Andrea Giacobino, ItaliaOggi 7/6/2014, 7 giugno 2014
FOSSATI, DA UN UTILE DI 11,7 MILIONI AD UN ROSSO DI 8,4 MILIONI
Marco Fossati, grande azionista di Telecom Italia, non ha molta fortuna nei business finanziari. Infatti dopo essere stato costretto a mettere in liquidazione due anni fa la svizzera Banque de Crédit et de Dépôts che operava con struttura da private banking sulla piazza di Lugano, adesso deve segnare sostanziose perdite su cambi. Lo testimonia il bilancio 2013 di Findim Finanziaria, presieduta dallo stesso Fossati, di fatto la principale holding italiana controllata dalla lussemburghese Findim Group dove è racchiusa la quota del 4,98% nell’ex monopolista tlc.
Il rendiconto di gruppo si è chiuso infatti con un rosso di oltre 8,4 mln di euro rispetto all’utile di 11,7 mln del precedente esercizio e il passivo è stato determinato da perdite su cambi per 15,7 mln. Le perdite sono in conto alla controllata svizzera Findim Investments, che opera come tesoreria del gruppo di Fossati tanto da presentare finanziamenti verso la holding lussemburghese per 318 mln, grazie ai quali ha incassato nel 2013 oltre 10 mln di interessi attivi.
Oltre al settore finanziario, Findim è presente nel business immobiliare con l’americana Omabuild Corporation che gestisce un grosso stabile a New York e che lo scorso anno, pur mostrando ricavi per 5,5 mln di dollari, ha chiuso in perdita per 2,4 mln di dollari, ma ha comunque garantito alla subholding di Fossati un introito da affitti per 4,1 mln di euro. Findim Finanziaria, che, in compenso, ha visto le disponibilità liquide balzare da 139,2 a 433,1 mln dopo la cessione alla lussemburghese del 50% di Pasa avvenuta nel 2012, ha un totale di attivo di 767,1 mln, un patrimonio netto di 733,1 mln con zero debiti verso banche. Il bilancio ordinario 2013 è anch’esso in perdita, sia pur contenuta a 813 mila euro.
Andrea Giacobino, ItaliaOggi 7/6/2014