grillo, invece, ha poi telefonato ai suoi per dirsi "molto soddisfatto" di come è andata. Ma anche dinanzi al secondo appuntamento con i M5S, Renzi, one man show dall’inizio alla fine, durante il summit ha messo i suoi paletti: "Vi proporrei di arrivarci con le idee chiare", ha detto rivolto ai pentastellati che, per primi, hanno lanciato la proposta di rivedersi a breve.
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Una presenza a sorpresa, quella del premier al vertice col M5S, a cui si è aggiunta la novità delle ’quote di genere’ dell’intera delegazione Pd: i dem, infatti, si sono presentati con due donne e due uomini (oltre a Renzi, attorno al tavolo si sono seduti Roberto Speranza, Alessandra Moretti e Debora Serracchiani), mentre la delegazione M5S era tutta al maschile (Luigi Di Maio, Giuseppe Brescia, Maurizio Buccarella, e Danilo Toninelli). E proprio la Moretti - che a summit terminato ha scritto su Twitter che il progetto grillino non la convince - è stata voluta da Renzi perché eletta alle europee con un gran numero di preferenze (quasi 231mila): un nome, il suo, che il premier ha potuto facilmente spendere durante il confronto per replicare ai 5 Stelle sul nodo eletti/nominati.
"Siamo a questo tavolo con grande responsabilità e serenità - sottolinea il M5S -. L’Italia non si può permettere di tornare indietro, né di rimanere in una crisi istituzionale per 8 anni a causa del Porcellum. Non è sufficiente per noi esprimere le preferenze a favore, ma prevediamo nella nostra proposta anche una preferenza negativa. I partiti sono così obbligati a monte a evitare di candidare persone impresentabili. Il nostro progetto è contro il voto di scambio. Abbiamo disgiunto la scheda del voto al partito dalla scheda della preferenza". I pentastellati propongono dunque una soglia di sbarramento al 5 per cento sulla nuova legge elettorale che - afferma Di Maio - "può essere pronta in 100 giorni".
Risponde Renzi ai M5S: "Noi pensiamo che il vostro democratellum sia fortemente deficitario sotto il profilo della governabilità". Nel corso dell’incontro, però, la proposta grillina cambierà nome diverse volte. Il premier, a cui la ’sua’ legge modello sindaco d’Italia piace perché "capace di garantire un vincitore", insisterà nel chiamarla ’toninellum’ (visto che sarà Toninelli a esporla nei dettagli tecnici), salvo poi definirla ’complicatellum’ e anche ’grandefratellum’ per via della nomination e dell’esclusione dei candidati in lista (video).
GUARDA Incontro Renzi-Grillo dura 10 minuti / Con Bersani nel 2013
"Questo della governabilità - prosegue il capo del governo - è un elemento che vorremmo mettere sul tappeto, e quindi vi domandiamo: potete prendere in considerazione l’ipotesi di introdurre un elemento di ballottaggio che consente di dare la vittoria certa? Quanto alle preferenze, noi non ne abbiamo paura". Vero è che l’Italicum contempla liste bloccate, per quanto brevi. E allora è qui che Renzi snocciola i numeri incassati dalla Moretti il 25 maggio scorso confrontandoli con quelli presi dai candidati pentastellati (video).
Dopo un rapido botta e risposta sulle cifre (il primo che anima un po’ il confronto), Renzi riprende in mano il gioco e lancia la ’tentazione’ agli interlocutori: "Se anche non abbiamo paura delle preferenze, tuttavia abbiamo dei dubbi. Il primo: la cancellazione di un nome ha un significato che a nostro giudizio pone problemi in più. Si corre il rischio di far controllare il voto in alcune zone del Paese. Noi siamo pronti a ragionare di preferenze se c’è la certezza della governabilità. Chi vince le elezioni deve essere, il giorno dopo, quello che governa". Invece "voi col vostro sistema date a un partito politico la possibilità di allearsi, il giorno dopo il voto, con chi vuole. Con il sistema nostro, che è molto semplice e che è quello dei sindaci, si garantiscono chiarezza e governabilità, perché chi vince, vince".
