Il Tempo 23/6/2014, 23 giugno 2014
A VERONA 50MILA EURO PER UNA SERA ALL’ARENA
Il Comune di Roma ha incassato ottomila euro dalla tariffa di occupazione del suolo pubblico in occasione del concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo. Vediamo allora come funzionano le cose all’estero e nel resto d’Italia. Lo scrupoloso regolamento di The Royal Parks, l’Agenzia del Dipartimento britannico della Cultura, dei media e dello Sport che gestisce i nove grandi parchi londinesi, prevede un preciso tariffario per l’organizzazione di eventi negli spazi pubblici. Si devono pagare 3,50 sterline a testa per calpestare i verdi prati di un parco londinese. La stessa tariffa applicata a Roma avrebbe generato un guadagno per le casse del Comune di circa 300mila euro. Nel periodo 2013-2014 Royal Parks ha ricevuto 14,1 milioni di sterline di contributo dallo Stato e prevede invece di incassarne 21 milioni dai «grandi eventi» ospitati sui verdi prati londinesi. Tornando in ambito italiano e facendo il paragone con un altro luogo storico per la musica, la Live Nation lo scorso anno ha pagato 50mila mila euro per poter utilizzare l’Arena di Verona, in occasione del concerto degli One Direction. Ma «è un paragone che non regge», dice Roberto De Luca, presidente di Live Nation Italia, nel rivelare la somma. Il Circo Massimo è, con tutto il rispetto per la storia, un «pratone», mentre l’Arena veronese è un «luogo attrezzato», con spalti, camerini ed elettricità. «Il Comune ha fatto benissimo» a concedere lo spazio del Circo Massimo ai Rolling Stones, «perché la ricaduta sulla città è enorme».