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 2014  giugno 24 Martedì calendario

IL MERCATO DEI CAMBI SCEGLIE IL COMPUTER

Le banche sembrano aver deciso. Il mercato dei cambi che macina 5.300 miliardi di dollari, per la stragrande maggioranza a Londra, abbandona la voce e s’affida al computer. In altre parole l’automatizzazione del fixing sta procedendo a passi da gigante, con la migrazione sulle piattaforme che le maggiori banche del settore - da Ubs a Barclays - hanno avviato. Antony Jenkins, ceo di Barclays, in una dichiarazione riportata da Ft ha precisato che «il 90% del forex spot» è ora automatizzato. Una quota destinata a crescere ulteriormente. Due terzi delle operazioni spot di Ubs transitano sulla piattaforma Neo della banca svizzera. Una conferma della rivoluzione nel mercato dei cambi è giunta anche da Jamil Nazareli, responsabile dell’execution service per l’hedge fund americano Citadel. «Se ci fosse - ha detto - un prezzo di riferimento per i cambi strutturato in modo analogo a quello del listino azionario il mercato ne avrebbe un grande vantaggio». In altre parole, prima o poi, tutto cambierà per il Forex. A determinare un mutamento considerato inevitabile è il precipitare dello scandalo sul fixing dei cambi. Un fenomeno che echeggia e rischia di battere quello del Libor con il sospetto che traders disonesti abbiano operato in anticipo rispetto alle operazioni raccolte dai clienti sapendo, di fatto, quali potevano essere le oscillazioni di mercato. Le autorità di mezzo mondo stanno valutando i comportamenti delle maggiori banche coinvolte per capire se ci siano state vere truffe e a beneficio di chi. La procedura è arcaica e non garantisce in nessun modo - al di là degli eventuali comportamenti disonesti - la trasparenza delle operazioni. Numerosi traders sospettati di aver agito in modo opaco sono stati sospesi anche se per ora non ci sono incriminazioni. Le banche top nei cambi oltre a Ubs e Barclasy sono Citi, Deutsche e Hsbc. Secondo gli analisti del settore la transizione dal fixing «manuale» a quello sulle piattaforme automatiche comporterà una stretta sull’occupazione con tagli di migliaia di posizioni nell’investment banking senza considerare la riduzione dei margini che il metodo automatico renderà inevitabile.
Leonardo Maisano