IL VIDEOBLOB La discordia in streaming
E poi: "Il sistema del rapporto diretto tra il cittadino e il territorio lo si fa riducendo i collegi - prosegue Renzi -. E allora, il vostro democratellum quante persone esprime nel singolo collegio? Nella vostra scheda ci sono ben 42 nomi, nella nostra ce ne sono soltanto 6. Quant’è il massimo di estensione dei vostri collegi?".
A riprendere la parola è Di Maio, che non risparmia una stoccata quando dice: "Il nostro movimento non è mai stato interessato dalla compravendita di tessere", e l’allusione per niente velata è al caos delle iscrizioni dem gonfiate dello scorso anno. Più avanti, in un passaggio rapidissimo, tornerà a tirare fuori anche il carteggio in aula col premier, ma a sorpresa rilancerà: "Noi siamo pronti a rivederci tra 3-4 giorni" per fare il punto della situazione.
La replica di Renzi, a quel punto, è una controrichiesta spalmata su cinque punti. Il primo: "Il M5S è disposto ad accettare un correttivo che consenta a chi vince di governare? Il ’toninellum’ non garantisce ciò. Ci sta bene ragionare con voi nel merito, ma non saremo mai d’accordo se non possiamo dire che chi arriva primo vince". E porta l’esempio dei sindaci eletti dal M5S.
Il secondo: "Per rispetto ai cittadini, noi diciamo mai più inciuci né larghe intese. Lo so, può sembrare strano che lo diciamo noi, ma noi ve lo chiediamo. Noi vogliamo dire prima con chi ci alleiamo, invece col ’toninellum’ lo si dice dopo". Ed è qui che la discussione si anima, con i pentastellati che replicano, citando Clemente Mastella e con chiaro riferimento al governo Prodi nato nel 2006, quando "il Pd vinse facendo un’ammucchiata", e imploso a gennaio 2008: "Con gli accordi pre-elettorali, e lo ha dimostrato la storia, si crea una accozzaglia di partiti. Noi parliamo di accordi programmatici" da fare eventualmente dopo. Ma Renzi: "Io non so come sarebbe andata alle europee se aveste detto prima che facevate un accordo con Nigel Farage (leader Ukip, ndr). Dirlo prima è un fatto di etica". Ma Di Maio: "Se è per questo, voi avevate anche detto che Bersani avrebbe fatto il presidente del Consiglio". E Renzi: "Siete stati voi a non farglielo fare".
Poi il premier continua a snocciolare le ultime tre richieste: "Noi siamo dell’idea di rimpicciolire i collegi. Voi?". Ancora: "Siete d’accordo con la nostra proposta costituzionale di affidare alle Consulta il giudizio sulla legge?". E infine: "Siete disponibili a ragionare per il futuro di riforme?". Renzi, infatti, propone al M5S di sedersi anche al tavolo delle riforme costituzionali e Di Maio risponde chiedendo che venga spostato il termine per la presentazione degli emendamenti (dovevano scadere stasera, il termine è stato rinviato a domattina). Renzi su questo non dà spazio: "Ma voi li avete presentati gli emendamenti, no? - è la chiosa -. Quindi li discuteremo in commissione". Di sicuro c’è che entro venerdì il Pd pubblicherà sul proprio sito i cinque punti "irrinunciabili" per proseguire il confronto con i 5 Stelle. E Forza Italia non rimarrà a guardare.
Intanto Ncd ha presentato un sub-emendamento agli emendamenti dei relatori alle riforme che rilancia l’elezione diretta del Senato. Lo ha riferito il capogruppo in Senato Maurizio Sacconi, che però assicura che Ncd non "intende frenare" il cammino delle riforme.
HUFFINGTON POST
Buona la quarta? All’inizio fu Pier Luigi Bersani. Poi toccò ad Enrico Letta, infine a Matteo Renzi. Oggi in scena il quarto incontro trasmesso via streaming tra una delegazione del Movimento 5 stelle e una del Partito democratico. Con una novità. Mentre nelle prime tre volte in ballo c’era un governo da farsi, e le posizioni in campo erano note e sostanzialmente immutabili in partenza, oggi si discute nel merito di un provvedimento di un esecutivo ormai insediato. Così, intorno ad un tavolo, Danilo Toninelli, Luigi Di Maio, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella cercheranno di trovare possibili punti di contatto con Lorenzo Guerini, Deborah Serracchiani, Luigi Zanda e Roberto Speranza. Nono ospite dell’incontro la telecamera di Montecitorio, che trasmetterà tutto in diretta. Decimo, a sorpresa, Matteo Renzi, che ha deciso all’ultimo di prendere parte all’incontro.
