21 giugno 2014
APPUNTI PER GAZZETTA - PADOAN VUOLE ABBASSARE LE TASSE
MILANO - Oltre 10 miliardi di evasione fiscale internazionale recuperati a tassazione; frodi, truffe e sprechi di denaro pubblico per 2,1 miliardi; appalti irregolari per 1,1 miliardi; 1.435 responsabili di reati contro la pubblica amministrazione; 3.070 evasori totali. Sono i dati dell’attività della Guardia di Finanza nei primi cinque mesi del 2014, resi noti in occasione della festa per il 240esimo anniversario della fondazione dove è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: "E’ urgente intervenire per contenere l’elevata pressione fiscale che è ostacolo al ritorno a ritmi di crescita in linea con i partner internazionali" aggiungendo che "un fisco più equo aiuta i cittadini onesti".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che in un messaggio inviato per l’anniversario della Gdf dice: "L’Evasione, le frodi fiscali, la corruzione" sono "minacce subdole, potenti e globali" che "attentano allo sviluppo economico e sociale degli stati, penalizzano i cittadini e privano i giovani di fiducia e opportunità per il futuro". Anche perché - ha aggiunto Padoan - "i crimini fiscali minano la credibilità del paese".
Per quanto riguarda le frodi carosello, realizzate attraverso ’scatole vuote’ create per emettere fatture false, sono stati denunciati 193 responsabili e scoperta un’evasione dell’Iva di oltre 235 milioni. Sono invece 460 i milioni di euro sequestrati agli evasori
fiscali. Quanto ai controlli sugli scontrini e le ricevute, i dati del 2014 sono in linea con quelli dell’anno precedente: su 163.280 controlli effettuati, sono state riscontrate irregolarità nel 32,5% dei casi.
L’altro fronte su cui si è concentrata l’attività della Gdf è quello della lotta agli illeciti nella spesa pubblica. Negli oltre 10.500 interventi eseguiti, sono state scoperte frodi allo Stato e all’Ue per 550 milioni, con sequestri per 195 milioni. Il danno erariale segnalato alla Corte dei Conti per cattiva gestione del denaro pubblico ammonta invece a 1,6 miliardi.
Quanto ai reati contro la pubblica amministrazione, il Corpo ha denunciato 1.435 persone, 126 delle quali arrestate, mentre per quanto riguarda gli appalti pubblici, sono state individuate procedure di affidamento viziate da irregolarità per oltre 1,1 miliardi, denunciate 374 persone e arrestate 34. Infine, per quanto riguarda l’aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata, il valore dei beni sequestrati ammonta a 2,4 miliardi e a 413 milioni il valore di quelli confiscati.
DRAGHI
NEW YORK - La ripresa nell’area euro c’è ma è debole. E la disoccupazione è alta, in un contesto di bassa inflazione ma non di deflazione "nel senso di un calo dei prezzi in tutto lo spettro nell’area euro". Il presidente della Bce, Mario Draghi, per ora non parla di acquisto di bond ma precisa che la strada è percorribile nell’ambito del mandato della banca centrale. "Per ora ci concentriamo sulle misure annunciate il 5 giugno". In un’intervista al quotidiano olandese De Telegraaf, Draghi ammette di non aver mai "esitato" ad assumere la presidenza dell’Eurotower, e invita a guardare avanti, a "lavorare per un futuro" in cui ci sia non solo stabilità, ma anche crescita e lavoro.
"La crisi e la disoccupazione sono il risultato di una severa crisi finanziaria e in parte di sbagliate politiche economiche. L’euro può averlo mascherato ma non l’ha causato. Dobbiamo finire l’Unione Monetaria, e consentirle di creare prosperità e lavoro" afferma Draghi, sottolineando che "non possiamo accettare il presente perchè abbiamo una crescita bassa e un’insufficiente creazione di posti di lavoro. Ma non dobbiamo sognare il passato". Alcuni - precisa Draghi - ritengono che bisognerebbe spostare il tempo indietro di 30-40 anni, io preferisco andare avanti".
