Dagospia 11/6/2014, 11 giugno 2014
da www.dailymail.co.uk spot ingannevoli degli alberghi spot ingannevoli degli alberghi Vi siete mai chiesti perché il vostro “Big Mac” sia così diverso da quello disegnato sul menù, o perché la piscina dell’hotel sia così piccola rispetto a quella mostrata sul sito? “Finances Online” spiega quanto siano in grado di azzardare le varie aziende, pur di rendere il loro prodotto più appetibile
da www.dailymail.co.uk spot ingannevoli degli alberghi spot ingannevoli degli alberghi Vi siete mai chiesti perché il vostro “Big Mac” sia così diverso da quello disegnato sul menù, o perché la piscina dell’hotel sia così piccola rispetto a quella mostrata sul sito? “Finances Online” spiega quanto siano in grado di azzardare le varie aziende, pur di rendere il loro prodotto più appetibile. Il sito mette a confronto la verità e la finzione, segnalando la disparità fra immagini e prodotti reali. Ad esempio, gli hamburger promettono più ingredienti di quanti ne contengano. E’ tipico nel caso dei prodotti surgelati: scritto in piccolo c’è una nota che segnala gli ingredienti non contenuti, ma se il compratore non la legge, è convinto di trovare esattamente quelli riportati sulla scatola. spot a confronto coi prodotti reali spot a confronto coi prodotti reali Volete vedere come si ottengono quelle invitanti fotografie? Sui pancakes si versa olio di motore per far sembrare il miele o lo sciroppo più denso, sui cereali invece del latte si versa colla o shampoo, per colorare l’hamburger si passa lucido da scarpe marrone, si usano le patate lesse al posto delle palle di gelato (così sembrano più solide) e poi vengono colorate, deodoranti e lacca vengono spruzzati su verdure e frutta per renderli brillanti. I trucchetti non riguardano solo l’ambito alimentare. Alberghi e resort manipolano le dimensioni attraverso le fotografie, facendo sembrare le stanze e le piscine più grandi di quello che sono. Le aziende di cosmetici usano “Photoshop” per alterare volti e risultati dei prodotti, davvero esagerati. Nel 2012 il mascara di “Dior” allungava le ciglia di Natalie Portman fino all’inverosimile, nel 2011 Julia Roberts si presentava con troppi ritocchi. In entrambi i casi la pubblicità fu ritirata. Che dire dei prodotti per bambini? I bambini sono bersagli facili. Guardano la pubblicità e vogliono quel giocattolo, rimanendo puntualmente delusi quando arriva a casa. ritocchi al photoshp per aziende cosmetiche ritocchi al photoshp per aziende cosmetiche molti ingredienti non sono inclusi nel prodotto reale molti ingredienti non sono inclusi nel prodotto reale grafico della percezione dei clienti americani grafico della percezione dei clienti americani Difficile che le cose cambino, se non cambiano gli acquirenti. Secondo il grafico riportato dal sito, il 47% degli americani ritiene le pubblicità “oneste”. I più “onesti” secondo loro sono gli spot dei prodotti dietetici, i meno onesti quelli dei prodotti eco-friendly.