La delegazione del M5S, è entrata subito nel merito della riforma della legge elettorale, presentando nel dettaglio la sua proposta, ’il democratellum’. "Abbiamo paura che possa capitare con l’Italicum quello che è capitato col Porcellum: l’Italia non si può permettere una crisi istituzionale di otto anni come è capitato col Porcellum", ha detto il deputato del M5S Danilo Toninelli che ha ricordato al premier i punti della sua proposta di riforma. Punti che non sono piaciuti a Renzi soprattutto per quanto riguarda la governabilità: "Il Democratellum è secondo noi molto interessante sotto tanti aspetti ma gravemente deficitario sotto il profilo della governabilità".
Tanti gli scambi di battute tra il premier e la delegazione del M5s, con Di Maio che parlando di preferenze ha ricordato " le tessere comprate nel Pd" e Renzi che ha fatto due conti sulle preferenze prese alle ultime elezioni europee " la Moretti ne ha prese di più di tutte quelle sommate dai vostri candidati nella circoscrizione nord est". I due partiti hanno esposto le loro proposte dandosi appuntamento tra pochi giorni.
LIVEBLOGGING DELL’HUFFINGTON POST
Today 9:20 AM EDT
Renzi puntualizza: "Una legge elettorale è già stata approvata, e deve arrivare in seconda lettura in Senato"
"La legge elettorale è già stata approvata, e deve arrivare in seconda lettura al Senato"
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Today 9:14 AM EDT
Renzi: "Entro venerdì prossimo nostre proposte di modifica online, in modo che possiate valutarle"
"Entro venerdì prossimo mettiamo sul sito del Pd le nostre proposte di modifica, in modo che le possiate valutare"
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Today 9:13 AM EDT
Incontro Renzi-M5s (FOTO)
Incontro Renzi-M5s
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Today 9:06 AM EDT
Renzi: "Se ci si deve mettere insieme lo si dice prima. Il Toninellum questo non lo permette"
"Diciamo mai più inciuci e larghe intese. Se ci dobbiamo mettere insieme lo diciamo prima. Il Toninellum non lo permette"
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Today 9:04 AM EDT
Renzi: "M5s disposto a studiare premio di maggioranza?"
"M5s è disponibile a studiare un correttivo che consenta a chi vince di governare?"
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Today 9:03 AM EDT
Di Maio: "Incontriamoci fra tre o quattro giorni per trovare punto d’incontro"
"Massimo tre o quattro giorni ci rincontriamo e valutiamo quale possa essere il punto di caduta di questo incontro"
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Today 9:01 AM EDT
"Renzi pare Neymar, i grillini Balotelli"
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Today 8:58 AM EDT
Di Maio: "Da queste osservazioni in 100 giorni possiamo trovare punto d’incontro"
"Queste osservazioni sono un punto di partenza per trovare un incontro su queste criticità, e possiamo farlo in 100 giorni"
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Today 8:55 AM EDT
"Strano veder discutere un premier di legge elettorale"
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Today 8:54 AM EDT
Renzi: "Il Democratellum dà il diritto a un partito di allearsi con chi vuole solo dopo le elezioni"
"Voi date il diritto a un partito politico di allearsi con chi vuole dopo le elezioni"
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Today 8:52 AM EDT
Renzi al M5s: "La preferenza negativa è una cosa da Grande Fratello"
"Preferenza negativa è una cosa da Grande Fratello. Prederenza negativa permette molto più di controllare il voto che non le preferenze singole"
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Today 8:50 AM EDT
Renzi ironizza sui voti del M5s: "Quante preferenze avete preso alle europee? E per essere eletti in parlamento?"
"C’è qui Alessandra Moretti, che ha preso 230mila preferenze, più di tutti i voti candidati del NordEst. Quanto ha preso il primo? 30mila? E voi con quanti siete stati eletti alle parlamentarie?"