"La ripresa economica" nell’area euro è a una fase più iniziale rispetto agli Stati Uniti. "E’ per questo che abbiamo adottato numerose misure il
5 giugno" spiega Draghi che, rispondendo a una domanda su quanto tempo i tassi resteranno bassi, precisa: "Abbiamo prolungato l’accesso delle banche a liquidità illimitata fino alla fine del 2016. Questo è un segnale. Il nostro programma a sostegno del credito delle banche alle imprese continuerà per quattro anni. Questo mostra che i tassi resteranno bassi per un periodo lungo".
L’area euro è alle prese con una bassa inflazione, che rende più difficile la riduzione dei livelli di debito. Un deterioramento delle aspettative di inflazione nel medio termine potrebbe spingere la Bce a un piano di acquisti di bond, che potrebbe includere non solo bond dei governi ma anche finanziamenti del settore privato. "Ne discuteremo quando verrà il momento". Un impatto sull’inflazione lo avrà un aumento dei prezzi del petrolio se "non sperimenteremo un ulteriore rafforzamento dell’euro" afferma Draghi, rispondendo a una domanda sull’impatto dell’aumento dei prezzi del petrolio in seguito alle tensioni in Iraq.
(21 giugno 2014)
CORRIERE.IT
In un momento in cui gli italiani affrontano difficoltà economiche è urgente avviare «interventi per contenere una pressione fiscale che ostacola i ritmi di crescita in linea con i partner internazionali». Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso del suo intervento alla festa della Guardia di finanza. «La Guardia di Finanza rappresenta una fondamentale risorsa al servizio del paese. Il governo ripone ampia fiducia nelle vostre competenze ed energie investigative», ha continuato Padoan. «Al corpo della Guardia di Finanza spetta un ruolo decisivo ai fini della compiuta realizzazione di un rapporto di fiducia tra Stato e cittadini che legittimamente pretendono di avere istituzioni efficienti, vicine ai loro bisogni e alle ambizioni collettive del popolo italiano».
Le parole di Napolitano
Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato di evasione: «L’Evasione, le frodi fiscali, la corruzione» sono «minacce subdole, potenti e globali» che «attentano allo sviluppo economico e sociale degli stati, penalizzano i cittadini e privano i giovani di fiducia e opportunità per il futuro», ha detto il capo dello Stato in un messaggio alla Guardia di finanza.
2070 evasori totali
Sono 3.070 gli evasori totali scoperti nei primi 5 mesi del 2014 «tra cui anche persone in società che hanno nascosto all’estero i propri redditi, non dichiarando nulla in Italia». È il dato diffuso dalla Guardia di finanza in occasione del 240esimo anniversario della fondazione delle fiamme gialle. «Per quanto riguarda le `frodi carosello´ - comunica la Gdf - truffe realizzate con il coinvolgimento di altri Paesi comunitari e la costituzione di società `cartiere´, cioè `scatole vuote´ prive di reale struttura operativa e create con l’unico scopo di emettere fatture false, sono stati denunciati 193 responsabili con evasione all’Iva di oltre 235 milioni di euro». Per quanto riguarda i controlli in materia di scontrini e ricevute, sono stati riscontrati «163.280 con irregolarità nel 32,5% dei casi e 9.403 sono i lavoratori in nero/irregolari scoperti, con 1.935 datori di lavori verbalizzati».
MASSIMO FRACARO e NICOLA SALDUTTI
Che il Fisco introduca nel suo vocabolario, spesso incomprensibile, la parola semplificazione rappresenta un primo passo in avanti. La scelta di mettere il contribuente al centro della scena, e non più gli uffici dell’amministrazione tributaria, è un segnale di attenzione, in qualche modo una svolta.
Soprattutto dopo le tormentate vicende di Imu e Tasi. Una svolta quanto mai opportuna se si pensa che, solo lunedì 30 giugno, scadono 39 diversi adempimenti.
