Silvia Bizio, la Repubblica 20/6/2014, 20 giugno 2014
CASA BIANCA DA RIDERE
[Intervista a Julia Louis-Dreyfus] –
LOS ANGELES
Il 25 giugno sbarca su Sky Atlantic Italia Veep.
La serie americana, prodotta nel 2012 dalla HBO (in America è alla terza stagione), gioca con la Casa Bianca diversamente da House of Cards che ne coglie il lato drammatico. Qui si trattano in forma di satira le difficoltà di un vice-presidente donna nel suo quotidiano barcamenarsi tra la ambizione, colpi bassi e abissali lacune nelle competenze dei suoi fedeli collaboratori. Tuttavia, quando il presidente Obama, da noto appassionato di serie tv, ha dichiarato che alla Casa Bianca ci sono molti personaggi «alla Veep », hanno tutti volto uno sguardo più attento ai contenuti della serie: se House of Cards rappresenta la faccia seria e spietata della politica americana e Scandal il lato più drammatico, Veep è satira allo stato puro. «Non so se sia un bene o un male ricevere un complimento del genere », ha scherzato lo sceneggiatore, il britannico Armando Iannucci ( The thick of it). «Spesso ci siamo seduti al tavolino pensando a situazioni assurde. Sentirci dire dalla Casa Bianca che ci abbiamo azzeccato in pieno è quasi preoccupante», commenta Iannucci.
La protagonista è Julia Louis-Dreyfus, noto volto televisivo americano (tra i personaggi principali di Seinfield, pietra miliare della comicità made in Usa). La Dreyfus è Selina Meyer, vice presidente insoddisfatta, arrabbiata e invidiosa del suo ruolo di secondo piano rispetto al presidente (che non compare mai, ma viene solo continuamente nominato). Non conta l’orientamento politico, la serie spara a zero su tutti: repubblicani, democratici, lobbisti e arrampicatori. Lo show ha ricevuto critiche più che favorevoli e ha collezionato una valanga di premi; solo la Dreyfus ha vinto per due anni consecutivi il Primetime Emmy come miglior attrice protagonista di una serie comica. 53 anni portati meravigliosamente, l’abbiamo incontrata a Beverly Hills.
Sappiamo che ha incontrato il vice presidente Joe Biden di recente. Cosa ha imparato da Veep ?
«Mi ha aperto gli occhi, ho imparato tantissimo ed è fenomenale che abbia potuto conoscere questi grandi leader politici. Non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi a cena con membri della Casa Bianca. Mi sono sentita un pesce fuor d’acqua, ma in questo modo ho mantenuto la giusta prospettiva di osservatore. È una ricerca che non finisce mai».
Vi lasciate andare all’improvvisazione? Almeno questo si percepisce guardando lo show.
«No, proviamo per settimane e settimane. Iannucci è geniale, così come tutti gli sceneggiatori della serie. Non sembra che ci sia nulla di scritto perché il loro modo di lavorare è spaventosamente naturale, e la fluidità della recitazione viene da tutto il tempo che dedichiamo alle prove. Poi, naturalmente noi attori mettiamo del nostro, quindi se durante le prove viene fuori qualcosa di buono lo inseriamo subito nello script. C’è una genuina collaborazione tra attori e i nostri eccellenti sceneggiatori». A Kevin Spacey abbiamo chiesto se dopo House of Cards se la sentirebbe di entrare in politica, e ci ha risposto “Neanche morto, a me piace portare a termine le cose”. Lei si candiderebbe?
«Per carità, non ho la minima ambizione. Sono cresciuta in una famiglia con forti visioni per quello che riguarda la politica, molto militanti, e da giovane ho vissuto a Washington, quindi non è un mondo del tutto nuovo per me; tuttavia non mi passerebbe mai per la testa di cambiare lavoro. Finché si scherza va bene, ma nulla di più».
Secondo lei il mondo della politica è ostile alle donne? Pensa che venga dato loro meno spazio?
«Non è facile rispondere. Sicuramente è stato così per molto tempo, e ancora oggi siamo numericamente inferiori agli uomini. Sono una gran sostenitrice di Hillary Clinton e penso che ci vogliano più donne al governo. Tuttavia si continua a mettere l’accento sulle differenze tra donne e uomini della politica, c’è chi dice che le donne siano più intuitive, ma così dicendo si continua a portare avanti stereotipi un po’ sessisti, non trova? Il ruolo delle donne in politica èfare politica».
Se potesse passare una giornata alla Casa Bianca, cosa farebbe?
«Andrei subito a vedere la residenza del presidente. Non m’interessano le solite stanze famose, vorrei vedere i luoghi dove vive, i saloni, la camera da letto. Andrei a curiosare nell’armadio della First Lady».
Silvia Bizio, la Repubblica 20/6/2014