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Today 8:49 AM EDT
Renzi al M5s: "Siete disponibili a inserire un elemento di ballottaggio?"
"Siete disponibili a introdurre il ballottaggio?"
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Today 8:48 AM EDT
"Il Democratello, o il Toninello&co"
Renzi continua a ironizzare sul nome: "Il Democratello, o il Toninello&co"
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Today 8:47 AM EDT
Renzi: "La proposta M5s gravemente deficitaria dal punto di vista della governabilità"
"La proposta di Toninelli gravemente deficitaria dal punto di vista della governabilità"
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Today 8:46 AM EDT
Renzi: "La Toninelli-bis..". E i M5s: "No, il democratellum"
"Il punto della Toninelli-bis". Renzi parla, interrotto dai deputati M5s: "No, è il Democratellum"
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Today 8:45 AM EDT
"Sembra un esame di maturità, con Renzi nella parte del prof."
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Today 8:44 AM EDT
Renzi: "Tre temi toccati da Toninelli sono condivisibili"
"Toninelli mette l’accento su tre punti condivisibili: la governabilità, il rapporto eletto-elettore, e la presentabilità dei candidati in lista"
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Today 8:43 AM EDT
Renzi: "Sono contento di questo incontro, le regole si scrivono insieme"
"Siamo felici di questa occasione di incontrarci. Le regole si scrivono insieme"
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Today 8:41 AM EDT
Di Maio: "La nostra non è una proposta a scatola chiusa"
La nostra non è una proposta a scatola chiusa. Ci interessa sapere cosa ne pensate, indicateci osservazioni e tempi
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Today 8:39 AM EDT
Toninelli illustra a Renzi il contenuto del Democratellum
Il deputato M5s spiega al premier come funziona il Democratellum: preferenze negative, 42 circoscrizioni, esigenza di governabilità e rappresentatività, vicinanza tra eletti e elettori
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Today 8:36 AM EDT
Toninelli: "Siamo a questo tavolo con grandissimo senso di responsabilità"
"Siamo a questo tavolo con grandissima serietà e senso di responsabilità. L’Italia non si può permettere crisi istituzionale"
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Today 8:35 AM EDT
Di Maio: "Sentiamo responsabilità verso cittadini che hanno votato online la nostra legge"
È il vicepresidente della Camera del M5s ad inaugurare l’incontro con il Pd
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Today 8:33 AM EDT
Zanda non sarà presente all’incontro
Zanda, capogruppo Pd al Senato, non sarà presente all’incontro, contrariamente a quanto previsto. È infatti impegnato nell’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali
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Today 8:27 AM EDT
Anche Renzi parteciperà all’incontro
Il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, partecipera’ in prima persona all’incontro con il M5S su riforme e legge elettorale. Con lui il vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani, il capogruppo alla Camera Roberto Speranza e l’eurodeputata Alessandra Moretti.
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Today 8:09 AM EDT
"Italicum vs Democratellum". Così il deputato M5s presenta l’incontro
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Today 8:06 AM EDT
Il M5s ha preparato un banner "pubblicitario" per l’incontro
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Today 8:04 AM EDT
Anche Skytg24 darà l’incontro in diretta sul web
Ecco il link per la diretta di Skytg24.
Today 7:36 AM EDT
Prima dell’incontro arriva un post sul blog di Grillo: "Renzi e B non scioglieranno il matrimonio"
"È abbastanza difficile pensare che il matrimonio tra Renzi e Berlusconi si sciolga. Il premier per ora ha solo annunciato e deve portare a casa un risultato. Berlusconi, confermando la famigerata intesa del Nazareno, può aspirare a presentarsi come Padre costituente e chissà che re Giorgio, ormai ad un passo dall’abdicare seguendo le orme di Juan Carlos in Spagna, possa pensare ad un atto di clemenza nei suoi confronti. Intanto su una cosa il patto Renzi-Berlusconi ha sicuramente funzionato: la legge anticorruzione è finita nel dimenticatoio di quel Parlamento sempre meno organo sovrano e decisionale.
La politica può riservare sorprese, ma una cosa è certa: la fine del Grande Alibi."