A una prima lettura la strada (sperimentale) del modello 730 precompilato da parte dell’Agenzia delle Entrate segna la chiusura di una stagione complicatissima nei rapporti tra i cittadini e lo Stato. Di istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni che arrivavano a centinaia di pagine (112 quelle per l’Unico base, 84 per il “semplificato” 730). E, dove ci sono istruzioni complicate, si nasconde sempre l’insidia dell’errore. E dove c’è l’errore, l’amministrazione spesso sa come infierire, con multe e sanzioni. Da questo punto di vista il fatto che lo Stato si assuma la responsabilità dei dati dei quali è già in possesso è un vero passo avanti. Ma come si diceva, è una scelta sperimentale. E come tutti gli esperimenti vanno verificati sul campo, nell’attività dei singoli uffici. Dal momento che si contano oltre cento banche dati che custodiscono le informazioni sui cittadini e che non riescono ancora a dialogare tra di loro. Anche l’accelerazione dei rimborsi Iva con richieste burocratiche più leggere va nella giusta direzione. Ma si sono anche aggiunte nuove complicazioni, come i controlli sui rimborsi superiori a 4.000 euro.
Si è aperto un primo varco nella giungla di leggi, regolamenti, decreti attuativi, circolari, ordini di servizio. Una stratificazione di norme che certo non possono essere cancellate d’un colpo, ma che sicuramente vanno fortemente emendate. Il motivo? I conti della Confartigianato sono impressionanti: dal 2008 a oggi sono state varate 629 norme e nella maggior parte dei casi si è trattato di un’ulteriore complicazione.
Ma a questo punto ci troviamo di fronte due situazioni opposte: da un lato lo Stato che cerca di rendere più agili le norme, dall’altro il federalismo fiscale con Imu e Tasi che sembra averci buttato all’indietro, agli anni 90, quelli delle norme e dei 740 lunari. La scadenza del 16 giugno è passata, i contribuenti hanno sicuramente fatto il loro dovere sborsando 30 miliardi tra imposte statali e tasse locali. Ora tocca a Stato e comuni. La partita finale si giocherà a ottobre quando la prima rata della Tasi dovrà essere versata ovunque. E, a giudicare da quello, che si legge nelle delibere, ogni comune è andato per conto suo. Qualche sindaco si è inventato scadenze che anticipano quella del 16 ottobre. Altro che semplificazione.
Massimo Fracaro
NIcola Saldutti
PEZZO DEL CORRIERE DI STAMATTINA SULLA RIFORMA FISCALE
ROMA — La principale novità è il modello per la dichiarazione dei redditi già precompilato. La misura è contenuta nel decreto legislativo sulle semplificazioni varato ieri dal Consiglio dei Ministri. Al termine della riunione Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, ha chiarito che sono stati esaminati «due decreti legislativi per una grande opera di semplificazione fiscale». I destinatari dei provvedimenti sono sia le imprese sia le persone fisiche. Il primo tassello è la dichiarazione precompilata per circa 30 milioni di cittadini (lavoratori dipendenti e pensionati). Dal 15 aprile del prossimo anno il modello sarà on line e consentirà ai contribuenti di accettare o correggere i dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate. Oltre che on line il 730 precompilato sarà reperibile dal proprio sostituto d’imposta, nei centri di assistenza fiscale o dai professionisti come ragionieri e commercialisti.
L’introduzione della nuova dichiarazione impone una serie di scadenze, a partire da quella per comunicare i dati da inserire in via preventiva nel modello 730. Così, entro il 28 febbraio sarà necessario inviare all’Agenzia delle Entrate i dati sugli oneri deducibili e detraibili come, per esempio, i premi assicurativi, gli interessi passivi sui mutui e i contributi previdenziali. La scadenza del 7 marzo coinciderà con il termine per inviare i dati dei Cud (certificato unico dipendente) da parte dei sostituti di imposta.
Quella del 7 luglio servirà, invece, ad armonizzare i termini per la presentazione, la consegna e trasmissione della dichiarazione. In caso di rettifiche ci sarà tempo fino al 10 novembre per effettuare la dichiarazione con i dati corretti. Per il 2016, come anticipato dal ministro Boschi, «ci sarà un’ulteriore semplificazione», poiché attraverso la tessera sanitaria anche le spese mediche potranno confluire nel modello 730 precompilato.
