Luca Fornovo, La Stampa 24/6/2014, 24 giugno 2014
PAGLIERI, SCONTRO TRA GLI EREDI DEBORA PRONTA A COMPRARE
Nuova puntata e nuovo colpo di scena nella Dinasty alessandrina dei Paglieri. Gli eredi divisi nei due rami della famiglia, quello guidato da Mario, ottantenne e quello di suo fratello Aldo (di tre anni più giovane), ciascuno con un pacchetto di azioni del 50%, si contendono da anni, tra querele e interminabili battaglie giudiziarie, la conquista della maggioranza della storica azienda della Felce azzurra e di altri detergenti e profumi, noti in tutto il mondo.
Ora la svolta, secondo fonti finanziarie, potrebbe arrivare da Mario, la figlia Debora e il genero Fabio Rossello che sarebbero pronti a fare un’offerta all’asta con relativi rilanci entro il 30 giugno per rilevare da Aldo e dai suoi figli Barbara e Lodovico (il terzo della dinastia) il loro 50% di azioni. Una mossa che permetterebbe loro di avere il pieno controllo del gruppo, fondato nel 1876 dal “trisnonno” Lodovico, e mettere così fine a ogni bagarre. Debora e i suoi familiari, che sono assistiti dallo studio legale Vitale e associati, avrebbero anche trovato un partner finanziario disposto a sostenerli nell’acquisizione dell’altra metà della Paglieri. Ovviamente, anche il ramo della famiglia guidato dall’altra lady di ferro, Barbara potrebbe presentare un’offerta all’asta e rilanciare per strappare alla cugina Debora e ai suoi parenti l’altra metà dell’azienda. Ma finora Barbara non ha rilasciato dichiarazioni su quanto intende fare. Certo è che la decisione di ricorrere a un’asta risale a inizio anno ed era stata suggerita dai legali dei gruppi di eredi proprio per sbloccare la fase di stallo che da mesi paralizza un’azienda che conta su 160 dipendenti e un fatturato di circa 120 milioni di euro. La proposta di fare l’asta entro fine giugno, gradita a Debora che è già pronta con l’offerta, non indica però una scadenza vincolante e quindi la gara potrebbe anche essere rinviata all’autunno.
Il problema è che la Paglieri rischia il caos: da troppi mesi si fatica a prendere decisioni importanti e strategiche per il bene dell’azienda, ma spesso ci si limita all’ordinaria amministrazione. Una situazione che preoccupa terribilmente dipendenti e sindacati. Tant’è che stamattina nel quartier generale di Alessandria le rappresentanze sindacali incontreranno gli eredi dei Paglieri per avere rassicurazioni sul futuro del gruppo e chiedere una soluzione stabile per l’azionariato. Con ogni probabilità, Debora illustrerà ai sindacati i termini della sua offerta e la volontà di presentarla al più presto. Resta invece tutto da chiarire quello che diranno oggi ai sindacati e faranno gli eredi capitanati da Barbara. Saranno pronti anche loro a partecipare all’asta o chiederanno un breve rinvio nella speranza di trovare anche loro un socio finanziario? O ancora chiederanno a Debora e ai suoi familiari di aprire una nuova trattativa per trovare l’ennesima tregua?
Probabile che vedremo ancora colpi di scena nella Dinasty dei Paglieri, iniziata nel 2003 con i primi dissapori. Anche se la vera rottura si consuma fra il 2006 e 2007. Da allora una sfilza di reciproche querele (oltre una trentina) e vari tentativi dell’una e dell’altra parte per raggiungere la maggioranza. A inizio 2012 viene sancito un armistizio e definita una delicata governance con 4 amministratori delegati, Lodovico, Barbara, Debora e Rossello con deleghe incrociate; poi presidenze a periodi alterni di Barbara e Debora. Architetture fragili che franano dopo soli due anni.
Luca Fornovo, La Stampa 24/6/2014