Adriana Marmiroli, La Stampa 16/6/2014, 16 giugno 2014
“REIGN”, SE LA STORIA DIVENTA UN AFFARE DA TEEN AGER
Del period drama, o dramma storico, Reign – in onda su Rai2 alla domenica – è l’ultima frontiera: la Storia rivista e scorretta in chiave teenager. Di Maria Stuarda, meglio nota come infelice sovrana cattolica che si scontrò per il trono d’Inghilterra e soccombette contro Elisabetta I, sono molto liberamente raccontati gli anni della gioventù, quando tra i 15 e i 19 anni visse a Parigi, sposa promessa per via della ragion di Stato a un giovanissimo Francesco II di Francia. Costumi e arredi sontuosi, balli e scene di corte, fanciulle in fiore leggiadre, triangoli amorosi (lei, il re, il di lui fratellastro Bash), sesso e sentimento (alcune puntate hanno la doppia versione: per la tv free «censurate» e per quella pay, più esplicite), intrighi e tradimenti, colpi di scena e di pugnale e, remotamente in sottofondo, le vicende e i personaggi (Caterina de’ Medici, Nostradamus, Diana de Poitiers…) tramandati da libri e studiosi, spunto per raccontare ben altro e appassionare i giovanissimi a un genere fin qui considerato «da adulti».
Molto di moda di questi tempi, dopo essere stato da sempre genere negletto in tv per via dei costi e dello scarso interesse del pubblico per storie rivolta al passato, da un lustro circa le serie in costume sono cresciute in modo esponenziale nel gradimento e come numero: Downton Abbey, Mr. Selfridge, The Paradise, quasi sociologiche, a sfondo vittoriano; Copper e Boardwalk Empire ambientate negli ancora selvaggi e giovanissimi Stati Uniti; le riletture parabiografiche de I Tudor, The White Queen, I Borgia (ben due versioni!) che hanno recuperato quell’epoca fantastica, litigiosa, spettacolare e sfarzosa che è il Rinascimento; le contaminazioni fantasy di Da Vinci’s Demons e Il Trono di Spade, ambientato questo in un Medioevo barbarico e reinventato. E ora questi giovani reali in salsa «young adult» mandati in onda dalla rete The CW, quella di The Vampire Diaries e Arrow, di Gossip Girl, Dawson’s Creek e Buffy, per intenderci, che negli Usa è nota proprio per la più giovane età della sua audience rispetto a quelle degli altri network.
Per il lancio europeo di Reign hanno fatto tappa al Festival de Télévision de Monte-Carlo due dei suoi protagonisti, bellissimi e patinati, Adelaide Kane, che è Maria Stuarda, e Torrance Coombs, che è il bastardo Bash, amatissimo dal Re padre e dalla stessa Maria. Lei australiana e vista in Teen Wolf, lui canadese e noto per la serie Endgame, sono entrambi ben consapevoli che quanto da loro interpretato è «una molto libera rilettura in chiave entertainment di eventi storici. Questi sono lo scheletro di un plot avventuroso e sentimentale. Sono tante le fiction storiche e un po’ tutte si prendono delle libertà, chi più chi meno».
La critica americana però ha stroncato Reign su questo versante. «La serie – continuano gli attori - spinge con decisione sul versante della contemporaneità per fare immedesimare il pubblico e racconta i personaggi quasi fossero sorpresi nella quotidianità. È la prima volta che si tenta questa strada». Anche la colonna sonora, pop-rock, aggiunge Coombs «contribuisce ad accentuare questa identificazione». Moderni anche i personaggi. Secondo Coombs «Bash è un cattivo con il cuore, vive a Corte ma, non avendo doveri in quanto illegittimo, è libero, un selvaggio. Non mi sono mai annoiato interpretandolo». Quanto a Maria, per la Kane, che è mezza scozzese, «è un mito. Aggressiva e ingenua, innamorata e manipolatrice, è un personaggio come difficilmente ti capita a 23 anni, età in cui non esci dal cliché della storia d’amore».
Adriana Marmiroli, La Stampa 16/6/2014