All’esame del consiglio dei ministri è passato un lungo elenco di semplificazioni. Nel caso delle persone fisiche, una norma introduce l’ampliamento dei contribuenti esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione. In dettaglio, il modello non dovrà più essere presentato per le eredità, devolute al coniuge e ai parenti in linea diretta, con valore inferiore ai 100 mila euro (la soglia precedente era 25.800 euro) da cui sono esclusi immobili o diritti immobiliari reali. C’è poi una misura per le spese di vitto e alloggio dei professionisti. Voci che non dovranno più essere riaddebitate in fattura al committente, evitando così di operare la deduzione dell’ammontare relativo. Nel caso di associazioni professionali la semplificazione riguarda il regime fiscale, stabilendo che il reddito è imputato a ciascun socio in maniera proporzionale alla sua quota di partecipazione agli utili. Si riducono pure gli adempimenti per la riqualificazione energetica degli edifici: non sarà più necessario presentare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per i lavori ammessi alla detrazione che proseguono per più periodi di imposta.
Sul versante delle imprese le novità riguardano la diminuzione degli obblighi di comunicazione delle operazioni con i Paesi in black list e lo snellimento delle dichiarazioni per le società con sede all’estero. Più agevole anche effettuare le operazioni intracomunitarie in concomitanza dell’attribuzione della partita Iva. Non sarà, insomma, più obbligatorio attendere il via libera dell’Agenzia delle Entrate. Per le sponsorizzazioni è prevista l’introduzione di una percentuale unica di detrazione, fissata al 50% per pubblicità e sponsorship . Nel caso delle spese di rappresentanza si potrà dedurre l’Iva per l’acquisto di beni di costo unitario non superiore a 50 euro. Tra i delusi del pacchetto varato dal governo si segnala Daniele Capezzone (Fi). Secondo il presidente della commissione Finanze della Camera al «governo non sembra esserci la consapevolezza del valore della delega». Capezzone si rammarica per la scarsa audacia riformista, stante una delega in cui è indicata «nero su bianco la possibilità di riscrivere in modo coraggioso l’architettura fiscale italiana». In attesa dei passaggi in commissione del decreto, è stata avviata la laboriosa riforma del catasto. Le commissioni censuarie a cui spetta il compito di ripensare il registro degli immobili si divideranno in commissioni censuarie locali e commissione censuaria centrale con sede a Roma (quest’ultima avrà 25 componenti e un presidente).
Andrea Ducci
DECISIONE EUROPEA (CORRIERE DI STAMANE)
DAL NOSTRO INVIATO LUSSEMBURGO – I ministri finanziari dell’Ecofin hanno adottato un emendamento utile nella lotta alle strategie fiscali «aggressive» delle multinazionali, che riducono la tassazione facendo girare i guadagni tra i Paesi dove sono presenti. Servirà per integrare la direttiva detta «madre-figlia» varata originariamente per evitare la doppia tassazione delle imprese attive in più Stati, ma progressivamente utilizzata anche per abbassare la pressione fiscale con operazioni infragruppo, in particolare utilizzando il sistema dei «prestiti ibridi».
L’approvazione è stata possibile grazie al ritiro dell’opposizione di Malta, l’ultimo dei 28 Paesi membri contrario all’emendamento. Ora la nuova regola dovrà essere inserita nelle legislazioni nazionali entro il 2015. Il commissario Ue per la Fiscalità, il lituano Algirdas Semeta, ha espresso soddisfazione per l’accordo all’Ecofin di Lussemburgo «che bloccherà una forma molto usata di strategia fiscale aggressiva». Anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha condiviso l’utilità dell’intervento sulla «direttiva madre-figlia». Semeta ha aggiunto di aver incontrato al mattino proprio Padoan, che da luglio assumerà la presidenza di turno dell’Ecofin, perché «ha piena fiducia che l’imminente presidenza italiana sarà in grado di assicurare un accordo su una regola generale anti-abusi, che è l’altro emendamento proposto alla direttiva».
La Commissione europea ha già lanciato una procedura d’infrazione contro i Paesi che attirano specifiche multinazionali offrendogli preventivamente una tassazione ridotta. A Lussemburgo, Irlanda e Olanda sono stati contestati rispettivamente gli accordi con Fiat Finance, Apple e Starbucks. Al Granducato è stata aggiunta una ulteriore procedura d’infrazione perché - a differenza di Irlanda e Olanda - non si è dimostrato collaborativo con Bruxelles, rifiutando molte informazioni richieste.
