Francesco Chiamulera, Il Fatto Quotidiano 16/6/2014, 16 giugno 2014
TUO MARITO TI TRADISCE? CHIEDILO A GOOGLE
Per la prima volta nella storia dell’uomo, abbiamo la possibilità di indovinare qualcosa di quello che accade nella mente di chi ci sta intorno. Solo che, forse, non ce ne rendiamo davvero conto.
Come in un romanzo giallo la busta è sul caminetto - nel luogo più immediato dove posiamo gli occhi tutti i giorni, e proprio per questo ben nascosto: in questo caso, parliamo dei motori di ricerca. Cosa accade se ci si affaccia alla homepage di Google o di Yahoo, e si digita una qualsiasi parola nel campo delle ricerche? Il sito attiva il completamento automatico. Una funzione - nel caso di Google chiamata “Instant” - introdotta circa quattro anni fa, che visualizza automaticamente i risultati di una ricerca frequente che inizia con le lettere digitate.
Quello che accade è semplice, come sa chiunque utilizzi il computer. Se, ad esempio, scriviamo “come si fa”, immediatamente il motore suggerisce un elenco di ricerche frequenti che iniziano con quelle parole: e qui scopriamo, non senza una certa sorpresa, che la ricerca più frequente è “come si fa un saggio breve”, seguita da “come si fa la besciamella”, “come si fa una tesina”, “come si fa la pasta di zucchero”, “come si fa il lievito madre”, “come si fa un curriculum”, “come si fa il nodo alla cravatta”. Ecco fatta la telepatia. Per la prima volta da sempre (se si eccettuano le scritte sui muri, le lettere anonime, e le freudiane libere associazioni, dettate dall’inconscio) possiamo vedere da una porta socchiusa qualcosa delle curiosità più impellenti di chi ci sta intorno.
L’ALGORITMO CHE LEGGE IL PENSIERO
Ma prima di tuffarsi in questo universo, conviene capire bene di cosa si sta parlando. Com’è che i motori di ricerca ci suggeriscono proprio quell’elenco di espressioni, e proprio in quell’ordine? “Le previsioni di completamento automatico vengono stabilite in modo algoritmico in base a una serie di fattori, ad esempio la popolarità dei termini di ricerca, senza intervento umano. Ciò significa che ogni previsione visualizzata nell’elenco a discesa è stata precedentemente digitata da altri utenti di Google”, spiega Google Italia. “Il set di dati utilizzato per il completamento automatico viene aggiornato frequentemente per offrire query di ricerca nuove e in crescita”. Come dire: se si cerca “mondiali” a giugno 2014, sicuramente uno dei suggerimenti conterrà la parola “Brasile”, mentre se lo si faceva nel 2010 era più probabile imbattersi in “Sudafrica”; inoltre, cercare “formaggio” da un computer che si trova in Veneto o in Sicilia, cioè da due località diverse, produrrà suggerimenti di ricerca leggermente differenti.
I DESIDERI INCONFESSATI RIVELATI AL COMPUTER
La prima scoperta che i motori di ricerca ci consegnano riguarda i desideri inconfessati degli italiani. Con un tratto di sospetto e un voyeurismo talvolta tipicamente femminile. Digitando “come scoprire se”, ad esempio, il sito ci suggerisce le seguenti ricerche: “come scoprire se tuo marito ti tradisce”, “come scoprire se si è incinta”, “se si ha un tumore”, “se una ragazza è vergine”, ma anche “come scoprire se hai il malocchio” e addirittura “se una persona è laureata”. A metà tra le superstizioni medievali e le necessità pratiche, farmacologiche. Frequentissima la ricerca: “non ho capito La Grande Bellezza”, oppure, semplicemente, “significato La Grande Bellezza”, segno che il film di Sorrentino ha lasciato, in molti, enigmi che non si azzardano a confidare ad amici e parenti. Se si cerca “lavoro” seguito da un’iniziale si trovano innanzitutto le ricerche di lavoro nelle varie città: “b” come bologna, bari, bergamo, “f” come firenze, foggia, “n” come napoli, e così via. Ma tra le varie ricerche più frequenti ci imbattiamo anche in “lavoro da casa imbustamento”, che lascia piuttosto sorpresi. E poi si scopre: è un fenomeno online che promette tra i 500 e gli 800 euro al mese, senza spese, da casa e soprattutto senza particolari requisiti formativi alle spalle. Scrivere indirizzi, imbustare, spedire, e vivere tranquilli: il sogno di molti italiani?
