Nicola Borzi, Plus24 – Il Sole 24 Ore 14/6/2014, 14 giugno 2014
L’AUMENTO
Era già tutto previsto. E qui parliamo del «pasticciaccio brutto» dell’impatto sull’azione quotata dell’aumento di capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena. Un’operazione iperdiluitiva (prevede l’emissione di quasi 5 miliardi di nuovi titoli a fronte di 116,8 milioni di azioni in circolazione) che al lancio, il 9 giugno, ha causato due giorni di stop del corso, con rialzi oltre il limite del 20%, poi un crollo, mentre i diritti – indicatore migliore per comprendere la dinamica dopo l’aumento – andavano pesantemente al ribasso. Un pasticcio talmente previsto che Plus24 aveva messo in guardia i risparmiatori già l’8 marzo («Riflettori Consob sugli aumenti più "diluitivi"») e ancora il 5 aprile («Attenti ai rialzi anomali sotto aumento»). D’altronde l’esperienza delle analoghe operazioni del 2009 (Seat Pagine Gialle, Pirelli Re, Tiscali e Italease) aveva condotto la Consob a un position paper datato 19 aprile 2010 e a una consultazione con il mercato, i cui esiti erano stati pubblicati il 3 agosto successivo. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, ma neppure la proposta di un nuovo giro d’orizzonte avanzata nei mesi scorsi dalla Consob ad Abi, Assosim e Borsa Italiana è riuscita a definire regole migliori di quelle in vigore per evitare che si ripetessero le anomalie sui prezzi. Impennate e picchiate dei corsi possono risultare fuorvianti per i piccoli investitori, privi delle competenze per valutare l’operazione e la propria convenienza a muoversi tra azioni e diritti. In mancanza di meglio, il 6 giugno la Consob è riuscita solo a emanare una comunicazione sull’aumento con la quale ha richiamato «l’attenzione al puntuale rispetto del divieto di vendite allo scoperto», ha raccomandato «a tutti gli attori del mercato l’adozione di comportamenti virtuosi per minimizzare il rischio che durante il periodo di offerta in opzione si verifichino anomalie di prezzo» e ha ricordato che «in occasione di precedenti operazioni, violazioni alle norme sopra richiamate hanno portato all’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie da parte della Consob». Ben misera soddisfazione per i piccoli azionisti, rimasti sospesi insieme alle loro azioni, in attesa di verificare se i boom (teorici) e gli sboom (reali) del titolo sono stati "fisiologici" o "pompati".
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Nicola Borzi, Plus24 – Il Sole 24 Ore 14/6/2014