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 2014  giugno 12 Giovedì calendario

L’ECONOMIA TEDESCA VA OLTRE LE PREVISIONI


La Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha certificato ufficialmente che la Germania sta crescendo economicamente più del previsto. Per l’intera eurozona si tratta di un messaggio incoraggiante, poiché la locomotiva d’Europa non mostra segni di sofferenza, anche se i paesi mediterranei continuano a chiedere a Berlino di modificare la politica di austerità imposta al continente.
Secondo l’istituto retto da Jens Weidmann, il pil tedesco salirà quest’anno dell’1,9% rispetto al +1,7% formulato nelle stime precedenti che risalgono a dicembre.
La previsione è inoltre leggermente più alta di quella comunicata dalla Ue (+1,8%). Del resto, le esportazioni sono aumentate di tre punti percentuali su base mensile e l’import ha registrato un +0,1%. Il saldo del commercio estero, pari a 17,7 miliardi di euro, ha raggiunto il livello più alto da cinque mesi a questa parte.
In aprile la produzione industriale è salita dello 0,2% rispetto a marzo, dopo aver accusato un calo dello 0,6% nel mese precedente. In particolare, la produzione di beni di consumo ha visto un incremento dell’1,1%. È la dimostrazione che l’economia è alimentata dalla domanda interna e non soltanto dall’export.
I numeri, pur positivi, non devono tuttavia portare a un abbassamento della guardia, poiché l’aumento del pil dovrebbe leggermente rallentare nel secondo trimestre. Alcuni analisti ritengono comunque che ciò non contraddica i segnali lanciati dalla Bundesbank per l’intero 2014. Weidmann ha spiegato che, indipendentemente dal miglioramento della congiuntura nei paesi industrializzati e dalla graduale ripresa nell’eurozona, la domanda tedesca si avvia a una crescita solida. Non dovrebbe verificarsi un ritocco all’insù dei prezzi: l’inflazione è attesa all’1,1% per l’anno in corso rispetto all’1,3% stimato in precedenza.
In altri paesi del continente, invece, è apparso il rischio deflazione. Pericolo che la Banca centrale europea sta cercando di allontanare attraverso le nuove misure di sostegno al credito, che vedranno l’iniezione di liquidità nel tessuto economico. A Berlino, tuttavia, non vedono di buon occhio uno stimolo monetario eccessivo: i tedeschi considerano ancora prioritaria la lotta contro l’inflazione.

Ettore Bianchi, ItaliaOggi 12/6/2014