www.cinquantamila.it/fiordafiore 19/6/2014, 19 giugno 2014
La Ue promuove una procedura d’infrazione contro l’Italia • Le rivelazioni del pentito Iovine sul tribunale di Napoli • Parlano i parenti di Massimo Giuseppe Bossetti • Definitivo il decreto del governo sugli 80 euro in bustapaga • Dai parrucchieri mezzo punto di Pil • Banchetti cinesi a base di carne di cane e gatto Infrazione Il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, che a fine mese lascerà anticipatamente l’incarico per diventare eurodeputato di Forza Italia, ha convinto la sua istituzione a varare «d’urgenza» una procedura d’infrazione contro l’Italia per i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione
La Ue promuove una procedura d’infrazione contro l’Italia • Le rivelazioni del pentito Iovine sul tribunale di Napoli • Parlano i parenti di Massimo Giuseppe Bossetti • Definitivo il decreto del governo sugli 80 euro in bustapaga • Dai parrucchieri mezzo punto di Pil • Banchetti cinesi a base di carne di cane e gatto Infrazione Il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, che a fine mese lascerà anticipatamente l’incarico per diventare eurodeputato di Forza Italia, ha convinto la sua istituzione a varare «d’urgenza» una procedura d’infrazione contro l’Italia per i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione. Tajani ha fatto notare che in Italia i ritardi dei pagamenti dello Stato arrivano a 170-210 giorni, rispetto a 30-60 imposti dalle norme Ue. Il ministro Padoan, conscio delle conseguenze per le politiche di bilancio del governo di Matteo Renzi, ha replicato irritato definendo «incomprensibile» la procedura promossa dal «commissario Ue uscente Tajani» perché «se c’è una cosa che è stata fatta è una decisa spinta proprio ai pagamenti della pubblica amministrazione». Tribunale Il collaboratore di giustizia Antonio Iovine, ex boss di primo piano dei clan camorristici casalesi, per spiegare ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia come sarebbe riuscito ad essere assolto in appello in due processi per omicidio che in primo grado gli erano costati condanne a trenta anni e all’ergastolo, ha detto: «Ci stava tutta una struttura che girava nel Tribunale di Napoli». Questa struttura aggiustava i processi e Iovine vi si rivolese su indicazione del legale che lo assisteva prima del pentimento, l’avvocato Michele Santonastaso (oggi detenuto per rapporti con i clan). A questa struttura pagò in una circostanza duecento milioni di lire e nell’altra duecentomila euro. In particolare furono pagati da Iovine il legale Sergio Cola e il giudice Pietro Lignola: dopo i pagamenti, arrivarono le assoluzioni. Yara/1 Il Dna conferma che Massimo Giuseppe Bossetti, non è figlio dell’uomo che l’ha cresciuto come figlio suo. Costui, che si chiama Giovanni Bossetti, dice: «Sono stato ingannato per quarant’anni. Ho sempre pensato che fosse figlio mio». Yara/2 La moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, Marita Comi: «Parlavamo di Yara ma lui era tranquillo, non ha mai mostrato nulla di strano. Posso dire che in questi ultimi anni non ha avuto alcun cambiamento rispetto al passato, non ha mai mostrato sbalzi di umore o particolari nervosismi. Non ho mai avuto sentore che a mio marito potessero piacere le donne più giovani. Lui è un bravo marito, molto dedito alla famiglia, ai figli. La sera non usciva quasi mai, stavamo spesso a casa. Se uscivamo era soltanto per vedere i familiari. Lui ha pochi amici, un giro ristretto». La madre di lui, Ester Arzuffi, ha fatto mettere a verbale: «Ho lavorato presso la Testi Rosini di Villa D’Ogna, poi mi sono trasferita a Ponte Selva, poi ho fatto per dieci anni la collaboratrice domestica a Brembate e adesso faccio la badante a Terno d’Isola. Conoscevo Giuseppe Guerinoni, tutte le mattine mi passava a prendere alle 5,30 con l’auto con Vincenzo e mi accompagnavano al lavoro. Ci frequentavamo ma non ho mai avuto rapporti sessuali con lui. I gemelli sono figli di mio marito». I nomi dei suoi figli gemelli, Giuseppe e Laura (come l’amante Guerinoni e la moglie di lui) dice di averli scelti «perché erano i nomi di mio padre e mia zia». Decreto Approvato definitivamente alla Camera (322 sì, 149 no e 8 astenuti) il importante decreto del governo Renzi che prevede i bonus da 80 euro sulle bustepaga fino a dicembre. Per le imprese è previsto il taglio del 10% dell’Irap. Poi ci sono le prime mosse della spending review: il tetto agli stipendi (compresi emolumenti e collaborazioni) dei manager e dei dirigenti pubblici viene posto a 240mila euro con relativa pubblicazione su Internet. Consolidata la stretta sulle auto di servizio: le auto blu non potranno essere più di 5 per ministero e la spesa dovrà essere tagliata del 30% rispetto al 2011. Inoltre dal primo giugno 2014 sono stati eliminati i regimi tariffari postali agevolati previsti per i candidati a tutte le competizioni elettorali. Scure sugli affitti di Stato: tutte le amministrazioni entro il 30 giugno 2015 dovranno contenere i metri quadrati per addetto e tagliare del 50% la spesa per locazioni. Misura importante è inoltre il rafforzamento del piano di accorpamenti tra le oltre 7mila società controllate dai Comuni. Capelli Con 7,3 miliardi di fatturato nel 2013, mezzo punto di Pil, il settore della cura dei capelli è il mercato più importante della bellezza professionale. Ecco i numeri: 92mila saloni in tutta Italia (un salone ogni 661 abitanti, la densità più alta in Europa), cioè il 2,2% delle pmi italiane, che danno lavoro a 190mila persone, tra parrucchieri e collaboratori (CdS). Cani I contadini cinesi di Yulin festeggiano il solstizio d’estate con banchetti a base di carne di cane: spezzatino, stufato con litchi, alla brace, in brodo di verdura. Oltre 10mila cani stanno per finire in pentola, però si moltiplicano gli appelli di animalisti e intellettuali per interrompere la tradizione. A Jinhua, nello Zhejiang, il festival del cane in padella è stato annullato per evitare scontri fisici. Un un sondaggio certifica che solo il 30% dei cinesi ritiene «inaccettabile mangiarsi il miglior amico dell’uomo» (Visetti, Rep). Gatti Nella Cina rurale molto apprezzato il gatto arrosto con mais e peperoncino (ibidem).