Antonio Perrini, Il Tempo 19/6/2014, 19 giugno 2014
LA «LUNA ROSSA» PER PRIMA NELLO SPAZIO
[4 ottobre 1957]
A novecento chilometri sulle nostre teste - la distanza fra Napoli e Milano - viaggia ormai da ventiquattro ore nei limpidi cieli della stratosfera il primo satellite artificiale creato dall’uomo: una specie di stella meccanica, di Luna di metallo, lanciata dagli abitanti della terra negli spazi siderei .
Londra 4 ottobre 1957 - Un comunicato di Radio Mosca, ascoltato questa sera a Londra, annuncia laconicamente: «Oggi è stato lanciato con successo il primo satellite artificiale della terra».
Tali parole, che hanno destato logicamente vivissimo allarme in tutti gli ascoltatori della trasmissione (effettuata in lingua inglese), sono destinati forse a chiudere definitivamente un’era storica e a sancire l’apertura di una nuova.
Secondo quanto riferito da Radio Mosca il satellite artificiale compie ora la sua evoluzione intorno alla Terra lungo una traiettoria ellittica, ad una distanza dalla superficie terrestre che si calcola di 900 chilometri. Esso - sempre secondo Radio Mosca - è una sfera di 58 centimetri di diametro, che pesa kg 83,600, e porta una radio trasmittente.
«Secondo le informazioni preliminari - ha proseguito Radio Mosca - il razzo che ha trasportato il satellite gli ha impartito la richiesta di velocità orbitale di circa ottomila metri al secondo. In questo momento il satellite sta descrivendo traiettorie ellittiche intorno alla Terra. Il suo volo potrà essere osservato tra i raggi del sole nascente e del sole al tramonto con l’ausilio degli strumenti ottici più semplici, quali binocoli e cannocchiali».
Per compiere un giro completo intorno alla terra - ha sottolineato l’emittente moscovita - il satellite impiegherà un’ora e 35 minuti. Domani il satellite passerà due volte sulla zona di Mosca, esattamente alle ore 1,46 e 6,42 (ora locale).
L’emittente moscovita ha anche trasmesso il seguente testo di un comunicato ufficiale dell’Agenzia «Tass»: «Da vari anni era in corso nell’Unione Sovietica il lavoro si ricerca e progettazione sperimentale per la creazione di satelliti artificiali della Terra. La stampa aveva già riferito che l’Unione Sovietica aveva in progetto il lancio di satelliti artificiali della Terra nel quadro del programma dell’anno geofisico internazionale.
A seguito dell’intenso lavoro degli istituti di ricerca e degli uffici di progettazione, è stato ora creato il primo satellite artificiale Terra. Il primo satellite è stato lanciato con successo nell’Unione Sovietica il 4 ottobre 1957».
Il satellite è attrezzato con una radio trasmittente d’acciaio, che invia di continuo segnali alla Terra sulla frequenza di 20.005 e 40.010 megacicli, pari ad una larghezza d’onda, rispettivamente, di metri 15 e metri 7,5. Radio Mosca ha anche dichiarato che gli scienziati sovietici progettano di lanciare vari altri satelliti artificiali durante l’anno geofisico e che gli sviluppi realizzati dai lanci stessi «spianeranno la strada ai viaggi interplanetari».
L’Unione Sovietica aveva conservato dal 19 giugno in poi il segreto più assoluto sui progressi ottenuti nei suoi esperimenti per il lancio di satelliti artificiali. Quel giorno il prof. Yevgeni Fedorov, direttore del reparto razzi dell’anno geofisico sovietico, dichiarò, durante una conferenza stampa a Mosca, che gli scienziati sovietici progettavano di lanciare uno o più satelliti durante l’anno geofisico internazionale, il quale, come è noto, è cominciato il 1 luglio 1957.
Nello scorso maggio un portavoce americano dichiarò che nel corso dell’anno geofisico gli Stati Uniti non avrebbero lanciato segretamente nessun satellite artificiale e che contavano pertanto sul fatto che l’Unione Sovietica si sarebbe comportata nello stesso modo.
La ricezione di Radio Mosca non è stata troppo buona, stasera a Londra, e qualche cosa di ciò che ha detto l’emittente è andato perduto. Per esempio è stato comunicato dai microfoni della stazione sovietica che l’enorme velocità del satellite farà sì che questo, alla fine della sua esistenza, «si brucerà raggiungendo gli strati più densi dell’atmosfera ad un’altezza di…», a questo punt onon è stato possibile comprendere di quanti chilometri si trattasse.
La stazione radio della Reuter, nei pressi di Londra, ha annunciato alle 01,95 di aver ascoltato segnali radio su una lunghezza d’onda di 15 metri, e cioè una delle lunghezze d’onda indicate nel comunicato della Tass.
Il segnale consiste in una serie regolare di rapidi impulsi radio di eguale durata, simile al segnale Morse usato per indicare la «lineetta». I segnali sono stati captati sino alle 01,20 e poi non sono stati più ricevuti.
Antonio Perrini