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 2014  giugno 24 Martedì calendario

BEATLES

«Sarei voluto essere Bjorn Borg: quante ragazze gli davano la caccia, come se fosse uno dei Beatles!» (John McEnroe).

GESU’ «Solo Gesù è insostituibile» (Mino Raiola, l’agente di Mario Balotelli, sulla possibile cessione dell’attaccante ipotizzata da Barbara Berlusconi).

SFERE «Papà si vuole impegnare per un Milan vincente, ha voglia di continuare a investire, il Milan fa parte della sua sfera emotiva» (Barbara Berlusconi).

CADAVERE «Penso di poter trascinare ancora il mio cadavere per i campi di calcio» (Miroslav Klose).

ESAUSTO «Sono esausto. Finora, la prima parte di stagione è stata frustrante, con tre ritiri e tanti altri problemi. Cerco di restare calmo. Sperando che riusciremo ad uscirne» (Sebastian Vettel dopo il ritiro al Gp d’Austria).

INGOBBITO «Non me lo chiedete, allora ve lo dico io: il ct pensa a tutti, i giocatori solo a se stessi. Quello del Mister è un mestiere ingobbito» (Vicente Del Bosque).

TEMPO «In allenamento penso a tutto. Mi ripasso il film della giornata, penso ai libri che leggo, alla televisione che vedo, alle persone che incontro. Diciamo che ho tutto il tempo per farlo» (Federica Pellegrini).

QUALITA’ «Oggi nel calcio si vince unicamente attraverso la qualità. Non c’è più spazio per chi specula a livello tattico. Lo insegnano Barcellona e Bayern Monaco fra i club, Spagna, Olanda, Germania e il solito Brasile fra le nazionali. Insomma, squadre meno chiuse, propositive e quindi vita più dura là dietro, a prescindere dal valore dei difensori» (Alvaro Recoba).

ESPERIENZA «Tra i tornei junior e quelli professionisti c’è un abisso. Nessuno ti regala più nulla, ti conquisti un pezzetto alla volta. Incontri gente di 24-25 anni con l’esperienza che tu non hai. Il tennis per me ormai è un lavoro. Prima facevo molta più fatica ad accettare i sacrifici. Ora ho la testa giusta» (Gianluigi Quinzi, che lo scorso anno ha vinto Wimbledon junior).

MEGLIO «Mi stavo proprio incazzando a vedere chi era nella top 100. Ci sono dei ragazzi che non so nemmeno chi siano. Non so come siano arrivati nella top 100. Penso di essere molto meglio di loro» (il tennista lettone Ernest Gulbis).

RISPETTO «Dite che tutti mi stimano e mi rispettano? Vado avanti così da cinque anni... Anziché avere il rispetto di tutti, preferirei vincere di più» (Fernando Alonso).