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 2014  giugno 13 Venerdì calendario

HILLARY E LA MODA DELLE AUTOBIOGRAFIE LIBRI RICCHI, MA SENZA GROSSE SORPRESE


Seicentotrentadue pagine e molte foto a colori su carta patinata — Hillary Clinton con Mandela e il sultano dell’Oman, Angela Merkel e San Suu-Kyi, Putin e, ovviamente, Barack Obama — per 35 dollari, poco più di 25 euro. E nei giorni del lancio pure uno sconto del 30% sul prezzo di copertina (40% per chi ha la tessera di Barnes & Noble): un vero affare questo Hard Choices , Scelte difficili , il nuovo libro nel quale la ex first lady racconta la sua esperienza di segretario di Stato. Un affare forse più per lei che per i lettori, visto che il tomo, pubblicato per costruire la sua immagine di statista e lanciarla verso la nomination democratica, è di lettura gradevole ma non contiene grosse novità, rivelazioni, giudizi taglienti: è stato sterilizzato da un esercito di editor e avvocati, attenti a eliminare tutto ciò che potrebbe alimentare polemiche e controversie dannose all’immagine della prima donna in grado di entrare da presidente alla Casa Bianca. Ma anche un affare economico, visto che Hillary ha incassato dall’editore, Simon & Schuster, un anticipo di ben 14 milioni di dollari: poco meno dei 15 a suo tempo corrisposti al marito Bill ma il doppio, ad esempio, di quanto a suo tempo ottenuto dall’ex capo della Federal Reserve Alan Greenspan per le sue memorie di «sacerdote del dollaro». Per gli editori quella dei saggi politici è sempre una scommessa rischiosa: sono pochi gli autori che portano vendite milionarie. Personaggi importanti come l’ex governatore della Florida Jeb Bush, figlio e fratello di presidenti, nota il Financial Times , non è riuscito a vendere più di 10 mila copie dei suoi libri. Stesso discorso per il leader del Senato Harry Reid.
Per non perdere soldi l’editore di Hillary dovrà vendere 1,5 milioni di copie cartacee e 300 mila ebook. Ce la farà, dicono gli analisti, ma la partenza non è stata folgorante: grande ressa se c’è Hillary che firma le copie ma per il resto vendite sostenute, sì, ma senza alcun «tutto esaurito». L’editore, però, si dice soddisfatto e altri stanno seguendo le sue orme dando lauti anticipi anche a politici conservatori come le stelle dei Tea Party, Rand Paul e Ted Cruz — che hanno avuto anticipi milionari. La HarperCollins di Murdoch, ad esempio, ha dato 1,5 milioni a Cruz anche se i suoi libri fin qui hanno venduto poche migliaia di copie.