LA PAURA SEGRETA... DI SBAGLIARE UNA “H”
Tra le domande private e le curiosità un posto di primo piano, nella mente degli altri, è occupato dai dubbi grammaticali e ortografici. Internet come un insegnante a cui puoi chiedere tutto quello che vuoi. Se si digita “come si scrive”, ad esempio, il motore di ricerca completa così: “come si scrive daccordo” [sic], “come si scrive buongiorno”, “come si scrive obiettivo”, ma anche “come si scrive un articolo di giornale”, “come si scrive un curriculum”. Digitando “ortografia”, scopriamo che i dubbi più frequenti degli italiani riguardano la grafia di “papiamento” (curiosità esotica?), di “fa”, di “qual è”, di “se stesso”. “Significato” è associato dagli utenti internet italiani a “significato di pragmatico”, “significato di selfie”, “significato di nerd”, “significato di empatia”. Ma anche, in uno sforzo teologico, “qual è il significato del nome Gesù”, e anche “qual è il significato della Pasqua”.
SE BASTASSE INTERNET PER CAPIRE LA POLITICA
Google Instant, Yahoo, Virgilio e gli altri motori regalano poi le curiosità più recondite (e i sospetti) degli utenti in fatto di politica. Se si scrive “Renzi è”, le ricerche più frequenti proposte sono “Renzi è laureato”, “Renzi è di destra”, “Renzi è ancora sindaco di Firenze”, “Renzi è un buffone”, “Renzi è una strega” (?), “Renzi è massone”. Digitando “Grillo in”, l’effetto è ancora più gustoso: oltre a “Grillo insetto” (necessità di separare l’entomologia dalla politica, evidentemente), scopriamo “Grillo incidente”, “Grillo in Tv”, “Grillo intervista”, ma anche “Grillo indagato”; con Berlusconi, infine (c’era da aspettarselo) vengono i risultati più creativi: “Berlusconi servizi sociali”, “Berlusconi Milan”, “Berlusconi Pascale”, “Berlusconi condannato”, ma anche “Berlusconi nonciclopedia” (riferimento al popolare sito satirico), e, immancabile, anche qui, “Berlusconi massone”. Tra le curiosità degli italiani si nota anche la forma fisica della cancelliera Angela Merkel (“Merkel dimagrita”, “Merkel Ischia”, tra i più popolari, e, ovviamente, “Merkel culona”) e quella di Renato Brunetta: cercando “quanto”, il motore di ricerca suggerisce non solo “quanto costa un tatuaggio” e “quanto guadagna un consigliere comunale” , ma persino “quanto è alto Brunetta”, rivelando una curiosità evidentemente piuttosto comune.
CERCARE IN RETE IL SENSO DELLA VITA
Infine, sorpresa, le domande che molti italiani rivolgono a internet prendono una piega inaspettatamente personale, dall’estetico al metafisico. Una sorta di versione del terzo millennio dello “specchio delle mie brame” di Grimilde: se si digita “voglia di”, il completamento automatico suggerisce prontamente: “voglia di coccole”, “voglia di bonsai” (enigmatico), “voglia di tenerezza”. Scrivendo “cerco”, ecco apparire “cerco l’uomo”, “cerco l’amore ma non lo trovo”, “cerco l’ultima estrazione del lotto”, “cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua” (omaggio a Celentano); se si scrive “non ho”, si scopre che le ricerche più frequenti sono “non ho amici”, “non ho voglia di studiare”, o “di lavorare”, e persino “non ho sonno”. E se “non sopporto” rivela - archetipo della immortale famiglia italiana - i classici “non sopporto mia sorella”, “non sopporto la suocera”, “non sopporto i miei genitori”, scopriamo che molti italiani si rivolgono al web per confessare addirittura: “non sopporto più nessuno”, per dire a Google “non ho capito niente della vita” e persino per chiedere ai motori di ricerca “qual è il significato della vita”. Una domanda, purtroppo, destinata a restare (temporaneamente) senza risposta.
Francesco Chiamulera, Il Fatto Quotidiano 16/6/2014