Dalla Commissione europea sono trapelate ulteriori indagini relative ad accordi fiscali privilegiati tra questi Paesi e altre multinazionali. Nel mirino c’è anche il sistema Patent box, che consente di ridurre la tassazione sui guadagni prodotti da invenzioni brevettate e da altre innovazioni. «Gli incentivi fiscali di Paesi membri non dovrebbero essere più usati per attrarre profitti da dove dovrebbero essere giustamente tassati», ha confermato Semeta. Il commissario Ue per la Concorrenza, lo spagnolo Joaquin Almunia, aprendo la procedura per aiuti di Stato non consentiti nei casi Fiat, Apple e Starbucks, ha chiarito che i sacrifici richiesti ai cittadini dalle misure di austerità anti-crisi non rendono più accettabile la bassissima tassazione concessa a ricche imprese. Nè i sistemi per sfruttare le diverse normative dei 28 Paesi membri e le facilitazioni dei paradisi fiscali.
Ivo Caizzi
ANTONELLA BACCARO
Bisognerà aspettare il 2016 per poter fare a meno di una consulenza per compilare la dichiarazione dei redditi, ma intanto, già dall’anno prossimo la si riceverà a casa. Sarà così per i lavoratori dipendenti e assimilati e i pensionati che hanno i requisiti per presentare il modello 730. I cui dati preacquisiti tramite le banche dati, l’Agenzia delle Entrate potrà prestampare sul modello. Si tratta, ad esempio, della dichiarazione dell’anno precedente e dei versamenti effettuati, dei dati trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e di quelli contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta, con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi da pensione e ai redditi diversi (ad esempio, compensi per attività occasionali di lavoro autonomo). A partire dalle dichiarazioni del 2016 i dati si completeranno con quelli del Sistema Tessera Sanitaria (acquisti di medicinali, prestazioni sanitarie). Entro il 15 aprile di ciascun anno la dichiarazione precompilata verrà resa disponibile in via telematica al contribuente, che potrà accettarla oppure modificarla, rettificando i dati comunicati dall’Agenzia e inserendo ulteriori informazioni.
Il contribuente accederà alla dichiarazione precompilata direttamente on line, tramite il sito Internet dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite il proprio sostituto d’imposta, che presta assistenza fiscale oppure un centro di assistenza fiscale o un professionista abilitato. I contribuenti potranno continuare a presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie, compilando il modello 730 o Unico persone fisiche.
Passando alle semplificazioni, si amplia la platea di contribuenti esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione. Il modello non dovrà essere presentato per l’eredità devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta, se il valore è inferiore a 100 mila euro e se non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Cade l’obbligo di allegazione di documenti in originale: si potrà allegare alla dichiarazione di successione copie non autenticate di documenti, accompagnate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Per quanto riguarda, invece, le spese di riqualificazione energetica, nel caso in cui i lavori effettuati in casa, per i quali vigono agevolazioni del 55-65%, proseguano per più periodi d’imposta, non sarà più necessario fare più comunicazioni. Infine si stabilisce che la definizione di «abitazione di lusso» sia una sola sia per l’imposta di registro che per l’Iva in caso di compravendita. Sono di lusso quelle accatastate nelle categorie A/1, A/8, A/9. Chi acquisterà una casa A/1 non potrà più usufruire dell’Iva agevolata del 4%,anche se si tratta di una prima abitazione.
A. Bac.
Meno autorizzazioni per le partite Iva Nuovi criteri per i rapporti con i Paesi della «lista nera», soglia a 10 mila euro
Un pacchetto di norme dedicato alle società e alle imprese. A partire da quelle che non hanno la sede legale o amministrativa nel territorio dello Stato. Il provvedimento mira a semplificare i modelli dichiarativi non richiedendo a queste dati già in possesso dell’amministrazione finanziaria. In quest’ottica le società o enti che non hanno la sede legale o amministrativa nel territorio dello Stato non dovranno più indicare nella dichiarazione dei redditi l’indirizzo dell’eventuale stabile organizzazione nel territorio stesso e le generalità e l’indirizzo in Italia di un rappresentante per i rapporti tributari.
