Enrica Ventura, Libero 25/6/2014, 25 giugno 2014
PREGHIERE, BURQA E MUTILAZIONI I 16 COMANDAMENTI DELL’ISIS
Crocifissione, amputazione di braccia e gambe, fustigazione, donne completamente velate, narghilè banditi: non è l’Afghanistan dei talebani ma l’Iraq dei miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e Grande Siria (Isis), il cui obiettivo è creare un califfato sunnita che abbracci Siria, Iraq e un Levante non meglio precisato ma che fa tremare un’intera regione. I primi segnali erano arrivati già la scorsa settimana, con i video girati a Mosul, in cui si vedono i guerriglieri che distribuiscono copie del Corano agli incroci delle strade. Già quelle immagini bastano per far capire che idea di Stato islamico vogliono imporre. Adesso, però, arriva anche una nuova testimonianza, scritta, delle leggi in questa realtà da incubo, come racconta il quotidiano francese Libération, che è entrato in possesso dei «16 comandamenti» imposti dall’Isis al milione e mezzo di abitanti di Mosoul e che non lasciano dubbi sulla natura del progetto integralista che i miliziani stanno mettendo in atto: crocifissione, legge del taglione, fustigazione, completamente azzerate le più semplici delle libertà personali. Nell’articolo 5 si legge nel documento si mette in guardia che «coloro che si oppongono alla volontà di Dio», saranno puniti «con l’esecuzione, la crocifissione, l’amputazione delle braccia o delle gambe, o l’esilio». All’articolo 6 si ricorda agli iracheni che «le moschee sono le case di Allah» e si «sollecita tutti i fedeli a compiere sempre nelle case di Dio le preghiere nelle ore stabilite». Questo per i musulmani, mentre i cristiani, che non possono professare la loro religione, sono obbligati a pagare, a persona, una tassa da 250 euro al mese. nell’articolo 8 si vieta alla popolazione il consumo di alcol, tabacco e droghe, banditi anche programmi tv blasfemi, quali le partite di calcio. L’articolo 10 vieta qualsiasi manifestazione pubblica, perché contraria all’islam. «Diamo la bella notizia di queste nostre conquiste divine si legge abbiamo liberato gli ostaggi dalle carceri degli apostati sciiti per mano degli eroi dello stato islamico». L’articolo 13 annuncia che saranno distrutte le statue, considerate blasfeme, perché «erano adorate prima dell’islam». l’articolo 14 impone che le donne devono uscire di casa con il volto e il corpo completamente coperti dal niqab (il velo che lascia liberi soltanto gli occhi), avvisando come altre condizioni che «lo spostamento deve essere necessario» e autorizzato dal padre, dal fratello o dal marito, cioè da un uomo della famiglia che si farà anche carico di accompagnarle, perché andare in giro da sole è proibito. un decalogo in sedici punti che porta la firma dell’« ufficio media del governatorato di ninive dello stato islamico in iraq e nel levante» e l’incubo messo in piedi dal califfato sunnita sognato dall’isil.