Valerio Varesi, la Repubblica 13/6/2014, 13 giugno 2014
“MERITO ELOGI E MI ATTACCANO MA NON MI FARÒ CACCIARE A BEPPE DICO: LA GENTE È CON ME”
[Intervista a Federico Pizzarotti] –
PARMA.
«Sono sereno» sorride il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, pur bersagliato anche ieri dal “fuoco amico” del blog di Beppe Grillo. Ormai si sente un po’ un San Sebastiano. L’accusa più pesante è arrivata dalla vicina Bologna, per mano del consigliere comunale del M5S Massimo Bugani, uno dei più ortodossi interpreti del pensiero dell’ex comico, secondo il quale Pizzarotti non avrebbe mantenuto le promesse elettorali prima avviando l’inceneritore cittadino, poi rinunciando a consultare i parmigiani con un referendum sullo stesso tema.
Sindaco, si aspetta di essere espulso dal Movimento?
«Non faccio mai dietrologie e ho sempre affrontato i problemi quando si sono presentati senza fasciarsi la testa prima. Sto al mio posto e i parmigiani devono sapere che continuerò a esserci. Quanto alla mia azione politica, mi sento di rappresentare tutti i giorni pienamente e al meglio i valori del Movimento 5Stelle. Questa è la mia missione. Io e gli altri amministratori eletti nelle liste pentastellate siamo a dimostrare a quel 45% che non vota che c’è gente capace di metterci la faccia onestamente lavorando nell’interesse collettivo».
Non è che un’altra grana le arriverà perché non gradisce l’alleanza con Nigel Farage votato dalla rete?
«So che Farage è contrario agli inceneritori, un elemento importante che renderà possibile combattere una battaglia comune in Europa».
Come spiega tutti questi attacchi dal blog di Grillo?
«Dovreste chiederlo a chi li lancia non certo a me. In generale, però, credo che dovremmo usare i mezzi di comunicazione per valorizzare quello che di buono fanno i tanti amministratori del Movimento, lanciare messaggi positivi non negativi. Parma è l’unica città media a entrare nel novero dei Comuni virtuosi d’Italia. Questa mi pare una cosa più importante delle esternazioni serali di Bugani».
È un messaggio che lei lancia a Grillo e Casaleggio?
«No, parlo in generale. Ripeto che dovremmo comunicare messaggi positivi su ciò che di buono stiamo facendo. Io mi sento di realizzare concretamente i valori del Movimento su temi fondamentali come, per esempio, i rifiuti e l’energia. Parma è la città che ha cancellato i cassonetti. Sa quanta materia abbiamo recuperato in questo modo? È in base a quello che faccio che mi sento pienamente nel solco degli ideali del Movimento.
Per questo sono sereno».
Non pensa che se Grillo e Casaleggio ospitano le considerazioni del fedelissimo Bugani ciò stabilisca il confine tra l’ortodossia e chi non è gradito? Lei oggi è l’unico caso di sindaco attaccato dal suo stesso partito.
«Forse si è semplicemente trattato di un errore di comunicazione o di una leggerezza. Certo non abbiamo dato una bella immagine».
Però Bugani può scrivere sul blog di Grillo e lei?
«Io no. Ma lì è anche una questione di spazio. Lo staff decide in base ai limiti. Sono in tanti a poter accedervi. I parlamentari per primi, ma molti altri. Ribadisco che noi dobbiamo comunicare le cose qualificanti del nostro operato, che sono parecchie, non le considerazioni di Bugani”.
C’è rimasto male per questi attacchi? Non si sente qualche crepa sotto i piedi?
«Be’, non me l’aspettavo. Pensi che ero in una riunione per organizzare meglio il Movimento in provincia dove c’è bisogno di un rilancio. Insomma, proprio mentre lavoravo… E poi a Parma l’eredità della precedente amministrazione è pesantissima. A causa di essa la Guardia di Finanza e la Corte dei conti sono di casa in Comune».
Crede che Bugani attacchi per conto di Grillo?
«Anche questo dovete chiederlo a loro. Quanto a Bugani mi domando: cos’ha fatto in questi anni in termini di azioni concrete? Le sue critiche si smonterebbero facilmente guardando a quel che ha concluso. Tuttavia, la risposta più eloquente l’ha avuta dai tanti messaggi in rete in seguito al suo intervento».
Quasi tremila messaggi e quasi tutti a lei favorevoli. Ha dalla sua i militanti. E’ così?
«Tanti cittadini e attivisti si sono accorti dell’operato degli amministratori del Movimento. Invece persone come Bugani da anni fanno una politica negativa rispetto alla città. Provate ad andare a chiedere al contesto bolognese sul suo operato. Ma forse la reazione del consigliere è motivata dal risultato elettorale di Bologna. Una reazione di pancia, credo».
Si è sentito coi parlamentari del Movimento? Si riconosce in qualcuno in particolare?
«Mi riconosco molto nell’azione di Luigi Di Maio, ma credo che in generale i sindaci e gli amministratori del M5S stiano lavorando molto bene».
Si riconosce meno nel fedelissimo Alessando Di Battista?
«Lui fa azioni diverse, ma è apprezzabile che ci sia dialettica e diversità. Anche nel mio gruppo consigliare ci sono voci differenti».
E degli espulsi?
«Non penso niente. Dovete chiederlo ai parlamentari. Io mi limito a parlare di quel che faccio per la mia città».
A proposito di questo: un’altra polemica col vertice si è innescata perché il M5S dà un giudizio fortemente negativo dell’Expò milanese, mentre lei viene accusato di parteciparvi col Comune della sua città.
«Non è vero. Il Comune non parteciperà affatto. Parteciperà l’Ente fiere con degli stand. Siamo la città che ha più prodotti nel settore agroalimentare un ente come la Fiera, nota per Cibus, deve esserci visto che il tema è proprio il cibo. Ma non il Comune non partecipa. Vede come viaggiano le bufale? Ho deciso che sulla mia pagina Facebook inaugurerò “l’angolo delle bufale” dove metterò tutte le falsità su di me».
Valerio Varesi, la Repubblica 13/6/2014