Sul fronte delle operazioni intercorse con Paesi che siano in black list , i dati potranno essere forniti con cadenza annuale, anziché trimestrale e semestrale, innalzando a 10 mila euro il limite di esonero entro il quale non vi è l’obbligo di comunicare l’operazione. Attualmente invece è previsto per i soggetti passivi Iva l’obbligo di comunicare telematicamente all’Agenzia delle entrate tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro effettuate e ricevute nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi in black list .
La nuova normativa abilita inoltre il contribuente ad effettuare le operazioni intracomunitarie in concomitanza con la attribuzione della partita Iva, senza più dover attendere per 30 giorni la relativa autorizzazione. Viene previsto che diventi annuale (e cada ogni 31 maggio) anche la denuncia dei premi assicurativi incassati dagli operatori esteri.
Per rendere più facile la vita alle imprese è prevista l’introduzione di norme per razionalizzare le comunicazioni dell’esercizio di opzione. Sarà sufficiente effettuare una comunicazione direttamente in sede di dichiarazione dei redditi o Irap, per usufruire di regimi opzionali come la tassazione per trasparenza, il consolidato nazionale, la tonnagetax .
Per le società si interviene anche per razionalizzare sia le modalità di presentazione sia i termini di versamento nei casi di operazioni straordinarie. Il versamento del saldo Irap e relativo alla dichiarazione dei redditi, da parte delle persone fisiche e delle associazioni dovrà essere effettuato entro il 16 giugno dell’anno di presentazione della dichiarazione. In caso di operazioni straordinarie poste in essere dalle società di persone il termine è il giorno 16 del mese successivo a quello di scadenza del termine di presentazione della dichiarazione.
Infine viene abrogato l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi i crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione.
A. Bac.
Agevolazioni in arrivo per le società tra professionisti. A fini Irap, tali società sono equiparate alle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni. Il reddito è imputato a ciascun socio in proporzione alla sua quota di partecipazione agli utili, consentendogli di farlo valere anche a fini previdenziali. Stesse regole ai fini Irap.
Novità anche per le spese di vitto e alloggio: le prestazioni alberghiere e di somministrazioni di alimenti e bevande acquistate direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista che ne usufruisce. Pertanto, il professionista non dovrà più riaddebitare in fattura tali spese al committente e non dovrà più operare la deduzione del relativo ammontare quale componente di costo deducibile dal proprio reddito di lavoro autonomo. A legislazione vigente invece le spese di vitto e alloggio sostenute dal committente, per conto del professionista, vengono fatturate e quindi da quest’ultimo integralmente dedotte.
Per le partite Iva vengono azzerati gli adempimenti per i rimborsi fino a 15 mila euro (ora la soglia è di 5 mila euro); inoltre non sono più previsti limiti all’ammontare dei rimborsi, in favore dei contribuenti non a rischio per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato. Inoltre i rimborsi dei crediti d’imposta e degli interessi in conto fiscale saranno erogati dall’agente della riscossione, senza che il contribuente debba presentare la richiesta. Viene semplificato anche l’inter per le compensazione dei rimborsi da assistenza e compensi dei sostituti d’imposta, che potranno essere ottenuti mediante l’utilizzo della delega di versamento F24.
Nel caso in cui nel periodo relativo al rimborso vengano constatati i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti oppure di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, l’esecuzione dei rimborsi è sospesa, fino a concorrenza dell’ammontare dell’imposta indicata nelle fatture o in altri documenti illecitamente emessi od utilizzati, fino alla definizione del relativo procedimento penale.
Se successivamente al rimborso o alla compensazione viene notificato avviso di rettifica o accertamento, il contribuente, entro sessanta giorni, versa all’ufficio le somme che in base all’avviso stesso risultano indebitamente rimborsate o compensate, oltre agli interessi del 2% annuo dalla data del rimborso o della compensazione. A meno che non presti la garanzia fino a quando l’accertamento sia divenuto definitivo.
