Paolo Mastrolilli, La Stampa 17/6/2014, 17 giugno 2014
WATERGATE, SARÀ DEMOLITO IL GARAGE DI GOLA PROFONDA LÌ SI DECISE LA FINE DI NIXON
Washington celebrerà il quarantesimo anniversario dello scandalo Watergate, abbattendo il garage dove «Gola Profonda» passava al giornalista Bob Woodward le informazioni che costrinsero il presidente Nixon a dimettersi. Qualcuno storcerà il naso, davanti a questa dimostrazione di scarso rispetto per i luoghi sacri della storia, ma in fondo la forza dell’America è stata sempre qua: la capacità di voltare pagina, guardando avanti.
Quando nell’ottobre del 1972 Mark Felt, vice capo dell’Fbi, decise di rivelare i reati commessi dagli uomini del presidente per garantire la sua rielezione, aveva bisogno di un luogo discreto dove incontrare Woodward. La scelta cadde sul garage di un alto edificio di Rosslyn, in Virginia, sull’altra sponda del fiume Potomac rispetto a Washington. Quando il giornalista aveva bisogno urgente di parlare con la sua fonte riservata, metteva una bandiera dentro un vaso vuoto sul balcone del suo appartamento. Quindi Felt andava ad aspettarlo in quel garage, dove si fecero i destini degli Stati Uniti.
Tutto scorre, però, e la storia è andata a cozzare contro l’utilità delle cose. Monday Properties, la compagnia che possiede l’edificio dove si trova il garage, ha deciso che era ora di cambiare. Quindi ha preparato un progetto per abbattere l’intero palazzo, e sostituirlo con una struttura più moderna. Prevede la costruzione di un edificio residenziale di 28 piani, con appartamenti economici per il valore di 8 milioni di dollari, uno commerciale di 24 piani, un garage molto più grande di sei piani, un parco e un centro commerciale. L’Arlington County Board, cioè l’organismo locale che gestisce il piano regolatore, ha approvato l’idea e nel 2017 cominceranno i lavori per abbattere il mitico luogo degli appuntamenti che abbatterono il primo e unico presidente degli Stati Uniti costretto alle dimissioni. Ci sarà tempo per celebrare il quarantesimo anniversario del prossimo 9 agosto, dunque, ma poi al posto del garage originale verrà posta una targa.
Oltraggio? Insulto? In fondo stiamo parlando di un garage, non del Colosseo, e neppure della Casa Bianca. «Non capisco proprio - ha commentato il presidente del Board, Jay Fisette - cosa possa non piacervi di questo progetto». In fondo Berlino non ha abbattuto il muro, quando non serviva più?
Paolo Mastrolilli, La Stampa 17/6/2014