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 2014  giugno 19 Giovedì calendario

MILANO

Fininvest, orfana dei dividendi di Mediaset e Mondadori, avvia i saldi delle attività minori per fare un po’ di cassa e (magari) riuscire a pagare una cedola a casa Berlusconi. La Fininvest gestione servizi, una delle tante controllate del Biscione, ha chiuso negli ultimi mesi una serie di cessioni che hanno consentito di girare alla cassaforte di Arcore 30 milioni di mezzi freschi, oltre 17 come dividendo e 12 come rimborso di un prestito soci. L’operazione più significativa è la cessione del 50% della Mediolanum assicurazioni, chiusa per 22,2 milioni con una plusvalenza di nove milioni. Un po’ di spiccioli sono entrati invece con la vendita della quota di via Paleocapa nel golf di Tolcinasco mentre più di 3 milioni di guadagno ha reso l’addio allo storico palazzo milanese di via Negri, oggi sede del quotidiano "Il Giornale". La società ha liquidato il leasing per una cifra vicina ai 30 milioni. L’ultima dismissione in ordine di tempo si sta chiudendo in queste settimane ed è quella relativa al cinema Embassy di Roma. Sul tavolo di Fininvest c’è un’offerta di 4,8 milioni che dovrebbe consentirle di realizzare una plusvalenza di oltre 3 milioni.

Il disimpegno da queste attività minori è un altro dei segnali della metamorfosi in corso ai piani alti di casa Berlusconi. Negli ultimi mesi la Fininvest ha dato l’ok alla cessione di una quota del 5% in Mediolanum (incassando quasi 250 milioni).
Oggi Mondadori ha messo sul mercato il 12% del capitale per abbattere il suo indebitamento. E ora anche Mediaset è davanti a un bivio, dopo che Telefonica ha recapitato a Piersilvio Berlusconi una lettera in cui offre 295 milioni per il 22% di Cologno in Digital + la pay tv in Spagna. La tentazione di far cassa, anche per finanziare la costosa campagna di acquisizione dei diritti tv del calcio è alta. Ma la vendita potrebbe far saltare i piani per trovare un partner (si parla di Al Jazeera e di Vivendi) per le attività Mediaset nelle tv a pagamento.

A vanificare in parte il buon incasso garantito dai saldi di Fininvest gestione servizi è l’incubo di Villa Gernetto. La splendida residenza di Lesmo, comprata qualche anno fa con l’ambizioso progetto di farne l’Università del pensiero liberale (docenti Bill Clinton e George Bush) non trova nè compratori nè inquilini. Pagata (ristrutturazioni comprese) oltre 80 milioni di euro, è stata stimata ora dalla Reag 51 milioni. L’orizzonte, oltretutto, è scuro: "Non c’è la possibilità di prevedere nel breve il pieno e remunerativo impiego del bene", dice il bilancio della società.