Per le associazioni senza scopo di lucro, (sportive dilettantistiche, pro-loco), sarà detraibile l’Iva sulle spese di rappresentanza sostenute per l’acquisto di beni di costo non superiore a 50 euro.
Antonella Baccaro
REPUBBLICA DI STAMANE
Tra un anno 730 precompilato per altri 18 milioni di italiani
LA DICHIARAZIONE
in un click. Con il decreto di ieri, dalla denuncia del prossimo anno (quindi redditi 2014), la dichiarazione dei redditi per 18 milioni di italiani, soprattutto dipendenti e pensionati, diventerà precompilata e telematica. In tutto 30 milioni di italiani - se si considerano anche i 12 milioni che già oggi si avvalgono della trasmissione automatica del Cud da parte del datore di lavoro e del Caf - non avranno più il problema di compilare il 730. Entro il 15 aprile arriverà un pin, che consentirà di accedere ad una casella fiscale dove troveremo la nostra dichiarazione precompilata: i dati del Cud arriveranno all’Agenzia dai datori di lavoro entro il 7 marzo, mentre le detrazioni per mutui, assicurazioni e previdenza arriveranno entro il 28 febbraio da banche, assicurazioni e casse previdenziali. Il prossimo anno mancheranno le detrazioni per spese mediche, previste dal 2016, quando entrerà in vigore la tessera sanitaria. Il contribuente potrà accettare (così sarà al riparo da ogni controllo) oppure modificare. Resta salva la possibilità, per chi vuole, di utilizzare il vecchio metodo cartaceo.
Parte la rivoluzione del catasto per azzerare le iniquità dei valori
PARTE
la riforma del catasto con il rilancio operativo delle commissioni censuarie. Attesa da oltre 20 anni, la rivoluzione del catasto è ritenuta necessaria per superare le diffuse iniquità delle stime catastali, caratteristiche ampliate dall’intervento di aumento proporzionale, uguale per tutti, sui coefficienti di rivalutazione compiuto nel decreto Salva-Italia del governo Monti. Un esempio: oggi a Roma un appartamento di 100 metri quadri e di 5,5 vani catastali, se è collocato nel quartiere Prenestino- Labicano vale per il catasto 167 mila euro; se è collocato a via dei Banchi Vecchi vale solo 106 mila euro, con un rapporto, rispetto al valore di mercato, di 1 a 2 a Prenestino-Labicano e di 1 a 7 nel Centro storico. Il provvedimento dunque prevede una revisione di tutti i valori. Vengono rivitalizzate e rese operative le Commissioni censuarie che si occuperanno della revisione: ci sarà una Commissione centrale con sede a Roma (di 25 componenti più il presidente con durata degli incarichi fino a 5 anni) oltre alle commissioni locali con sezioni specifiche di competenza, dalle aree urbane a quelle rurali.
Dichiarazione di successione solo oltre i 100mila euro
SI AMPLIA
la platea di contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione di successione in caso di titoli e liquidità: il caso più frequente è quello del conto corrente del defunto che attualmente, nel triste e spesso concitato frangente, viene bloccato se supera i 25 mila euro in attesa della presentazione dell’atto di notorietà. Il tetto ora sale a 100 mila euro (già il disegno di legge sulla riforma della pubblica amministrazione aveva proposto di portare la soglia a 75 mila euro). Non sarà quindi più necessario presentare la dichiarazione quando l’eredità, devoluta al coniuge e ai parenti in linea diretta, ha un valore non superiore a 100 mila euro e non comprende immobili o diritti immobiliari. La soglia non riguarda tuttavia il pagamento delle imposte di successione, che restano in linea retta per ogni erede da pagare quando si supera tra titoli e immobili il milione di euro, ma è una semplice barriera di controllo. Cade anche l’obbligo di allegare documenti in originale: il contribuente potrà allegare alla dichiarazione di successione copie non autenticate di documenti, accompagnate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
VITA
più semplice per imprese, professionisti e condomini. Ma anche per le associazioni sportive alle prese con sponsor e pubblicità per finanziare le proprie attività. Cominciamo dalle imprese: per ottenere i rimborsi Iva fino a 15 mila euro (ora sono 5.000) non dovranno più presentare una fidejussione a favore dell’Agenzia delle entrate. I professionisti in trasferta non dovranno più fatturare le spese per albergo e ristorante pagate dalla committenza. Più facile anche la riqualificazione energetica degli edifici: non sarà più obbligatorio ottenere il nulla osta dall’Agenzia delle entrate. Piccola rivoluzione nel mondo dello sport minore e dilettantistico: le associazioni dilettantistiche potranno detrarre il 50 per cento delle spese per le sponsorizzazioni (oggi è il 10 per cento) come avviene attualmente per la pubblicità. «Finalmente vengono meno le ragioni di un ingente contenzioso», spiega il tributarista Nicola Forte. Infatti la sottile linea di demarcazione tra pubblicità e sponsorizzazione portava spesso il Fisco a rifiutare la detrazione per quelle sponsorizzazioni che venivano ritenute semplici pubblicità.
