Corinna De Cesare, Corriere della Sera 24/6/2014, 24 giugno 2014
ASTA DA UN MILIARDO PER IL CALCIO IN TV TUTTE LE REGOLE VIOLATE DAI CONTENDENTI?
Come funziona l’asta?
L’asta che assegna i diritti tv della serie A per il triennio 2015-2018 si è chiusa il 5 giugno scorso. La base di partenza era 850 milioni di euro l’anno per il triennio ma sono arrivate offerte da un miliardo e 81 milioni di euro. È questo il totale raggiunto se si sommano tutte le offerte maggiori per ogni pacchetto messo a disposizione. A decidere sarà la Lega calcio, che dovrà scegliere entro e non oltre le ore 12 del 26 giugno, ossia entro 21 giorni dalla presentazione delle offerte.
Quanti sono i pacchetti in vendita?
L’asta è per cinque pacchetti: quello A che comprende tutte le partite delle otto squadre principali sul satellite; il B, tutte quelle delle grandi sul digitale terrestre; il C le interviste e gli spogliatoi; il D tutti gli incontri delle altre dodici squadre (indipendentemente dalla piattaforma); il pacchetto E, alcuni match su Internet.
Quali le offerte presentate?
Sky ha presentato un’offerta da 355 milioni di euro per le partite via satellite e 420 milioni per quelle sul digitale terrestre. Offerti dal gruppo di Rupert Murdoch anche 120 milioni per le altre 12 squadre del pacchetto C. Per il pacchetto B del Dtt anche Fox (altro canale della galassia di Murdoch) ha presentato un’offerta da 400 milioni e sempre Fox ha offerto 15 milioni di euro (sotto il prezzo minimo) per il pacchetto C. Mediaset ha offerto invece 350 milioni per il pacchetto A, 280 milioni per il pacchetto B e 306 milioni per il C. Invenduto il pacchetto E, relativo ai diritti web.
Quali le accuse tra Sky e Mediaset?
A sparigliare i giochi è stata Sky Italia, che ha presentato l’offerta non solo per il satellite ma per la prima volta anche per il digitale terrestre. Sky infatti si è alleata con Telecom Italia Media Broadcasting per poter trasmettere anche sul digitale terrestre. Una mossa che ha sorpreso il Biscione che ha giudicato il colpo di Murdoch «una violazione delle regole sulla posizione dominante». L’accusa è violazione della legge Melandri e della «no single buyer rule», la regola del «nessuno può vincere tutto».
Chi e perché ha presentato diffida?
Sky Italia ha diffidato la Lega Calcio dall’assegnare i diritti della serie A 2015-18 «attraverso criteri arbitrari e non previsti dal bando di gara». Mediaset a sua volta ha inviato una controdiffida a Sky e Lega calcio per turbativa d’asta e concorrenza sleale «con minaccia di danni nei confronti di Sky e di Lega Calcio in caso di assegnazione congiunta dei pacchetti A e B. Assegnare a un unico operatore pay le 248 partite delle otto squadre di serie A — ha scritto nella diffida il Biscione — è esattamente quello che la legge, le autorità regolamentari e la stessa Lega calcio serie A hanno sempre voluto impedire a difesa dei consumatori e della concorrenza».
Quale sarà l’epilogo?
L’assemblea della Lega calcio è stata aggiornata a mercoledì 25 giugno alle ore 14. Le possibilità sono due: o si assegnano le partite agli operatori o si procede con una nuova gara. In entrambi i casi gli avvocati delle due aziende sono pronti ad avviare una guerra di ricorsi legali.