Luca Gualtieri, MilanoFinanza 10/6/2014, 10 giugno 2014
PER LA FONDAZIONE AVANZO DA 22 MLN
La cura messa a punto da Antonella Mansi e dal direttore generale Enrico Granata ha rimesso completamente in sesto le finanze della Fondazione Monte dei Paschi. Lo dimostrano le prime indiscrezioni sul bilancio 2013 dell’ente senese (oggi azionista della banca al 2,5%) approvato ieri all’unanimità della deputazione generale dell’Ente.
L’esercizio si sarebbe chiuso con un avanzo di quasi 22 milioni, un risultato decisamente positivo che si confronta con la perdita da 193,7 milioni del 2012 e quella da 331,7 milioni del 2011. Alla data di chiusura del bilancio il debito si attestava ancora a 340 milioni, anche se negli ultimi mesi l’esposizione si è azzerata grazie alla cessione di azioni Mps. Anche il patrimonio mostrerebbe segnali di miglioramento e avrebbe superato quota 700 milioni rispetto ai 673 milioni del 2012. Già alla fine di maggio infatti le deputazioni avevano autorizzato la riduzione del fondo stabilizzazione ed erogazioni di circa 60 milioni, che sono stati imputati a patrimonio. Va peraltro ricordato che sotto la precedente gestione il patrimonio dell’ente senese si era notevolmente assottigliato passando dai 5,4 miliardi del 2010 agli 1,33 miliardi del 2011 fino ai 673 milioni del 2012. Con questo bilancio, invece, la voce potrebbe tornare a crescere. In aggiunta, dopo le maxi-svalutazioni degli ultimi due anni (3,5 miliardi nel 2011 e 157 milioni nel 2012) sono da escludere altre rettifiche anche perché, con il raggruppamento dei titoli e i buoni corsi di borsa, le azioni del Monte dei Paschi quotano oggi a Piazza Affari ben al di sopra ai 24 centesimi del valore di libro.
Dopo l’approvazione del bilancio la deputazione generale della Fondazione Mps e i suoi grandi elettori hanno ora un mese di tempo per individuare i componenti della nuova deputazione amministratrice e soprattutto il nuovo presidente che prenderà il posto della Mansi. Comune e Provincia di Siena, i due grandi elettori della Fondazione, sarebbero già al lavoro per individuare una figura di alto profilo legata al territorio e in città circolano già i nomi di Enrico Totaro, ex dirigente della banca, del consigliere Camilla Dei, dell’ex sindaco Roberto Barzanti e dell’ex vice sindaco Anna Carli. Proprio Mansi, comunque, ha indicato il successore ideale come una figura di «profilo alto» e per il momento nessun nome speso corrisponde a questo identikit. «Ci sono le linee guida che la deputazione generale ha approvato già nell’ottobre scorso e il presidente sarà la persona che dovrà assumere la responsabilità di quelle linee guida e quegli indirizzi», ha aggiunto il presidente uscente in una recente dichiarazione. «La personalità del presidente è sicuramente legata a quello che la deputazione generale ha a suo tempo deciso e il tracciato su cui ci siamo mossi». La deputazione generale tornerà a riunirsi a fine mese, tra il 29 e il 30 giugno. In quell’occasione inizierà concretamente l’iter per le nomine, mentre un nuovo vertice è atteso subito dopo il Palio, quindi plausibilmente intorno al 7 luglio.
Luca Gualtieri, MilanoFinanza 10/6/2014