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 2014  giugno 24 Martedì calendario

LA MEMORIA E LE ACCUSE, BOTTA E RISPOSTA IN 6 PUNTI


Nella memoria difensiva dell’onorevole Giancarlo Galan non sfugge che l’ex governatore salvi solo gli arrestati come l’assessore Chisso e quelli che non hanno collaborato come Colombelli. Del suo più grande accusatore, l’ingegnere Piergiorgio Baita, ad della Mantovani, dice: “È intelligente, cinico, feroce capace di tutto”, limitandosi ad affermare che ciò che dice è falso e definisce il presidente del Cvn Mazzacurati “Un uomo che ha ricevuto dal destino il compito di realizzare la più grande opera dell’umanità” e distrugge, anche sul piano personale la sua ex segretaria Claudia Minutillo. Intanto, il fascicolo a suo carico dal 4 giugno, quando l’ordinanza è diventata pubblica, è cresciuto a vista d’occhio.
“NON HO MAI PRESO SOLDI”
L’ingegnere Baita, ritenuto credibile dai magistrati, di Chisso e Galan dice: “Mazzacurati a proposito dell’approvazione da parte della commissione Via della Regione Veneto delle dighe in sasso, mi disse che gli era stato richiesto dall’assessore Chisso a nome del presidente Galan il riconoscimento di 900 mila euro”. Altro episodio specifico è stata l’approvazione in commissione di Salvaguardia del progetto definitivo del sistema Mose per il quale, sempre attraverso l’assessore Chisso, ma a nome del presidente Galan, fu richiesta la somma di ulteriori 900 mila euro. Mazzacurati afferma: “Se erano di competenza regionale lo chiedevamo direttamente a Galan. I rapporti con lui li teneva Piergiorgio Baita. Galan si è fatto una bella casa di una certa dimensione; credo che questa roba qui sia stata finanziata dal Baita... che da quello che io ho potuto percepire ci sono... c’erano spese per questa casa che Galan si è costruita, e poi altre somme. La cifra corrisposta era variabile: si può considerare, per esempio, un milione di euro l’anno più o meno per il governatore o per dare a chi voleva nel senso che... per esempio poteva entrarci anche Chisso nella cosa. Galan si è anche speso per atti a livello ministeriale o regionale”.
ADRIA INFRASTRUTTURE
La società (capitale 10 milioni di euro) partecipa a molti progetti autostradali della Regione e Galan ne detiene il 7% attraverso la Pvp del suo commercialista Venuti. Baita: “Abbiamo riconosciuto a Galan e Chisso alcune utilità, la più grossa a Chisso: valutazione della quota di partecipazione ad Adria Infrastrutture di una società che si chiama Investimenti Srl, formalmente intestata a Claudia Minutillo, che ha molto insistito, e uso un eufemismo, perché liquidassimo questa quota non al valore di bilancio ma al valore che la quota avrebbe avuto se i progetto fossero andati avanti per un valore credo di un paio di milioni. Il presidente Galan aveva chiesto attraverso una società che si chiama Pvp di mantenere (le sue quote, ndr), in modo credo più elegante, sperando che il futuro ci consentisse di portare a compimento i progetti”.
COLOMBELLI E I CONTI A SAN MARINO.
Galan dice di non aver mai saputo che la Bmc di Colombelli, presentandogli da Ghedini, servisse per fabbricare il ‘nero’, di non aver mai operato sul conto aperto a San Marino e che le sue firme sono state falsificate. Baita è preciso in merito: “È stato Galan a presentarmelo attraverso la Minutillo. Mi disse che gestiva il conto di Galan e le carte di credito che Galan aveva su San Marino. Quindi io davo per scontato questa simbiosi. Dissi a Galan che era preoccupato: ‘guarda che Colombelli dice che ti ha gestito i conti e le carte di credito’ e lui disse: ‘ma sì, non dovrei avere quasi più niente sul conto’. Ne ho avuto indirettamente la conferma quando Galan si è precipitato a San Marino a sistemare i conti. La società di Colombelli era un’organizzazione in grado di fare una provvista di fondi extra-bilancio, attività che Colombelli a me direttamente ha affermato di fare da qualche anno per conto di Forza Italia a Milano; l’accredito principale è stato quello che ci ha spinto ad avvalerci dei servizi dell’organizzazione di Colombelli ed era quello dell’onorevole Ghedini. Galan disse: ‘Se date l’incarico a Bmc mi risolvete anche un problema di rapporto col mio partito’.
LA VILLA DI CINTO EUGANEO E L’ICI
Galan afferma che la ricostruzione di Baita è “fantasiosa”. Sostiene di averla acquistata praticamente già ristrutturata. Baita: “Io ho sostenuto i costi di Tecnostudio, che era responsabile della progettazione architettonica, della direzione lavori e di alcuni restauri. Ho pagato l’architetto Turato attraverso incarichi; mi era stato chiesto dal governatore Galan di provvedere, sennò i lavori si fermavano, e io ho dato 4-5 incarichi diversi non chiedendogli ribassi rispetto alla tariffa progettuale... credo che noi abbiamo contribuito alla villa di Galan con una cifra sui 600 mila euro. L’ultimo pagamento è stato fatto con un certo ritardo, perché abbiamo fatto un po’ penare l’architetto Turato; è avvenuto quasi un anno dopo che i lavori erano finiti, quindi.. penso 2009”. Galan, ai tempi senatore, rivela con il sorriso: “I lavori erano terminati nel 2011 tant’è che Berlusconi al mio matrimonio ci ha dormito ma ho ritardato la chiusura dei lavori per motivi fiscali, per non pagare l’Ici”
LA THEMA E IL GAS IN INDONESIA
Galan: “Non sapevo neppure ci fosse il gas in Indonesia”. Paolo Venuti intercettato mentre chiede consiglio ad amici se deve rimandare la partenza per Dubai dove si reca in vacanza con la famiglia per andare al funerale della suocera di Galan dice: “Ma Galan non può offendersi se non ci sarò, sa che debbo andare in Indonesia per la sua società”, la Thema Italia spa.
TENUTA AGRICOLA FRASSINETA
Galan: “Territorio boschivo e due ruderi”. Secondo gli inquirenti è di 400 ettari, 10 volte il Vaticano, e ci sono due agglomerati di case e capannoni che Galan dice di aver acquistato per 47mila euro.

Sandra Amurri, Il Fatto Quotidiano 24/6/2014