ROBERTO PETRINI
LA GIORNATA
ROMA .
Pagare le tasse sarà più facile fin dalla denuncia dei redditi del prossimo anno che arriverà precompilata e disponibile nella propria «cassetta fiscale ». Ma si avvia anche la riforma del catasto, di cui si parla da vent’anni, e che cercherà di rendere più omogenei i valori tra centro e periferie. «E’ l’avvio di una grande opera di semplificazione» ha detto il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi al termine del consiglio dei ministri di ieri che ha varato i primi due decreti legislativi che attuano la delega fiscale approvata dal Parlamento nel febbraio scorso. «la delega va nella direzione dell’abbattimento della pressione fiscale», ha commentato dal Lussemburgo il ministro per l’Economia
Pier Carlo Padoan.
Il ministro Boschi ha sottolineato che l’operazione «fisco vicino e amico del cittadino» consentirà a oltre 30 milioni di italiani di ricevere la dichiarazione dei redditi
precompilata, dunque ai 12 milioni che già non hanno incombenze fiscali si aggiungeranno 18 milioni ai quali basterà un click per adempiere ai doveri fiscali. Una innovazione che, secondo il Codacons, può portare a risparmi fino a «1,8 miliardi per i contribuenti» che utilizzeranno il nuovo modello senza doversi rivolgere a un professionista o ad un Caf.
I due decreti legislativi, sulla semplificazione fiscale e quello che avvia la revisione del catasto, vanno ora in Parlamento dove acquisiranno il parere delle Commissioni e poi torneranno per il varo definitivo in Consiglio dei ministri.
La grande novità è il nuovo 730, sul quale Matteo Renzi si è speso molto, che dal 2015 dipendenti e pensionati potranno trovare precompilato nella propria ’cassetta fiscale’ con incluse tutte le detrazioni già in possesso dell’amministrazione (dai dati su mutui, a quelli su immobili, carichi familiari o contributi previdenziali). La dichiarazione potrà essere utilizzata così com’è, se il cittadino non ha bisogno di integrarla con altre informazioni:
in questo caso ci si mette al riparo da accertamenti. Il passo successivo nel 2016 quando la dichiarazione precompilata si arricchirà anche delle detrazioni relative spese sanitarie sostenute visto che le strutture sanitarie (ospedali, ambulatori, farmacie) dovranno comunicare le prestazioni al sistema attraverso la tessera sanitaria.
Per il contribuente non c’è solo la semplificazione della dichiarazione dei redditi, ma anche della successione (va denunciata solo sopra i 100 mila euro per gli eredi diretti) e dell’ecobonus (non si dovranno più comunicare alle Entrate i lavori di riqualificazione energetica che interessano più periodi di imposta). Molte novità anche nel pacchetto-imprese: con il decreto vengono sfoltiti una serie di adempimenti che impattano sull’attività in particolare delle piccole e medie: semplificati i rimborsi Iva (che avverranno senza adempimenti aggiuntivi fino a 15mila euro) e anche per i commerci con i paesi black list si denuncia solo una volta all’anno e sopra i 10 mila euro per concentrare i controlli sulle mega evasioni.