Il Sole 24 Ore 17/6/2014, 17 giugno 2014
PURCHÉ NON SIA UNA VITTORIA DI PIRRO
Hanno atteso 12 anni. Ma presto i 50mila risparmiatori italiani che hanno promosso un arbitrato internazionale per obbligare l’Argentina a rimborsare al 100% i vecchi Tango bond avranno una sentenza: se venissero accolte le loro richieste, Buenos Aires dovrebbe rimborsare loro le vecchie obbligazioni in default e pagare gli interessi (si tratta di 2 miliardi di dollari). C’è però un problema: un’eventuale sentenza favorevole ai risparmiatori (per nulla scontata, ovvio), rischia di trasformarsi in una vittoria di Pirro. Il rischio è infatti che l’Argentina finisca nuovamente in default. Innanzitutto perché un’eventuale decisione favorevole ai risparmiatori potrebbe creare una serie di ricorsi a catena. Inoltre perché ieri un’altra sentenza, alla Corte suprema di New York, ha dato ragione ad alcuni fondi contro l’Argentina. La partita è aperta. Ma il rischio di un boomerang non è da escludere: sarebbe paradossale se una sentenza mandasse un Paese in default (con effetti pesanti sui cittadini) lasciando ugualmente i risparmiatori a bocca asciutta.
Il Sole 24 Ore 17/6/2014