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 2014  giugno 13 Venerdì calendario

Iniziano i Mondiali tra le proteste • Quattordici senatori del Pd si autosospendono • Il sindaco di Venezia patteggia e torna libero • I fondamentalisti islamici sempre più vicini a Bagdad • Dell’Utri lascia il Libano • L’esperimento autarchico di un giornalista francese Mondiali Ieri sono cominciati i Mondiali di calcio in Brasile

Iniziano i Mondiali tra le proteste • Quattordici senatori del Pd si autosospendono • Il sindaco di Venezia patteggia e torna libero • I fondamentalisti islamici sempre più vicini a Bagdad • Dell’Utri lascia il Libano • L’esperimento autarchico di un giornalista francese Mondiali Ieri sono cominciati i Mondiali di calcio in Brasile. Alla cerimonia d’apertura ci sono stati fischi per il presidente Dilma Rousseff e per quello della Fifa, Joseph Blatter. A San Paolo dimostranti sono scesi in strada per contestare i 10 miliardi di euro spesi per il Mondiale e chiedere aumenti salariali e progetti di spesa sociale. Si protesta anche per avere i giardini pubblici per cui sono stati stanziati 275 milioni di euro (di cui speso, tra corruzione e sprechi, meno di uno). Dal corteo, pacifico, si è staccato un gruppetto che, a volto coperto, ha lanciato sassi verso la polizia, rovesciato e incendiato cassonetti della spazzatura, sradicato segnali stradali. In risposta la polizia ha lanciato lacrimogeni e proiettili di gomma. Ci sono stati parecchi arresti e feriti, tra cui vari cronisti e una producer della rete americana Cnn. Mineo Il senatore pd Corradino Mineo è stato sostituito in commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Mineo era contrario alla riforma del Senato proposta da Renzi: una camera composta da sindaci, governatori e consiglieri. Tanto che il 6 maggio, quando la commissione Affari costituzionali (29 membri) dà il via libera al testo del governo come base per i lavori in Senato (17 sì, anche da Forza Italia), l’esecutivo va sotto, per un voto, su un emendamento di Calderoli per l’elezione diretta: 15 i voti, decisivi l’assenza di Mineo, tra i firmatari del ddl Chiti che invece propone l’elezione diretta dei senatori. Dunque ieri Mineo è stato tolto dalla commissione e, per tutta risposta, 14 senatori del Partito democratico si sono autosospesi: Casson, Chiti, Corsini, D’Adda, Dirindin, Gatti, Giacobbe, Lo Giudice, Micheloni, Mineo, Mucchetti, Ricchiuti, Tocci, Turano. Mineo spiega: «Chiediamo che si argini questo fiume di avvertimenti e minacce a mezzo stampa» e aggiunge di non aver «messo veti» sulla riforma e di non essere «affatto il fuoco amico del Pd». Luca Lotti, sottosegretario di stato alla presidenza del Consiglio: «Tredici senatori non possono mettere in discussione il volere di 12 milioni di elettori». Renzi aggiunge: «Il Pd non è un taxi che uno prende per farsi eleggere, non lascio il Paese a Mineo». Orsoni Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia arrestato giorni addietro per mazzette nello scandalo Mose, è tornato libero dopo aver concordato un patteggiamento a quattro mesi e 15mila euro. Non si è dimesso dalla carica di sindaco. Giovanni Mazzacurati, ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, nell’ambito dell’inchiesta sul Mose, aveva detto che Orsoni aveva ricevuto contributi elettorali in violazione della legge. Orsoni si è difeso dicendo: «C’è qualcuno nel partito che mi ha organizzato la campagna elettorale, mi ha sollecitato a chiedere finanziamenti». Iraq In Iraq prosegue la marcia verso Bagdad dei fondamentalisti sunniti guidati dalla milizia dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis). Fonti locali segnalano pattuglie sunnite posizionate già una trentina di chilometri a nord dalla capitale, dove la popolazione accumula cibo, carburante e si prepara al peggio. Si teme la guerra civile. Ieri il premier del governo sciita, Nouri al Maliki, aveva convocato d’urgenza il Parlamento per dichiarare lo stato di emergenza e ricorrere a provvedimenti eccezionali per combattere le milizie sunnite, ma è mancato il quorum: solo 128 dei 325 deputati sono apparsi in aula. Obama ha dichiarato che «l’Iraq avrà bisogno di ulteriore assistenza» e che il governo Usa sta esaminando «tutte le opzioni». Dell’Utri Ieri è stato dimesso dall’ospedale di Beirut Marcello Dell’Utri. Grazie all’estradizione, è previsto il suo rientro in Italia per stamattina. Per il cofondatore di Forza Italia, condannato in via definitiva a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, ma ancora sotto inchiesta per la trattativa Stato-mafia, la Procura avrebbe chiesto un carcere di massima sicurezza. Francesi Il giornalista 26enne francese Benjamin Carle si è ripreso per nove mesi mentre man mano eliminava dalla sua vita tutto ciò che non era francese: via la chitarra Epiphone, la bicicletta britannica sostituita da un vecchio motorino Motobécane, via gli spartiti degli Smiths, via i mobili Ikea, il Mac e l’iPhone, via la camicia fatta in Bangladesh, il giubbotto di pelle inglese, le Clarks made in Vietnam e i jeans cuciti da mani thailandesi. Rimane senza frigorifero, perché in Francia non ci sono più industrie che li costruiscono e, tanto per fare un esempio, spende 140 euro per comprare un ombrello. Il documentsrio s’intitola L’anno in cui ho vissuto al 100% francese e il ministro dell’Economia francese Arnaud Montebourg ne ha organizzato una proiezione speciale, patrocinata dal governo (CdS).