Lorenzo De Cicco, Il Messaggero 16/6/2014, 16 giugno 2014
ROMA SOMMERSA DALL’ACQUA IL RACCORDO COME UN FIUME
ROMA «Sembra la laguna di Venezia, ma è la metro dell’Anagnina. Da paura». Il commento in calce a un video che fa il giro del web sintetizza in poche battute l’ennesimo pomeriggio di ordinaria follia dei romani, tra metro chiuse, voragini sull’asfalto, case allagate e traffico in tilt per chilometri sul Raccordo anulare. Stesso copione dei nubifragi dei mesi scorsi, con i danni causati dal maltempo che vanno a braccetto col bollettino meteo.
TRAFFICO IN TILT
«Per attraversare il Gra ci vogliono le pinne», cinguetta un utente su Twitter. Perché dalle 2 del pomeriggio di ieri sulle vie della Capitale si è abbattuta la bomba d’acqua (circa 70 millimetri in poche ore) che ha messo kappaò mezzo stradario cittadino: dalle consolari Appia e Tuscolana, dai Parioli a Cinecittà, da via Prenestina a via Nomentana, passando per la Tangenziale. I disagi maggiori si sono registrati sul Raccordo anulare, dove tre ultra-settantenni sono rimasti imprigionati per oltre un’ora nella piscina che si era formata a ridosso dello svincolo di Gregna Sant’Andrea, vicino all’Appia: due veicoli si sono ritrovati impantanati nel laghetto che aveva sommerso lo snodo. E i tre anziani sono rimasti rinchiusi nelle auto per oltre un’ora prima che una squadra di pronto intervento di polizia e carabinieri riuscisse a tirarli fuori. Un altro automobilista è stato soccorso vicino alla stazione ferroviaria Casabianca, sulla via dei Laghi, dopo essere rimasto bloccato a un passaggio a livello con l’auto sott’acqua per metà. Sempre sul Gra, con lo svincolo sommerso, migliaia di automobilisti sono stati costretti a procedere contromano per 2 chilometri pur di trovare una via d’uscita. Dopo alcune ore, la polstrada è riuscita a deviare il traffico ma i disagi sono andati avanti per tutto il pomeriggio, con la circolazione a passo d’uomo per larghi tratti su via Casilina, via Prenestina e via Togliatti.
METRO CHIUSE
In tilt anche metropolitana e treni, con la linea A che si è fermata nella tratta Travertino-Anagnina e in quella Cornelia-Battistini mentre i bus sostitutivi finivano bloccati nel traffico. Ritardi anche sulle linee regionali, con il sottopasso della stazione di Ciampino quasi completamente allagato, la circolazione ferroviaria rallentata e ritardi di oltre 30 minuti sulle linee per i Castelli e Cassino. Disagi anche negli aeroporti: cinque voli della Ryanair in arrivo a Ciampino sono stati dirottati «per bassa visibilità nello scalo» negli aeroporti di Fiumicino e Pescara. E a dimostrazione della criticità della situazione, il Campidoglio ha fatto sapere che il sindaco Marino ha coordinato personalmente le operazioni della Protezione Civile.
TURISTI BLOCCATI
Problemi anche per i turisti, venuti nella Capitale sognando l’estate romana e rimasti sotto l’acqua per ore. «Centinaia di pullman sono stati bloccati sulla Tangenziale e sul Gra», dice Andrea Costanzo della Fiavet, la federazione delle imprese turistiche. E il nubifragio ha messo alla prova anche i pellegrini in visita al santuario del Divino Amore, con l’ingresso principale lungo via Ardeatina allagato per quasi mezzo metro e i pompieri che insieme alla protezione civile hanno chiuso la consolare in entrambi i sensi di marcia per mettere in azione l’idropompa.
CASE ALLAGATE
Il nubifragio di metà giugno ha creato danni anche alle abitazioni: appartamenti allagati sulla Prenestina, in via della Riserva Nuova e in zona Aurelia, mentre a Primavalle è finito sott’acqua l’atrio di un condominio. A via Salento, zona piazza Bologna, sono andate in tilt le fognature e una famiglia si è ritrovata con un liquame misto di escrementi e orina sul pavimento del soggiorno. «L’ondata di acqua marrone è passata sotto la porta d’ingresso», racconta Loredana Simon, 29 anni. «In pochi minuti ci siamo trovati con questo liquido che ci arrivava alle ginocchia, sommergendo tutto: letto, divano, mobili, perfino la cucina. Per togliere l’acqua abbiamo dovuto cavarcela da soli con pentole e secchielli da mare, perché il Comune per noi non ha mosso un dito».
STRADE GROVIERA
Problemi anche per il manto stradale, con centinaia di buche riaffiorate sull’asfalto. Al Tuscolano si è addirittura aperta una voragine tra viale Spartaco e via Marco Valerio Corvo. E un’altra maxi-buca ha causato un restringimento di carreggiata in via Monte del Marmo. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco per gli alberi caduti che hanno danneggiato decine di auto in sosta.
ALBERI CROLLATI
Un tronco ha centrato tre macchine in fila alla Cecchignola, e la stessa situazione si è ripetuta su via Laurentina, via Portuense e al Nomentano. E i consumatori protestano: «Chi attribuisce i disagi e gli allagamenti al maltempo non ha idea di cosa si stia parlando», dice il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «La forte pioggia infatti era prevista da giorni e altrettanto prevedibili erano le conseguenze sui trasporti e sulla circolazione, visti i precedenti e i problemi registrati in città in caso di temporali. Proprio l’esperienza passata avrebbe dovuto portare ad interventi mirati per evitare il blocco della capitale e i disagi agli utenti». Secondo il Codacons ora «l’Anas deve rispondere di ciò che si è verificato sul Gra, e in tal senso adotteremo tutte le misure necessarie per verificare le responsabilità dell’azienda». Intanto non è finita. Dalle prime ore di oggi e fino a martedì la Protezione Civile prevede sul Lazio un’altra ondata di maltempo: pioggia intensa, grandinate e forti raffiche di vento.