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 2014  giugno 10 Martedì calendario

GALAN E IL MUTUO «SPERICOLATO»


I coniugi Giancarlo e Sandra Galan avevano effettivamente acceso un mutuo casa con Veneto banca per la ristrutturazione della villa in cui si sono sposati a Cinto Euganeo, in provincia di Padova. Quando è arrivata la richiesta di custodia cautelare in carcere per l’ex governatore del Veneto (che oggi è deputato), la prima difesa ufficiosa della moglie Sandra Persegato è stata proprio quella: «Ma quali tangenti del Mose per ristrutturare casa! Abbiamo acceso un mutuo bancario per pagare i lavori». Il mutuo esiste. È di importo consistente, ma non chiarisce tutti i dubbi sollevati dall’inchiesta. Tanto più se confrontato con le dichiarazioni ufficiali dei redditi dei coniugi Galan, che indicano entrate ben inferiori alle stesse rate del mutuo sottoscritte. Come sa bene chi ha acquistato o fatto lavori per la casa bussando alla porta della propria banca, per avere l’agognato mutuo è necessario ipotecare casa e presentare all’istituto di credito l’ultima dichiarazione dei redditi a disposizione, magari accompagnata dall’ultima busta paga prima di ottenere quanto richiesto.
Il mutuo per la ristrutturazione della villa di aspetto palladiano è stato chiesto dai coniugi Galan a Veneto banca poco più di un anno fa. Il contratto è stato firmato davanti al notaio Franco Cardarelli di Padova il 22 aprile 2013. Circa un mese prima c’erano stati i primi arresti della inchiesta sul Mose, fra cui quelli dell’imprenditore Piergiorgio Baita e della ex segretaria di Galan, Claudia Minutillo che mesi dopo sarebbero diventati testi della procura contro Galan, raccontando anche della ristrutturazione di quella villa con fondi neri derivanti dal Mose. Il mutuo casa era di importo in capitale di un milione e 850 mila euro, a un tasso di interesse annuo del 4,211% e con durata del contratto di otto anni e due mesi. La prima rata da pagare sarebbe stata quella del 31 dicembre 2013, e ammontava secondo il contratto stipulato a 75 mila euro. Quello stesso importo sarebbe stato pagato dai Galan ogni sei mesi, per un totale di 150 mila euro l’anno per i primi sette anni. L’ultima rata da pagare il 22 giugno 2021 ammonta invece a 725 mila euro. Somme consistenti, anche se una porzione rilevante del debito sarebbe stato saldato solo l’ultimo anno. Rate però assai lontane dalla capacità reddituale ufficiale dei coniugi Galan. Entrambi hanno infatti reso pubblica la dichiarazione dei redditi necessaria ad ottenere quel mutuo casa: quella del 2012, presentata nel 2013. Giancarlo Galan, ha infatti dichiarato un reddito di 41.340 euro lordi, che pagate le tasse diventano 29.700 euro netti. La moglie di Galan, Sandra Persegato, guadagnava meglio: 88.553 euro lordi, che netti fanno 58.516 euro. I due coniugi insieme avevano un reddito annuo netto di 88.216 euro, di poco superiore alla metà di quei 150 mila euro netti da pagare ogni anno per le rate di mutuo. Come hanno fatto a onorare quel debito fin qui i Galan? È uno dei misteri di questa intricata storia.