Andrea Giacobino, ItaliaOggi 11/6/2014, 11 giugno 2014
I CONTI IN TASCA A MASSIMO MORATTI
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Massimo Moratti rifinanzia la sua holding e rivaluta la partecipazione nella Pirelli & C. dell’amico Marco Tronchetti Provera mentre segna una lauta plusvalenza dall’uscita del capitale di Camfin, a monte della filiera del gruppo della Bicocca. Qualche giorno fa, infatti, l’assemblea degli azionisti della Cmc, cassaforte dell’ex patron dell’Inter, ha destinato a riserva i 433 mila euro di utile segnati nel 2013 che si confrontano col profitto di 5,6 milioni dell’esercizio precedente. Il conto economico di Moratti, che ha finanziato la holding con 7 milioni, è stato beneficiato dalla plusvalenza di quasi 3 milioni derivante dalla vendita dell’1,5% di Camfin visto che i titoli sono stati ceduti per 8,4 milioni a fronte di un valore di carico di 5,4 milioni; mentre lo 0,48% residuo in Pirelli & C. ha visto un ripristino di valore di 3,28 milioni in considerazione del buon andamento del titolo del gruppo degli pneumatici.
La partecipazione dell’1% nella Sator di Matteo Arpe resta iscritta a 2,8 milioni, ma in compenso Moratti versa altri 3,1 milioni nel fondo Sator Private Equity Fund, con un impegno complessivo di 6,5 milioni. Ancora, tra gli asset finanziari, figura l’1,87% di Internazionale Holding (peraltro recentemente girato all’accomandita di famiglia), veicolo con cui Moratti detiene il 30% circa dell’FC Inter, il team nerazzurro la cui maggioranza è stata acquistata da Erick Thohir.
Il conto economico di Cmc, che con un valore di carico di oltre 12 milioni possiede diversi asset immobiliari a Milano e Parigi (dove ha comprato un altro stabile) è stato appesantito dalla svalutazione di 3,5 milioni sulla controllata 77 Holding che fra l’altro detiene il 16% di Electro Power System, azienda torinese recentemente uscita dal concordato. A fronte di un attivo di 66 milioni, in Cmc figurano debiti per 42,5 milioni, in salita dai 36,8 milioni del 2012, ma anche a fronte del maggior impegno del socio i debiti verso banche sono scesi da 36,6 a 34,7 milioni.
IN AMM.NE CONTROLLATA LA PADOVANA EST CAPITAL –
In Veneto piove sul bagnato. Il Ministero dell’economia e delle finanze ha infatti disposto la messa in amministrazione controllata della padovana Est Capital Sgr guidata fino a ieri da Gianfranco Mossetto e protagonista nel business dei fondi immobiliari con la gestione di molte prestigiose proprietà fra Padova e Venezia.
Il Mef ha nominato quale commissario Angelo Pappadà che gestirà poi un costituendo comitato di sorveglianza. Il grave provvedimento è giunto a seguito di ripetute irregolarità procedurali e amministrative della sgr e il Mef ha deciso la misura estrema su proposta della Consob e sentita la Banca d’Italia che peraltro, negli anni scorsi, aveva già pesantemente multato la creatura di Mossetto, mentre nel luglio 2012 la Guardia di finanza aveva contestato alla società un’elusione fiscale di 20 milioni di euro, vertenza chiusa con il pagamento di poco più di 7 milioni.
I soci della sgr riuniti in Est Capital Group hanno manifestato “sorpresa” dopo il decreto di scioglimento degli organi amministrativi e si preparano a presentare un ricorso, tutto in salita. Est Capital Group proprio recentemente ha varato un aumento di capitale di 7,5 milioni destinato all’ingresso del nuovo socio, la newco Linea Impresa di cui peraltro Mossetto risulta vicepresidente.
La società immobiliare di Padova gestisce 18 fondi immobiliari tra i quali il famoso fondo Real Venice 1 (cui fa capo la proprietà di due prestigiosi alberghi veneziani come l’Excelsior e il des Bains) la cui gestione è però passata recentemente alla Hines di Manfredi Catella dopo la presa di posizione dei quotisti. Est Capital Sgr ha chiuso in perdita i bilanci del 2011 e del 2012, con un passivo rispettivamente di 16,5 milioni e 11,5 milioni.
Andrea Giacobino, ItaliaOggi 11/6/2014