Aldo Grasso, Io Donna 7/6/2014, 7 giugno 2014
SCONFITTA
«Qual è l’apporto di una sconfitta?» si chiede Emil Cioran. «Una visione più precisa di noi stessi». Purché si ammetta la propria sconfitta. Com’è noto, infatti, le vittorie hanno molti padri, mentre la sconfitta è sempre orfana. Sconfitta viene dal verbo latino “exconficere” (composto dalla particella intensiva “ex” e dal verbo “facere”) con il significato di annientare, distruggere, sbaragliare. Di solito le biografie degli sconfitti sono più interessanti di quelle dei vincitori. Sarà vero? Le sconfitte aiutano a crescere? Come scrive Gesualdo Bufalino: «I vincitori sono sempre colpevoli, e va bene. Ma gli sconfitti, è sicuro che siano innocenti?».